Superbonus unifamiliari: reddito fino a 60.000 euro, con il quoziente familiare. Calcolo

Con la cosiddetta opzione villette è possibile superare la soglia del reddito fissata a 15.000 euro per il Superbonus unifamiliari, grazie all’introduzione del quoziente familiare. Il calcolo.

Le ultime novità sul Superbonus unifamiliari hanno fatto girare la testa ai proprietari di villette e case singole. Dall’abbassamento dell’aliquota al 90% alle modifiche al reddito e al sistema delle cessioni, in molti si sono domandati se il Superbonus conviene ancora.

E, a conti fatti, per chi è proprietario di prima casa e vuole avvantaggiarsi dei benefici del maxi bonus edilizio, la risposta è ancora affermativa.

Infatti, con la cosiddetta opzione villette è possibile superare la soglia del reddito fissata a 15.000€ per le unifamiliari, grazie all’introduzione del quoziente familiare.

Nell’articolo a seguire, illustriamo il funzionamento dell’opzione villette e i calcoli che permettono, in base alla composizione del nucleo familiare, di arrivare a una soglia di reddito di 60.000€, utile per ottenere il Superbonus unifamiliari.

Superbonus unifamiliari proroga 2023: cos’è l’opzione villette

Un vero e proprio “nuovo” Superbonus per le villette unifamiliari, dal momento che prevede regole e un meccanismo di calcolo assolutamente diversi da quelli adottati fino a oggi.

Innanzitutto non era previsto alcun limite Isee per poter accedere all’agevolazione. Ora invece, si introduce il concetto di quoziente familiare, che va a prendere in considerazione il reddito Irpef, sommando quelli di tutta la famiglia, e dividendoli per il numero di persone che compongono il nucleo familiare (utilizzando dei coefficienti).

In questa ottica va considerato il limite dei 15.000€ di reddito da non superare, per poter usufruire del Superbonus unifamiliari. Questo limite riguarda però una singola persona, quindi solo chi vive da solo deve rimanere al di sotto di tale soglia.

Come vedremo nel paragrafo successivo infatti, grazie al quoziente familiare è possibile innalzare tale tetto fino a 60.000€ di reddito, inserendo nel calcolo anche le altre persone appartenenti al nucleo familiare.

La proroga 2023 per il Superbonus delle villette prevede anche, come abbiamo già avuto modo di accennare, l’abbassamento dell’aliquota al 90%. In sostanza, se prima i lavori venivano rimborsati al 110% (in caso di credito d’imposta, al 100% con lo sconto diretto in fattura), ora invece il restante 10% della differenza è a carico del proprietario dell’abitazione.

C’è un modo però per continuare a usufruire dell’agevolazione al 110% ed è quello di presentare la Cilas entro il 25 novembre.

Superbonus unifamiliari e l’opzione villette: fino a 60.000€ di reddito per i proprietari

Veniamo ora alla presentazione dei calcoli che permettono, in base all’applicazione del quoziente familiare, di innalzare il limite del reddito della famiglia fino a 60.000€, per quanto concerne le villette singole.

Partiamo dunque dalla base ovvero il tetto massimo di 15.000€ di reddito, per chi vive da solo in casa unifamiliare.

Se però si vive in coppia, allora la soglia che permette di usufruire del bonus si innalza a 30.000€.

Questo perché a ogni singolo componente adulto del nucleo familiare si attribuisce il coefficiente 1. Se dunque un componente “vale” 15.000€, due componenti arrivano a 30.000€.

Se a questa coppia aggiungiamo un figlio (per il quale il governo ha stabilito un coefficiente di 0,5), allora il punteggio è di 2,5, quindi il limite di reddito familiare che concede il diritto al Superbonus è di 37.500€.

Se i figli sono due, allora a questo coefficiente bisogna aggiungere un ulteriore 0,5, per un totale di 3. A questo punto, il limite di reddito per il Superbonus unifamiliari si innalza a 45.000€.

E se la coppia invece ha tre figli, con i quali vivono in villetta? Ebbene con un coefficiente pari a 3,5, il quoziente familiare permette di concedere il maxi bonus edilizio fino a 60.000€ di reddito complessivo annuo, che è il massimo previsto nell’opzione villette per il Superbonus 2023.

Superbonus unifamiliari, scadenza: ora si arriva a marzo 2023

Anche per ciò che concerne i termini di scadenza per ultimare i lavori del superbonus unifamiliari, il Governo Meloni ha stabilito nuove regole.

Infatti, per chi ha ultimato il 30% dei lavori preventivati entro settembre 2022 (come già previsto dall’ex premier Draghi) c’è la possibilità di spingersi fino al 31 marzo per terminare gli interventi, potendo dunque beneficiare di tre mesi aggiuntivi, rispetto a quanto previsto in precedenza (entro il 31 dicembre di quest’anno).

Nonostante l’aggiornamento in positivo dei termini di scadenza, ci sono però dei paletti ulteriori che il nuovo esecutivo impone alla fruizione del Superbonus da parte dei proprietari di unità indipendenti.

Ecco infatti che si riduce la platea dei beneficiari, dal momento che il maxi bonus edilizio è previsto solo per le prime case e per chi è direttamente proprietario dell’immobile.

Il Superbonus non spetta più a comodatari o affittuari ma ci sono novità anche per quanto riguarda i conviventi non proprietari. Infatti, non c’è possibilità di fruizione dell’agevolazione per questa categoria di persone, nel caso in cui prendano in carico una parte delle spese da sostenere in favore della ristrutturazione.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
788FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate