Forza Italia, che cosa succede al partito dopo la morte di Silvio Berlusconi

Forza Italia, che cosa succede al partito dopo la morte di Silvio Berlusconi avvenuta questa mattina all'ospedale San Raffaele.

Con la scomparsa di Silvio Berlusconi avvenuta questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano se ne va un pezzo della storia politica d’Italia.

Berlusconi ha apportato un cambiamento radicale nella politica italiana ed è stato fondatore, anima e leader indiscusso di Forza Italia.

Che cosa ne sarà ora del partito senza la sua figura? Bisognerà, anche in fretta in vista delle Europee del 2024, interrogarsi su quale sarà il futuro di Forza Italia anche se sembra che si vada verso una scelta di continuità.

Forza Italia, che cosa succede dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi

Berlusconi era stato rieletto in Senato alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre ed era tornato in quel Parlamento che lo aveva visto “espulso” dieci anni prima.

Berlusconi dalla sua discesa in campo nel 1994 prima delle elezioni politiche di quell’anno è stato più volte presidente del consiglio.

Non solo premier anche leader incontrastato di Forza Italia partito che ha fondato e del quale è rimasto ininterrottamente alla guida. In una storia come avviene in ogni partito, caratterizzata da tante fratture (su tutte quella con Gianfranco Fini) e dai tanti scontri avvenuti nel corso degli anni.

Un’Italia prima di Berlusconi e un’Italia dopo Berlusconi

Oggi tante persone nel ricordare Berlusconi stanno sottolineando come negli ultimi 30 anni nella politica italiana, il protagonismo di Silvio Berlusconi abbia segnato profondamente la politica italiana ma non solo. Anche la società, la cultura, la televisione. Molti hanno parlato di un prima e di un dopo Berlusconi per tutti.

Ora il dopo Berlusconi è anche la grande prova che deve affrontare Forza Italia.

Berlusconi che è stato il primo a incarnare un discorso di leadership nella politica italiana con il “leader che di fatto è diventato il partito”.

Il leader è assoluto protagonista nel partito che lui ha fondato. E Forza Italia è una forza che è una sua diretta espressione. Il suo modello poi è stato ripreso da tantissimi altri partiti.

La scomparsa di Berlusconi: in Forza Italia non ci sono eredi

E’ anche chiaro come una figura come Berlusconi non lasci eredi.

I rapporti mutati nel centrodestra fanno sì che alle elezioni del 2022 Forza Italia non sia più il perno della coalizione come era avvenuto praticamente dalla sua fondazione fino alle scorse elezioni politiche.

Ma tutto ora ruota attorno ad un’altra forza, Fratelli d’Italia. Berlusconi è costretto di fatto ad accettare questi nuovi equilibri nella coalizione e Giorgia Meloni arriva a Palazzo Chigi. Questi ultimi mesi sono stati molto travagliati con diversi ricoveri in ospedale fino alla scomparsa di oggi.

Il futuro di Forza Italia senza Silvio Berlusconi

E’ sicuramente prematuro parlare oggi del futuro di Forza Italia.

Ora il partito fondato da Silvio Berlusconi avrà bisogno di trovare uno nuovo leader che guidi il partito nel futuro e in vista dell’appuntamento con le Elezioni Europee programmate nel giugno 2024.

Forza Italia è un partito che si trova davanti ad una fase nuova.

Parlare di erede al momento è eccessivo ma tutto lascia pensare che nell’immediato in pole position per la guida del partito ora ci possa essere il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Tajani che è negli Stati Uniti in missione internazionale e anticiperà il rientro in Italia è coordinatore attuale del partito, è vicepresidente del consiglio oltre che ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Sarebbe questa una decisione vista con favore nei mesi scorsi da Berlusconi stesso in accordo con i suoi figli e con la premier Giorgia Meloni.

Le parole di Antonio Tajani dagli Stati Uniti: “Semplicemente grazie presidente”

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione a Washington per incontri istituzionali sta rivedendo i tempi del viaggio per anticipare il rientro in Italia dopo essere stato raggiunto dalla notizia del decesso di Silvio Berlusconi.

Tajani ha scritto su Twitter:

Un dolore immenso. Semplicemente grazie Presidente, grazie Silvio.

E poi interpellato dai giornalisti Tajani ha sottolineato:

Abbiamo il dovere, come Forza Italia, di andare avanti, seppur feriti. Lo faremo ancora sotto la sua guida morale e spirituale e continueremo a lavorare nel solco delle sue indicazioni. Il destino vuole che io mi trovi oggi qui, negli Stati Uniti, al cimitero di Arlington, un luogo che riassume il percorso umano e politico di Silvio Berlusconi, un luogo dove si testimonia il valore della libertà”, aggiunge il ministro all’agenzia Ansa.

Il ruolo di Marta Fascina

Sicuramente non nell’immediato ma più nel lungo periodo non è da escludere nemmeno l’indizione di elezioni primarie ma è veramente troppo presto per potere delineare in maniera concreta ipotesi di questo genere per un partito dalla storia molto particolare come Forza Italia.

E di certo ci sarà anche da analizzare il ruolo che potrà avere Marta Fascina che è rimasta al fianco di Silvio Berlusconi fino all’ultimo.

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