Pirelli cauto, ma è best performer in Europa nel price-mix

Pirelli poco mosso anche oggi: un titolo appetibile, ma non tutti gli analisti sono bullish.

Tra le blue chip che oggi non riescono a sintonizzarsi con lo spunto timidamente positivo offerto da Ftse Mib troviamo anche Pirelli.

Pirelli debole sul Ftse Mib

Il titolo ieri ha terminato gli scambi sulla parità dopo due sessioni consecutive in rialzo e oggi ha provato a spingersi in avanti, salvo poi avviare un movimento a passo di gambero.

Negli ultimi minuti, Pirelli si presenta a 4,524 euro, con un calo dello 0,11% e oltre 350mila azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 1,7 milioni.

Pirelli: best performer in Europa nel price-mix

Il titolo in queste ultime sessioni è finito sotto la lente degli analisti, sulla scia della diffusione dei conti del terzo trimestre nei giorni corsi.

Gli analisti di Equita SIM hanno pubblicato una nota di aggiornamento su Pirelli, confermando le considerazioni fatte subito dopo la trimestrale.

La SIM milanse sottolinea anche che il price-mix di Pirelli è stato il principale driver delle redditività da inizio anno, lo resterà anche nel quarto trimestre e quanto meno il mix continuerà ad esserlo anche nel 2024, con i prezzi che dipenderanno anche dall’evoluzione delle RM.

Guardando il price-mix cumulato dal primo trimestre del 2023, Pirelli risulta la best performer tra i competitors europei, nonostante alcuni abbiano beneficiato maggiormente della revisione automatica dei prezzi per il rialzo delle materie prime, in quanto Continental ha anche truck tyres e Michelin sia truck che specialty tyres per i quali le materie prime hanno un peso maggiore.

Gli analisti fanno notare che questo elemento è un’ulteriore dimostrazione dell’efficacia della strategia focalizzata sui prodotti High Value.

Pirelli sotto la lente di Equita SIM

Pirelli attualmente tratta a forte sconto rispetto ai suoi multipli storici e in linea coi multipli 2024 di Michelin, mentre tipicamente ha goduto di un premio in doppia cifra, che gli analisti di Equita SIM ritengono giustificato dall’assenza di Pirelli dal business dei camion, meno redditizio, che soffre la concorrenza cinese, più volatile e più esposto alle fluttuazioni del RM, che per Michelin rappresenta il 20% del fatturato, mentre Pirelli si concentra su pneumatici per auto di fascia alta, più resilienti e profittevoli.

Il rischio di uscita di Sinochem, che possiede il 37% del capitale di Pirelli, può in parte giustificare questo fenomeno, ma i multipli sono convenienti anche in valore assoluto: il rapporto prezzo-utili adjusted 2024-2025 è pari a 82,-7,8 volte, il multiplo enterprise value/EBITDA pari a 4,6/4,3 volte e trascurano il progressivo miglioramento della struttura finanziaria di Pirelli.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che sul titolo ribadisce la sua strategia bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 5,9 euro.

Pirelli: l’analisi di UBS

Cauta la view di UBS che su Pirelli reitera il rating “neutral”, con un target price a 5 euro, con gli analisti che vedono cambiamenti contenuti alle stime di consensus sull’anno in corso, malgrado la trimestrale e l’aumento della guidance potrebbero implicare un certo upside.

Pirelli sotto la lente di Mediobanca Securities

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Mediobanca Securities che su Pirelli hanno una raccomandazione “neutral” e un fair value ritoccato verso il basso da 5 a 4,7 euro.

Questa mossa riflette una revisione delle stime leggermente al rialzo per la fine del 2023, ma in ribasso per il 2024.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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