Caro carburante: Governo propone un bonus! Ultime notizie!

Contro il caro carburante il Governo Draghi è sempre più indirizzato a varare un bonus benzina per tutti! Ecco le ultime notizie!

Caro carburante alle stelle!

Ma c’è una soluzione. E’ ancora sul tavolo di Governo, ma è sempre più probabile la sua attuazione. Draghi stesso è ormai dell’indirizzo di varare un decreto taglia-prezzi per contrastare questo aumento esplosivo dei prezzi della benzina e del gasolio.

Si parla di una situazione senza precedenti. In meno di due settimane, cioè dallo scoppio della crisi in Ucraina, il prezzo al litro ha superato ampiamente quota 2 euro, e sta raggiungendo la pericolosa di cifra dei 3 euro al litro.

Neanche negli anni Settanta, in piena crisi energetica, ha mai raggiunto cifre del genere. Questo potrebbe diventare nel lungo periodo un motivo anche per contingentare le risorse.

Perciò il Governo vuole puntare a questo bonus benzina, probabilmente finanziato dal taglio degli extra profitti delle grandi compagnie energetiche, come riporta tg24.sky.it.

Ma bisognerà vedere se questa proposta incontrerà il benestare della maggioranza parlamentare, la quale ha in mente altre proposte in merito, come il taglio dell’IVA e delle accise, oltre a garantire, nello stile del Decreto sostegni Ter, una serie di supporti e crediti per le aziende in difficoltà.

Per saperne di più su eventuali consigli e misure per ridurre il peso del caro carburante, ti suggerisco l’ultimo video di DriveZone Italia, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Tra le ultime notizie, c’è anche la possibilità di avere un rimborso sul carburante, anche se limitato alle famiglie con redditi bassi, oppure alcune agevolazioni fiscali per le aziende in difficoltà.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo in cosa consiste questo bonus benzina, e quali sono le altre proposte per contrastare l’impennata dei prezzi.

Caro carburante: ecco perché costa così tanto!

Prima era abbastanza facile capire le ragioni di un improvviso caro carburante; oggi invece la situazione è molto più complessa.

Da una parte si può spiegare questo rimbalzo del prezzo per l’aumento delle richieste delle materie prime, dovuto alla ripartenza di tutti i paesi occidentali rimasti bloccati a causa della pandemia di Covid. E dall’altro per via della recente guerra in Ucraina, con le frizioni che si stanno creando tra Occidente e Russia, principale partner energetico per molti paesi europei e non, Italia compresa.

Va detto però che, secondo quanto espresso anche dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ci potrebbe essere anche lo zampino di una speculazione finanziaria, che sta portando ad aumentare il prezzo ben al di sopra di quanto dovrebbe essere nella realtà.

Prova di questo sarebbe l’attuale prezzo del greggio, intorno ai 100-110 dollari al barile (per la cronaca, un barile contiene 159 litri), quindi si parla di 0,70 euro al litro. Colpa delle aziende produttrici? Se fosse così, allora avrebbe senso la proposta di Draghi di tassare queste aziende, che stanno facendo “extra profitti” dall’attuale esplosione dei prezzi.

Altro motivo potrebbe essere anche l’aumento della quota delle accise sulla benzina, passato dal 48%, secondo mazziniaccise.it, a ben il 55%, secondo ilsole24ore.it. Cioè 7% in più di tasse indirette su un pieno di benzina.

Avrebbe avuto senso se fosse stata approvata quella supertassa voluta dall’onorevole Roberto Caon, come sostituto del bollo auto, ma in realtà la proposta non è stata portata nemmeno in commissione.

E in tutto questo il prezzo è sempre più alto.

Caro carburante: benzina e gasolio alle stelle! Ultime notizie sul prezzo

Il caro carburante non è mai stato così alto. Storicamente la punta più alta dei prezzi di benzina e gasolio è stata registrata nel 1980, quando raggiunse la cifra di 850 lire al litro, equivalenti a 2,24 euro al litro, al netto dell’inflazione, come riporta ilmattino.it.

Se all’epoca il motivo era dovuto alla crisi energetica dovuto alle frizioni che si erano create tra Iran e paesi occidentali (USA, Comunità Europea…), oggi il motivo è molteplice.

E nonostante tutto ha portato ad un prezzo sempre più alto, e in poche settimane. Già a inizio conflitto, il prezzo aveva superato gli 1,8 euro al litro, ed era quasi a 2 euro col servito. E già erano partite diverse segnalazioni in tutta Italia su distributori che “inventavano” il prezzo, con punte da 2,6 euro al litro.

Al 10 marzo, come riporta tg24.sky.it, l’Osservaprezzi carburanti del Mise ha segnalato una media di 2,124 euro al litro per la benzina, praticamente 10 centesimi in più rispetto a poco tempo prima. Questo sarebbe il prezzo effettivo. Eppure lo zampino della speculazione ha portato a molta gente a dover pagare più di quanto avrebbe dovuto.

E il problema non riguarderebbe tanto l’automobilista, che dovrà pagare una media di 80-100 euro in più se usa la macchina ogni giorno. Il problema è di tutti i servizi o filiere che dipendono dal “trasporto”, come i pescatori e gli autotrasportatori, che lamentano costi insostenibili.

Per questo il “decreto taglia-prezzi” proposto dal Governo potrebbe essere la soluzione. E così, anche un bonus benzina.

Caro carburante: ultime notizie dal Governo! La proposta di Draghi

Come promesso dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, il Governo adotterà provvedimenti importanti contro il caro carburante, e anche il caro bollette, visto che si rischia di bloccare la ripartenza del paese definitivamente.

In effetti, oltre all’inflazione sulle materie prime, il prezzo della benzina potrebbe essere davvero la fine per molte filiere dipendenti dai trasporti e dalla logistica in generale.

Non potendo ovviamente controllare il prezzo del greggio, essendo una quotazione da libero mercato, la proposta del Governo Draghi sarebbe quella di procedere sulla tassazione, cioe intervenire su accise e IVA, così come rimodulare la normativa sui bonus sociali e sui pagamenti rateizzati per le bollette.

Come detto prima, le accise occupano attualmente il 55% sul prezzo finale alla pompa di benzina, ma se si aggiunge anche l’IVA si rasenta tranquillamente il 64%. Praticamente due terzi di quello che paghi vanno allo Stato, come tassazione, mentre il restante 36% è semplice prezzo di servizio e del greggio raffinato.

Se la proposta dovesse passare, questo significherebbe appunto un bonus benzina, ma forse non per tutti quanti gli automobilisti, visto che sarà contingentato per chi è in serie difficoltà.

Caro carburante: bonus benzina dal Governo per tutti gli automobilsiti? Ultime notizie

Con questo ipotetico “decreto taglia-prezzi” si vorrebbe introdurre un bonus benzina per contrastare quanto più possibile il peso del caro carburante su risparmi, stipendi e pensioni di tutti gli italiani, oltre che sulle spese aziendali di tutte le imprese che dipendono dai trasporti.

Per gli automobilisti si punta ad un bonus sociale, che valga anche per bollette di luce e gas, ma solo se si ha un’attestazione ISEE:

  • da 8.265 euro in caso di unico soggetti all’interno di un nucleo familiare;
  • da massimo 20.000 euro in caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.

Mentre a livello aziendale si punta ad un aumento del credito d’imposta fino al 50%, oppure aiuti alle imprese più in difficoltà con un fondo di garanzia a sostegno del credito. Tipo quello promosso col Decreto Sostegni Ter per tutte le attività rimaste chiuse per Covid e a causa delle ordinanze del Ministero della Salute.

Il fondo verrebbe sostenuto dall’extragettito Iva, 200 milioni a marzo secondo i calcoli di Assopetroli, che proiettato su tutto l’anno potrebbe portare fino a 2 miliardi. Purtroppo, essendo una manovra complessa e forse esosa, si dovrà valutare anche la decisione finale del prossimo Consiglio Ue.

Anche per valutare un’eventuale azione congiunta come accaduto in merito alla pandemia e ai danni economici che in pochi mesi aveva scatenato a inizi 2020.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate