La Camera dei Deputati sta valutando una proposta di legge, già presentata a ottobre 2022, che prevede l’introduzione del bonus matrimonio 2024: l’agevolazione, rivolta alle coppie under 35, si applicherebbe alle unioni religiose e consentirebbe di ottenere delle detrazioni fiscali sulle spese sostenute.
Vediamo i dettagli sul bonus matrimonio: cos’è e come funziona, chi può averlo e quali spese si possono portare in detrazione.
Cos’è il bonus matrimonio 2024
Molti ricorderanno il bonus matrimonio fino a 2.000 euro previsto dalla Regione Lazio per tutte le coppie che si sono sposate all’interno dei confini regionali: ebbene, il bonus matrimonio di cui si sta parlando nel 2024 potrebbe avere un meccanismo molto simile.
Per incentivare le giovani coppie a sposarsi, con rito religioso, è stata presentata una proposta alla Camera per introdurre delle agevolazioni fiscali che possano sostenere economicamente le coppie, ma non solo.
L’idea è quella di portare in detrazione sull’imposta lorda IRPEF del 20% alcune delle spese sostenute per il matrimonio: per esempio, l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico.
Così facendo di andrebbe ad alleggerire il portafogli dei giovani e soprattutto ad incentivare l’unione religiosa, spesso sostituita da un rito civile per motivi economici, secondo i promotori dell’agevolazione.
Bonus matrimonio: a chi spetta e requisiti
Secondo le prime informazioni e ricordando che attualmente si tratta solo di una proposta di legge, il bonus matrimonio dovrebbe riguardare le giovani coppie under 35 che sono in procinto di celebrare un matrimonio con rito religioso (celebrato in Chiesa o presso uno specifico luogo di culto).
Ulteriori requisiti richiesti per il bonus matrimonio potrebbero essere:
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la cittadinanza italiana da almeno 10 anni;
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un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), riferito al reddito dichiarato all’anno precedente, non superiore a 23.000 euro a coppia, ovvero non superiore a 11.500 euro a persona.
Soddisfatti questi requisiti, la coppia avrebbe diritto a uno “sconto” sull’IRPEF dovuta che viene riconosciuto in fase di dichiarazione dei redditi: nel dettaglio, la detrazione proposta del 20% viene calcolata sull’importo massimo di 20.000 euro da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.
Bonus matrimonio: tutte le spese detraibili
Alcune delle spese che potrebbero essere detraibili ai fini dell’organizzazione del matrimonio riguardano:
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la passatoia e i libretti;
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l’addobbo floreale;
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gli abiti per gli sposi;
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il servizio di ristorazione;
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il servizio di acconciatura;
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il servizio fotografico.
I pagamenti delle singole spese per il matrimonio, però, devono essere effettuati con metodi tracciabili: non sono consentiti assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Quando arriva il bonus matrimonio?
Nulla da fare, probabilmente, per l’anno in corso: la possibile introduzione del bonus matrimonio potrebbe slittare al 2025, fermo restando il via libera di entrambi i rami del Parlamento.