Stato di Emergenza, ok di Draghi a nuovo REm e Bonus? Ultime

Stato di Emergenza prorogato a tutto il 2022 dal Governo Draghi. Novità arrivano sul Reddito di Emergenza (REm) e su nuovi Bonus. Ecco le ultime notizie.

Stato di Emergenza prorogato dal Governo Draghi al 31 dicembre 2022 questa volta per motivazioni estranee all’emergenza pandemica da Covid-19.

La guerra Ucraina-Russia ha difatti spinto l’Esecutivo a prolungare lo Stato di Emergenza ben oltre la scadenza inizialmente fissata al 31 marzo 2022.

Come diretta conseguenza della sua estensione giustificata dalla guerra Ucraina-Russia, spunta l’ipotesi di avere nuove rate del Reddito di Emergenza (REm) come già accaduto in passato, insieme ad una serie di Bonus.

Mentre sembrava essere definitivamente svanita la possibilità di avere ulteriori pagamenti INPS del Reddito di Emergenza e altri Bonus a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori, chiamati ora a fare i conti con il caro benzina, diesel e l’impennata dei prezzi al consumo e delle bollette elettriche, si torna a parlare di REm e contributi che potrebbero ammortizzare i nuovi disagi sorti a causa del conflitto russo.

Ma la proroga dello Stato di Emergenza potrebbe veramente giustificare l’introduzione di ulteriori Bonus e l’entrata in scena di un nuovo REm magari con un provvedimento articolato ad hoc che ne giustifichi il rinnovo, come avvenuto nel 2021 con il Decreto Sostegno Bis?

Vediamo di fare il punto della situazione e di capire quali sono le intenzioni del Governo Draghi al riguardo.

Prima, però, vi lasciamo alla visione di un interessante video YouTube del canale Mr LUL lepaghediale dove vengono illustrati i motivi della proroga dello Stato di Emergenza fino al termine dell’anno in corso e le possibilità di avere un ritorno del Rem e di altri Bonus nel 2022.

Nuovo Stato di Emergenza 2022: Bonus e altre rate di Reddito di Emergenza? Le ultime da Draghi

È notizia ormai di giorni la proroga dello Stato di Emergenza disposta dal Governo Draghi oltre il termine di scadenza fissato al 31 marzo 2022.

Un prolungamento questo che affonda le sue radici nella guerra fra Ucraina e Russia. Dopo l’attacco sferrato da Putin allo Stato di Volodymyr Zelensky, l’Europa ha deciso di non rimanere a guardare.

Il Consiglio dei Ministri italiano ha così optato per una proroga dello Stato di Emergenza fino al termine del 2022 in aggiunta ad un provvedimento, ribattezzato “Decreto Ucraina”, messo a punto per facilitare l’invio di aiuti militari e umanitari verso i paesi piegati dal conflitto.

Lo Stato di Emergenza, infatti, permette di accelerare i tempi burocratici richiesti per adottare provvedimenti che altrimenti richiederebbero tempistiche di attuazione molto più lunghe.

Il vantaggio offerto dallo Stato di Emergenza, in un certo senso, lo abbiamo toccato con mano nel biennio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le restrizioni disposte dal Governo italiano sono diventate immediatamente esecutive sotto lo Stato di Emergenza. Stessa cosa verrà fatta per gli interventi connessi al conflitto fra Russia e Ucraina. 

Da quanto appena detto è possibile trarre le conclusioni sulla possibilità del Governo Draghi di inserire un nuovo REm nel 2022 o rinnovare e introdurre nuovi Bonus.

Tirando le somme, nessuna proroga del Reddito di Emergenza e nuovi Bonus stagionali è all’orizzonte.

La motivazione è abbastanza semplice: il REm e i sostegni varati dal Governo per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 non hanno nulla a che vedere con il nuovo scenario che l’Esecutivo si trova a dover gestire.

Stato di Emergenza: REm e Bonus? Nessun ok dal Governo Draghi! Ecco perché

Per capire le motivazioni che hanno portato il Governo Draghi a non autorizzare l’introduzione di nuove rate del Reddito di Emergenza e ulteriori Bonus utili a lenire le difficoltà economiche a cui vanno incontro i cittadini italiani, è necessario puntualizzare alcune cose.

Il nuovo Stato di Emergenza è stato comunicato con nota ufficiale dall’Esecutivo.

Il CdM, su proposta avanzata dal capo del Governo Mario Draghi, ha prorogato lo Stato di Emergenza al 31 dicembre 2022 per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina.

Il nuovo Stato di Emergenza, dunque, non è più vincolato alla situazione pandemica. Il prolungamento, infatti, non è stato disposto causa Covid, tanto meno per garantire la messa a punto di nuove provvedimenti restrittivi per limitare la diffusione del contagio.

Da tale precisazione si desume come non sia più così semplice ottenere nuovi Bonus e altre misure economiche a sostegno degli italiani, avuti invece durante il picco della pandemia (Reddito di Emergenza incluso).

Senza troppi giri di parole, l’ipotesi di avere un nuovo REm 2022 o altri Bonus stagionali va esclusa a priori.

In verità, già il Decreto Sostegni Ter aveva chiuso la questione “proroga del Reddito di Emergenza”, dopo che il sussidio era stato completamente escluso dalla Legge di Bilancio 2022.

Stato di Emergenza: niente proroga REm 2022! Ecco i Bonus introdotti dal Decreto Sostegni Ter

Prima ancora della proclamazione del nuovo Stato di Emergenza, il Decreto Sostegni Ter aveva chiuso il capitolo sulla possibilità di avere un nuovo REm nel corso dell’anno, ponendo fine alle speranze nutrite da molti cittadini italiani conviti che primo poi il Governo Draghi avrebbe rinnovato il Reddito di Emergenza con un nuovo decreto, proprio come è stato fatto lo scorso anno grazie al Decreto Sostegni bis.

Tuttavia, non è vero che nel corso dell’anno non si potrà fare affidamento ad altri Bonus. A cambiare è solo lo scenario.

Mentre fino a poco tempo fa i Bonus erano pensati dal Governo per offrire un sostegno economico agli italiani colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia, ora sono emerse nuove necessità diretta causa di altre situazioni.

Per tutto lo Stato di Emergenza, dunque, si potranno richiedere nuovi Bonus contemplati nel Decreto Sostegni Ter.

Si potrà usufruire del Bonus Luce e gas, di una serie di crediti d’imposta pensati per le imprese a grande consumo energetico e via dicendo.

Stato d’Emergenza: nessuna proroga del Reddito di Emergenza 2022, spunta il Reddito Base senza ISEE! Ecco le ultime

Chiarito che la proclamazione del nuovo Stato di Emergenza da parte del Governo Draghi non ha nulla a che vedere con la proroga del Reddito di Emergenza vediamo se esistono delle misure alternative che potrebbe essere assimilate ad un nuovo REm 2022.

Voci di corridoio si stanno diffondendo nelle ultime settimane circa l’introduzione di una nuova misura che potrebbe sostituire egregiamente il Reddito di Emergenza. Il riferimento è al Reddito di Base senza ISEE.

Stando alle ultime informazioni diffuse al riguardo, la misura entrerà in vigore proprio quest’anno, dunque, sotto lo Stato di Emergenza proclamato fino al 31 dicembre 2022.

Si tratta, però, di un sussidio a stampo europeo che offre dei vantaggi in più rispetto a quelli offerti dal REm. Vediamo subito quali sono.

Stato di Emergenza: Reddito di Emergenza e Reddito di Base senza ISEE. Quali sono le differenze?

Il Reddito di Base senza ISEE si differenzia dal REm sotto più punti. Il primo strumento molto probabilmente verrà introdotto quando ancora lo Stato di Emergenza sarà attivo.

Questa in un certo senso è la prima grande differenza esistente tra Reddito di Emergenza e Reddito di Base senza ISEE: il primo non ha ottenuto il rinnovo da parte del Governo Draghi una volta prorogato lo Stato di Emergenza, il secondo con ogni probabilità verrà introdotto nell’anno in corso, sotto lo Stato di Emergenza.

Ma vediamo le altre differenze. Come prima cosa, il Reddito di Base senza ISEE è una misura a carattere europeo, richiedibile da tutti i cittadini membri dell’Unione Europea.

Diversamente dal REm non è vincolato al rispetto di una soglia reddituale ISEE. L’unica accortezza è di essere cittadini appartenenti ad uno stato dell’Unione Europea.

Per quanto riguarda il funzionamento del sostituto del REm 2022, non si hanno informazioni ufficiali al riguardo. Questo perché è necessario sperimentare il Reddito di Base senza ISEE prima di introdurlo a pieno regime in tutti i Paesi UE.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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