Tornano i bonus benzina da 200 euro per i lavoratori a marzo, ma non per tutti: vediamo chi potrà avere l’agevolazione, come funziona e quando arriva il voucher da spendere per il rifornimento di carburante.
Torna il bonus benzina da 200 euro a marzo 2024
Marzo è un mese ricco di bonus per famiglie e imprese: a partire dal bonus psicologo fino a 1.500 euro, ma anche il bonus benzina 200 euro che torna finalmente per alcuni cittadini. Introdotto dal decreto Aiuti, questa agevolazione consente di risparmiare sulle spese di rifornimento di carburante.
Inizialmente il bonus benzina era stato erogato ai lavoratori dipendenti di alcune aziende private con reddito annuo inferiore a 35.000 euro, sotto forma di fringe benefits; ma poi la platea di beneficiari dell’agevolazione è cambiata.
Il bonus benzina è sceso quindi a 80 euro per i titolari della Carta Risparmio Spesa, che ne hanno beneficiato insieme al contributo per la spesa alimentare.
A marzo il contributo torna a disposizione di alcuni lavoratori, a discrezione e libera scelta delle aziende, sulla base della loro politica di welfare aziendale.
A chi spetta il bonus benzina 200 euro
Il bonus benzina da 200 euro, quindi, verrà erogato dalle aziende private ai lavoratori dipendenti che possiedono un reddito inferiore a 35.000 euro. Ne possono beneficiare le seguenti categorie di lavoratori:
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tutti i lavoratori dipendenti del settore privato,
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i lavoratori che operano presso studi professionali o Enti del Terzo settore;
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i lavoratori in smart working;
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coloro che sono stati assunti con contratti di apprendistato o siano soci di cooperative di produzione e lavoro.
Il bonus carburante si può utilizzare per fare rifornimento presso tutti i punti vendita aderenti a questa iniziativa, sia per motivi di lavoro sia per scopi personali. Viene erogato dal datore di lavoro a tutti i dipendenti a prescindere dal fatto che si spostino con l’auto o meno nel tragitto casa-lavoro.
Come ottenere lo sconto sul rifornimento di carburante
Non occorre richiedere il bonus benzina, in quanto è il datore di lavoro a erogare i voucher sotto forma di fringe benefit, e ciò significa che la tassazione sarà bassa o pressoché nulla.
Bisogna però specificare che questi buoni sono esclusi solo dalla contribuzione fiscale, ma non da quella contributiva: pertanto, i voucher per l’acquisto di carburante erogati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 saranno soggetti a oneri contributivi.
Quando arriva il bonus benzina per i lavoratori?
Il bonus benzina viene erogato una tantum ai lavoratori dipendenti di aziende private, e tali aziende non sono obbligate a prevedere questi voucher: non tutti i potenziali beneficiari, quindi, ne avranno diritto. Sarà a discrezione dell’azienda decidere se erogare o meno questa agevolazione.
La misura è attiva fino al 31 dicembre 2024 e l’accredito dovrebbe avvenire direttamente nella busta paga del lavoratore dipendente. Una volta ottenuti, basta presentarli nel momento in cui viene fatto un rifornimento di carburante per ottenere uno sconto immediato al distributore, purché risulti aderenti al circuito.
Ricordiamo che il bonus benzina è cumulabile con i nuovi finge benefits da 1.000 o 2.000 euro previsti dalla Legge di Bilancio 2024.