Arriva un bonus 100 euro al mese per figli minori che è compatibile con l’assegno unico. A chi

L'importo dell'assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico ma gli importi sono diversi dall'uno all'altro. Ecco a chi va il bonus 100 euro in più.

Pagamenti di luglio, relativi all’assegno unico, arrivati per la maggior parte delle famiglie ma non per tutti gli importi sono uguali. Ad esempio, c’è un bonus 100€ al mese che non tutti conoscono e che risulta compatibile con quanto fino a ora percepito con l’assegno unico e universale per i figli minori.

D’altronde la misura si rivolge a tutti coloro che hanno figli a carico, senza alcuna distinzione. Solo la somma spettante si stabilisce in base al valore dell’Isee. Ma non tutti sanno che, al verificarsi di certe condizioni, scattano delle agevolazioni e maggiorazioni che invece non dipendono necessariamente dalla condizione economica del nucleo familiare.

L’entrata mensile diventa dunque più sostanziosa ma bisogna prestare attenzione: infatti tali modifiche che intervengono nel nucleo familiare vanno comunque segnalate appositamente, dal momento che queste maggiorazioni non scattano in automatico.

Ecco tutte le informazioni al riguardo.

Bonus 100€ al mese per figli minori compatibile con l’assegno unico: ecco a chi spetta

Chi già percepisce questo bonus 100€ troverà ovviamente scontata tale informazione, per il semplice fatto che la sta già percependo. Invece, ci sono molte famiglie che non sono al corrente della novità e della procedura da seguire, quando arriva un altro figlio.

Nella fattispecie, ci riferiamo a nuclei familiari numerosi, in cui arriva un quarto figlio. 

In questo caso, l’assegno unico prevede che scatti una maggiorazione pari a 100€ al mese per l’appunto, che va a sommarsi alle cifre comunque spettanti a prescindere, per ogni singolo figlio.

Una sorta di bonus quarto figlio dunque, un forfait da 1.200€ all’anno, che va ad aggiungersi all’entrata mensile già garantita dallo Stato.

La somma è consistente per chi non supera un ISEE di 15.000€ annui e si aggira complessivamente intorno ai 1.000€ al mese, solo per ciò che concerne l’assegno unico, per l’appunto, per un totale di 12.000€ all’anno.

Ecco perché, calcoli alla mano, se il nucleo familiare ha un Isee inferiore o uguale a 15.000€ all’anno, allora ha diritto alla cifra massima prevista per ogni figlio ovvero 175€ a testa.

Moltiplicando tale importo per quattro figli si ottiene la somma di 700€. A questo vanno ad aggiungersi le maggiorazioni previste per terzo e quarto figlio ovvero 85€ a testa, più il forfait di 100€ al mese.

Il totale ammonta a 970€ al mese.

Bonus 100€ al mese: come ottenere la maggiorazione per l’assegno unico

Nel momento in cui nasce un bambino, c’è una procedura ben specifica da seguire, sia per dare comunicazione ai fini Isee sia per ottenere le somme spettanti relative all’assegno unico, il cui ente di riferimento è l’Inps.

Nel caso di nostro interesse, che qui stiamo trattando, nel momento in cui arriva un quarto figlio, la maggiorazione prevista con il bonus 100€ forfettario non scatta in automatico. Si deve innanzitutto richiedere il codice fiscale del nuovo nato.

Questo va inserito dunque nella DSU ai fini ISEE. Non è necessario rifarla ma semplicemente apportare la modifica, visto che si tratta di una variazione della composizione del nucleo familiare e non del reddito o del patrimonio.

A questo punto, l’Isee si abbassa ulteriormente. Quindi non solo si percepisce il forfait da 100€ come bonus quarto figlio, bensì si vanno a ricalcolare anche tutti gli importi spettanti per gli altri figli, in base alla nuova soglia di reddito così ottenuta.

Attenzione però, in quanto, per poter ottenere tali modifiche relative all’assegno unico in favore dei figli minori, c’è un altro passaggio da compiere. Bisogna infatti dare comunicazione all’Inps, andando a integrare la domanda per assegno unico già presentata a tempo debito.

Maggiorazioni assegno unico: a chi spettano

Il bonus 100€ per il quarto figlio non è ovviamente l’unico tipo di maggiorazione prevista per le famiglie con figli minori.

L’erogazione dell’assegno unico è tarata in modo personalizzato per ciascun nucleo familiare, motivo per cui è solo in base alla propria condizione familiare e reddituale, che è possibile calcolare con precisione a quanto ammonta l’assegno mensile spettante.

Spettano maggiorazioni sull’assegno unico, così come previsto per l’anno 2022, anche 

in considerazione del numero dei figli e / o della loro eventuale condizione di disabilità, nonché in presenza di giovani genitori o di genitori titolari di redditi da lavoro ovvero in possesso di un ISEE non eccedente i 25 mila euro ed ex percettori di ANF.

Questo significa che, in caso di figlio con disabilità, lo Stato prevede una maggiorazione mensile che è anch’essa variabile, in base al grado di handicap presente.

Anche le mamme under 21 hanno diritto a un contributo supplementare nonché un supplemento è previsto pure se in famiglia entrambi i genitori lavorano.

In molti riterrebbero più opportuno un supplemento per la famiglia monoreddito ma in realtà la ratio del provvedimento va nella direzione di dare un sostegno economico in più a chi deve pagare terze persone o strutture private, per occuparsi dei figli mentre lavorano.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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