I cinque figli di Berlusconi, hanno trovato un accordo confermando di remare tutti dalla stessa direzione per dare seguito alle ultime volontà del padre e tutelare le aziende del patrimonio, in particolare la continuità gestionale di Fininvest. A Villa San Martino di Arcore si è arrivati a un’accettazione senza il beneficio di inventario che avrebbe costretto ad allungare i tempi e scrivere il dettaglio di tutti i beni. Non era scontato, e, al netto di tante speculazioni giornalistiche, la famiglia ha dimostrato una grande unità. Si parla di oltre cinque miliardi di valore di patrimonio: ecco a chi andranno le proprietà dell’eredità Berlusconi.
Eredità Berlusconi accettata dai cinque figli
“Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla famiglia dopo l’accettazione della eredità di Silvio Berlusconi da parte dei figli.
“Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi – prosegue la nota -rendono noto di aver accettato l’eredità di loro padre, interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”.
Ora che il testamento è esecutivo, come sarà ripartito il patrimonio stimato intorno si 4 miliardi tra proprietà immobiliari, imbarcazioni, opere d’arte, conti in banca e titoli? La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate: ecco come sono state suddivise le quote per garantire la continuità gestionale dell’azienda gioiello di famiglia.
Il controllo di Fininvest e le quote delle holding
Per quanto riguarda Fininvest, Marina e Pier Silvio Berlusconi ne controlleranno insieme il 52% , mentre il restante 48% circa sarà detenuto da Barbara, Eleonora e Luigi.
Nell’accordo tra i cinque fratelli – da quanto riporta Adnkronos- è prevista una clausola di lock-up, che impedisce loro di modificare per cinque anni le quote detenute nelle holding ereditate dal padre e, di conseguenza, in Fininvest. Sempre da quanto riporta il quotidiano, l’accordo raggiunto tra i cinque fratelli, infatti, prevede che le quattro holding lasciate in eredità da Silvio Berlusconi (Italiana I, II, III e VIII) vadano per il 29,1% ciascuno a Marina e Pier Silvio (il totale è del 58,2%) e al 14% circa a ognuno degli altri tre (totale 42%).
Il patrimonio immobiliare
Il patrimonio immobiliare, è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Nel patrimonio immobiliare fanno ovviamente parte le ville di famiglia come vari appartamenti nel milanese: da quanto trapela, l’accordo sottoscritto dai cinque fratelli prevede che per almeno cinque anni tutte le proprietà restino in un regime di comunione.
A ville e appartamenti si vanno ad aggiungere gli yacht e le opere d’arte della collezione di Silvio Berlusconi. Da quanto si apprende, Marina e Pier Silvio avranno in due il 53% circa del patrimonio.
I lasciti a Fascina, Dell’Utri e Paolo Berlusconi
Accordo raggiunto anche per quanto riguarda uno dei nodi da sciogliere per dar seguito al testamento scritto da Berlusconi: quello relativo i lasciti alla compagna Marta Fascina (100 milioni), all’amico Marcello Dell’Utri (30 milioni) e al fratello Paolo (100 milioni). Marina e Pier Silvio Berlusconi contribuiranno per 60 milioni a testa mentre Barbara, Eleonora e Luigi contribuiranno con 37 milioni a testa.