Superbonus e cappotto termico, ecco cosa rischiano i proprietari di casa

Sono tante le persone che hanno già usufruito del Superbonus per il cappotto termico. Ecco come sono stati svolti i lavori secondo un sondaggio.

L’implementazione dei bonus edilizi come il Superbonus per il cappotto termico e il bonus facciate ha avuto un impatto significativo sull’attività di ristrutturazione degli immobili negli ultimi anni.

L’obiettivo di questi incentivi era quello di migliorare l’efficienza e la modernità del patrimonio immobiliare italiano, ma i risultati ottenuti non sono stati all’altezza delle aspettative. Ecco perché.

Le insidie derivanti dal Superbonus per il cappotto termico

Il boom dei lavori legati al Superbonus per il cappotto termico ha portato molti professionisti inesperti o poco scrupolosi a offrire servizi di installazione del cappotto termico con standard di qualità bassi. Questo ha innescato una serie di problematiche sia in termini di sicurezza che di efficienza energetica degli edifici.

Il principale problema riguarda la scelta e l’installazione dei materiali. Spesso, per contenere i costi, vengono utilizzati materiali di bassa qualità che non garantiscono l’isolamento termico adeguato. Questo non solo comporta uno spreco di energia e un aumento delle emissioni di CO2, ma può anche causare infiltrazioni d’acqua e condensa all’interno delle pareti, con conseguenti danni strutturali e problemi di umidità. Ma questa problematica è soltanto la punta dell’iceberg.

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I risultati del sondaggio condotto da Consorzio Cortexa

La mancanza di conoscenza riguardo alle norme per la progettazione e posa del cappotto termico è un elemento preoccupante perché potrebbe portare a errori e inefficienze durante l’esecuzione dei lavori. È fondamentale che il personale addetto – ai lavori del Superbonus per il cappotto termico – sia adeguatamente formato e informato sulle tecniche corrette da utilizzare per garantire una buona qualità dell’intervento. Questo è solo il primo punto critico rilevato nell’analisi dei risultati del sondaggio condotto dal Consorzio Cortexa.

Un altro aspetto che il sondaggio ha evidenziato è la mancanza di attenzione nella scelta dei materiali utilizzati per il cappotto termico. È importante che i materiali siano di buona qualità, certificati e conformi alle normative vigenti, altrimenti potrebbero comportare problemi a lungo termine. L’utilizzo di prodotti provenienti da diversi fornitori, senza una corretta valutazione di compatibilità, potrebbe aumentare il rischio di insidie e malfunzionamenti nel sistema.

Inoltre, è importante che le autorità competenti monitorino attentamente l’operato delle imprese che effettuano questi lavori, per garantire che vengano rispettate le norme di sicurezza e qualità. Pertanto, è auspicabile che il risultato di questo sondaggio venga preso seriamente in considerazione e porti a un miglioramento della situazione attuale.

Elevato rischio di incendi

Tuttavia, è importante sottolineare che il rispetto delle normative e l’utilizzo di materiali adeguati è fondamentale per garantire la sicurezza antincendio degli edifici.

Il cappotto termico, se realizzato correttamente e con i materiali adatti, può offrire una maggiore protezione termica agli edifici, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort abitativo. Tuttavia, la scelta dei materiali che rivestono il cappotto termico deve essere attentamente valutata per garantire la resistenza al fuoco.

Inoltre, è importante seguire le direttive Eta (European Technical Assessment) che forniscono indicazioni sulle caratteristiche tecniche e sulle prestazioni dei sistemi di isolamento termico a cappotto, garantendo la conformità agli standard antincendio.

A chi appartiene la responsabilità se scoppia un incendio

Partiamo dal presupposto che, nel caso di lavori legati al superbonus per il cappotto termico, anche la consulenza di un esperto antincendio è fondamentale per valutare i materiali utilizzati per verificare che abbiano le caratteristiche richieste dalle leggi in vigore.

Dunque, è responsabilità di tutti i soggetti che partecipano alla progettazione e realizzazione di un edificio assicurarsi che siano adottate soluzioni sicure e conformi alle regolamentazioni antincendio. Lo scopo principale dev’essere di tutelare la salute delle persone e l’integrità dei loro beni.

Altri rischi che si corrono

Da notare che, se i lavori per il cappotto termico non vengono eseguiti correttamente, si possono verificare altre problematiche come la formazione di muffe e l’accumulo di umidità all’interno dell’edificio. Questi fattori possono aumentare notevolmente i costi di riparazione e causare danni alla salute delle persone che vivono o lavorano nell’edificio.

In conclusione, è importante che – in seguito all’arrivo della proroga ufficiale del Superbonus – le imprese che svolgono i lavori lo facciano secondo coscienza. L’obiettivo è quello di migliorare lo stile di vita delle persone nel rispetto dell’ambiente e delle persone stesse.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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