Debiti prescritti, ecco come difendersi dalle azioni esecutive

Se hai ricevuto un'azione esecutiva di un debito prescritto, puoi difenderti. In che modo? Ecco come bisogna muoversi.

Quante volte hai ricevuto l’avviso di un’azione esecutiva per un debito prescritto? Per evitare un’eventuale azione forzata è possibile difendersi legalmente.

La prescrizione, infatti, opera autonomamente e comporta l’estinzione del diritto del creditore di esigere il pagamento del debito. Pertanto, se si ritiene che un debito sia andato in prescrizione è possibile fare opposizione all’azione esecutiva.

D’altra parte, dovrà essere il creditore a dimostrare, fornendo le prove necessarie, che la prescrizione non si è compiuta.

Spieghiamo, dunque, come contestare e difendersi dalle azioni esecutive. Per prima cosa, però, dobbiamo spendere qualche parola sui termini di prescrizione.

Come si verifica la prescrizione di un debito

Per difendersi dalle azioni esecutive, il debitore deve effettuare alcuni controlli per verificare se il debito è prescritto.

Si sa che la durata della prescrizione è variabile in base al tipo di debito. Si pensi, per esempio, alle imposte dirette e indirette come l’Iva, l’Irpef, l’Irap, le imposte di bollo e registro e così via. In questi casi, la prescrizione è di dieci anni. Per quanto riguarda le multe stradali, l’Imu, i contributi Inps e Inail. La prescrizione è minore ed è pari a cinque anni. Anche per le sanzioni amministrative, fiscali e penali il termine di prescrizione è di cinque anni. Inferiore, è la prescrizione del bollo auto: di soli tre anni.

Abbiamo solo fatto alcuni esempi dei termini di prescrizione; termini che sono diversi per le utenze domestiche, per i contratti, per i debiti condominiali e così via.

Il debitore, quindi, a seconda del debito, non deve far altro che informarsi su quali sono i termini prescrizionali e se il debito è effettivamente andato in prescrizione.

Come si calcola la prescrizione? Inizia a decorrere dal giorno in cui è dovuto il pagamento. Nel caso delle imposte, però, la prescrizione scatta dal 1° gennaio dell’anno successivo rispetto a quello in cui è dovuto il pagamento. Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, la prescrizione decorre dal giorno successivo alla notifica. Gli esempi, anche in questo caso, sono tanti.

In ogni caso, il termine può essere sempre interrotto da una delle seguenti azioni:

  • il pagamento spontaneo del creditore;

  • la richiesta del debitore di dilazione oppure di saldo e stralcio del debito;

  • la richiesta del pagamento come diffida, messa in mora, sollecito.

Come difendersi dalle azioni esecutive

Come abbiamo detto precedentemente, se il termine prescrizionale è decorso, allora la prescrizione del debito si compie automaticamente. Il debitore non deve presentare nessun riconoscimento o istanza. Tuttavia, se il creditore dovesse agire contro il debitore, avviando, per esempio, una causa di pignoramento, allora spetterà al debitore contestare l’azione esecutiva.

Come ci prescrive, infatti, l’articolo 615 del Codice di Procedura Civile:

“Quando si contesta il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata e questa non è ancora iniziata, si può proporre opposizione al precetto con citazione davanti al giudice competente […]”.

E, ancora:

“Quando è iniziata l’esecuzione, l’opposizione di cui al comma precedente e quella che riguarda la pignorabilità dei beni si propongono con ricorso al giudice dell’esecuzione stessa. Questi fissa con decreto l’udienza di comparizione delle parti davanti a sé e il termine perentorio per la notificazione del ricorso e del decreto”.

Come viene notificata l’azione esecutiva? Viene notificato tramite lettera raccomandata A/R oppure mediante l’invio di una Pec.

Qualora il debitore abbia fatto tutte le verifiche necessarie volte a dimostrare che il debito sia prescritto, allora può fare opposizione all’azione esecutiva, presentando un ricorso al giudice di pace, avvalendosi di un avvocato.

Il debitore non deve rispettare termini: non ci sono né scadenze e neppure decadenze. Il debitore, opponendosi, contesta l’azione esecutiva limitandosi ad evidenziare che il debito è stato prescritto.

Una volta presentato il ricorso, il debitore non deve fare altro, se non presentare tutta la documentazione necessaria che prova la scadenza del termine prescrizionale. Al contrario, il creditore deve dimostrare che il debito non è caduto in prescrizione, esibendo, se presenti, atti di interruzione della prescrizione.

Cosa accade dopo? Se il giudice riconosce la prescrizione, allora l’azione esecutiva verrà dichiarata inammissibile con la conseguente cancellazione del pignoramento. Oltre a ciò, il creditore non avrà più la possibilità di agire per recuperare il debito. In definitiva, è bene sapere che è sempre possibile opporsi alla notifica di un’azione esecutiva, contestando la richiesta del creditore.

Vi può essere anche il caso in cui il creditore avvia un’azione esecutiva per un debito in realtà già pagato. Anche in questo caso, ovviamente, il “debitore” può opporsi presentando al creditore la ricevuta di pagamento e chiedendo l’annullamento dell’avviso. E se non basta? In questo caso, può rivolgersi ad un legale e chiedere anche un risarcimento danni.

Leggi anche: Interessi legali: cosa sono e come si calcolano

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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