Per il Digital Decade Italia deve crescere del 37% sul cloud

Per raggiungere gli obiettivi del Digital Decade della Ue in Italia l'adozione del cloud deve crescere del 37% tra le aziende. Lo dice uno studio di Deloitte.

Per raggiungere gli obiettivi del Digital Decade in Italia l’adozione del cloud da parte delle aziende deve crescere del 37% entro il 2030. Nel nostro Paese mancano 1,84 milioni di specialisti in Ict (information and communications technology). Tra 2019 e 2020 è stata di appena l’1% la crescita dei professionisti del settore. Dati che emergono da un recente studio di Deloitte per Vodafone Group, che analizza le ambizioni della Ue in tema di trasformazione digitale. Ambizioni, quelle del Decennio Digitale, che hanno un cruciale aspetto economico. Come sottolinea Joakim Reiter, chief external affairs officer di Vodafone, “il Parlamento europeo ha recentemente stimato che il costo dell’inazione sarebbe di 1.300 miliardi di euro entro il 2032“.

Per obiettivi Digital Decade Ue cloud in Italia deve crescere del 37% 

A poco più di un anno dall’inizio del Decennio Digitale, il report di Deloitte misura le prospettive della Ue e dei singoli Stati. E l’Italia da alcuni punti di vista non è messa neppure male. Per quanto riguarda il numero di specialisti, per esempio, il nostro Paese si piazza al terzo posto tra i dodici che sono stati oggetto di un’analisi più approndita da parte di Deloitte. Lo scorso anno, infatti, i professionisti dell’Ict erano in Italia circa 830.000. Siamo lontani dal target di 2,67 milioni ma non così sotto alle prime classificate Germania e Francia (cui mancano rispettivamente 1,77 e 1,89 milioni di professionisti). In termini di crescita, però, il numero è salito di appena l’1% e peggio dell’Italia ha fatto solo la Grecia.

Italia resta indietro per obiettivi della Ue su competenze digitali

Ancora. Sull’uso del cloud è vero che l’Italia deve crescere del 37% ma oggi è comunque terza dietro a Olanda e Irlanda in termini di adozione da parte delle imprese. E il progresso del 23% rispetto al 2018 è stato il migliore tra i dodici Paesi analizzati. Per quanto riguarda l’accesso online ai servizi dell’amministrazione pubblica, invece, peggio di noi solo ungheresi, greci e rumeni. Il dato forse più scoraggiante, però, è quello sull’analfabetismo informatico. L’Italia ha appena il 42% della popolazione adulta con competenze digitali per lo meno di base. Peggio solo la Romania con il 31% mentre la prima in classifica Olanda è al 79% ovvero a un solo punto dal target dell’80% del Digital Decade Ue.

Nel Digital Decade Italia deve crescere insieme a tutti gli Stati Ue

Classifiche a parte, se la guerra in Ucraina sta mostrando quanto un’Europa per essere davvero unita lo debba essere anche per quanto riguarda la Difesa (la crisi dei mutui subprime lo aveva evidenziato per l’aspetto finanziario ma finora non sono stati registrati progressi eclatanti), la trasformazione digitale non può lasciare indietro nessuno. E in questo, forse, la pandemia di coronavirus qualcosa ha insegnato. “Tutti i Paesi devono partecipare al rafforzamento e al miglioramento delle capacità digitali del nostro continente. I progressi che coinvolgono solo alcuni Stati membri non saranno sufficienti per raggiungere le ambizioni digitali dell’Europa. Mentre questi gap restano, la nostra visione di un’Europa competitiva, più verde e più resiliente si allontana“, ha sottolineato Reiter. (Raffaele Rovati)

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate