Bonus edilizi 2023, le istruzioni per chiedere la detrazione nel 730

L'Agenzia delle Entrate in una recente circolare ha comunicato quali sono le istruzioni per chiedere la detrazione dei bonus edilizi.

I bonus edilizi degli ultimi anni danno la possibilità di accedere a specifiche detrazioni di imposta in base alle spese sostenute per lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico e altre opere sugli immobili.

Coloro che hanno portato avanti questi lavori, possono chiedere una detrazione sulle tasse presentando la dichiarazione dei redditi. In questo modo lo sconto viene applicato direttamente sulle tasse che il cittadino versa allo stato.

Una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, la numero 17 del 26 giugno 2023, ha chiarito alcuni aspetti su come richiedere accesso alla detrazione in base ai bonus edilizi richiesti. Vediamo qui tutti i dettagli.

Bonus edilizi: come accedere alla detrazione

Tramite bonus edilizi è possibile accedere ad una detrazione sulle tasse da versare allo stato, ovvero uno sconto sulle imposte in base ai redditi prodotti nel corso di un anno.

Accedendo alla detrazione, in alcuni casi si ottiene uno sconto ogni anno sulle tasse, per un certo periodo di tempo, mentre in altri casi è possibile chiedere lo sconto in fattura oppure, come per il superbonus, la cessione del credito, in base alle norme stabilite dal governo.

La recente circolare n.17 del 26 giugno 2023 ha chiarito diversi aspetti che riguardano i bonus edilizi, e in particolare le modalità di ricezione e richiesta della detrazione spettante.

Presentare la dichiarazione dei redditi (ad esempio con il modello 730) è necessario per comunicare al fisco quali sono le diverse spese sostenute durante l’anno per lo svolgimento dei lavori, in base alle regole del bonus specifico.

L’Agenzia delle Entrate ha riportato nell’ultimo chiarimento le linee guida di ogni bonus, che vediamo qui di seguito:

  • Sismabonus: questo sostegno consiste in una detrazione del 65% erogata in 10 quote annuali di uguale cifra;

  • Bonus verde: in questo caso la detrazione fiscale è del 36%,

  • Bonus barriere architettoniche: la detrazione è del 75% e si assorbe tramite 5 quote annuali;

  • Bonus facciate: in questo caso la detrazione fiscale è del 36%;

  • Bonus mobili: la detrazione in questo caso è del 50%, tuttavia questo sostegno può essere fruito solamente per gli immobili oggetto di ristrutturazione edilizia;

  • Ecobonus: questo bonus presenta diverse aliquote di detrazione (dal 50% all’85%) in base ai lavori svolti, per la riqualificazione energetica;

  • Superbonus: questo è il sostegno più vantaggioso, con detrazione al 110%, per le spese per interventi trainati e trainanti, da suddividere in quote annuali. In alternativa si può scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega anche nello specifico quali sono gli interventi che rientrano in ogni bonus, che sono quindi agevolabili a livello fiscale.

Per accedere alla detrazione spettante è consigliato chiedere il supporto di un intermediario o commercialista per la compilazione corretta della dichiarazione dei redditi con Modello 730.

Documenti per chiedere la detrazione con i bonus edilizi

Oltre a presentare correttamente le informazioni sui redditi percepiti durante l’anno, tramite dichiarazione dei redditi vanno presentati anche diversi documenti che indicano quali sono le spese sostenute nel corso dell’anno per lo svolgimento dei lavori, e che sono di fatto agevolabili.

Coloro che vogliono accedere ai bonus edilizi devono prediligere in ogni caso i pagamenti tracciabili, che possono accertare l’effettivo pagamento avvenuto per le operazioni, come il bonifico bancario.

I pagamenti in contanti non garantiscono l’accesso ai sostegni, perché non c’è una traccia idonea a confermare il pagamento avvenuto.

Per quanto riguarda invece gli altri documenti per chiedere i bonus edilizi, ricordiamo che questi possono variare in base al bonus specifico, per cui è consigliato verificare quali sono le regole informandosi all’Agenzia delle Entrate, o tramite l’ultima circolare proposta.

In alcuni casi è necessario svolgere alcune comunicazioni obbligatorie all’ENEA, mentre in altri casi è obbligatorio disporre del visto di conformità o della asseverazione tecnica.

A seguito del Decreto Antifrode questi obblighi si sono inaspriti, per cui è necessario informarsi nello specifico per non rischiare di perdere l’accesso ai sostegni oppure per non vedersi respinta la richiesta di detrazione spettante con il bonus.

Nel tempo inoltre le regole di questi sostegni, soprattutto sul superbonus 110%, sono cambiate leggermente, per cui è necessario verificare quali norme sono attive nel periodo in cui sono sostenuti i costi per i lavori. Per fare un esempio, nei prossimi anni la detrazione del superbonus 110% scenderà, per cui il beneficio sarà inferiore.

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