Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata dai rialzi. Sul fronte delle Banche centrali e in attesa delle riunioni di Fed e BCE, sono da segnalare le parole del responsabile delle politiche della Bank of England, Jonathan Haskel, il quale ha evidenziato che l’istituto dovrebbe stare attento al rischio di inflazione persistente e non ha escluso altri rialzi dei tassi di interesse. Lato materie prime, gli analisti di Goldman Sachs hanno abbassato le loro stime sul prezzo del petrolio WTI a dicembre portandole da 89 a 81 dollari al barile.
Le attese sul Brent sono invece passate da 95 a 86 dollari. Il motivo risiede sull’aspettativa degli esperti circa un aumento dell’offerta e una flessione della domanda. La banca d’affari statunitense ha anche messo in luce come il settore immobiliare cinese costituirà un freno pluriennale alla crescita. Gli esperti ritengono che questo comparto contribuirà in maniera minore all’espansione dell’economia di Pechino rispetto alle precedenti fasi recessive.
Questo ha fatto crollare le quotazioni dei futures sul ferro. Per quanto concerne i dati macroeconomici, oggi il focus degli investitori sarà rivolto prevalentemente all’inflazione statunitense di giugno. Secondo gli analisti censiti da Bloomberg, la misurazione potrebbe segnare un’ulteriore flessione passando dal 4,9% di aprile al 4,1%. La rilevazione core, quella depurata degli elementi più volatili, è invece stimata in discesa dal 5,5% al 5,1%. Infine, è da evidenziare anche che UBS ha finalizzato l’acquisizione di Credit Suisse.
I MARKET MOVER
Oggi gli investitori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo per Germania, Eurozona e Stati Uniti. Per Germania ed Eurozona focus sugli indici ZEW (giugno), mentre per gli USA gli investitori attenderanno l’indice NFIB (ottimismo piccole imprese, maggio) e i dati dell’inflazione (maggio). Segnaliamo che oggi verrà pubblicato il Monthly Oil Market Report dell’OPEC.