Wall Street al test dell’inflazione USA, dato core atteso in calo al 5,5%

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dalle vendite.

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dalle vendite. Per quanto riguarda le dichiarazioni degli esponenti delle Banche centrali, sono da menzionare le dichiarazioni di Martins Kazaks, Presidente dell’istituto centrale lettone, il quale ha detto che gli investitori non dovrebbero contare in una fine del ciclo di aumenti dei tassi a luglio, in quanto lo scenario non è ancora chiaro e la BCE ha ancora ulteriori aumenti in vista.

Secondo Kazaks, per riportare il dato al 2% è necessario alzare i tassi e mantenerli a livelli sufficientemente restrittivi. Commenti “da falco” anche da parte del Governatore dell’istituto centrale slovacco, Peter Kazimir, il quale ha affermato che la battaglia contro l’indice dei prezzi al consumo non è vinta e “c’è ancora molto terreno da percorrere”. Sul fronte dei dati economici, oggi i riflettori saranno puntati all’inflazione statunitense di aprile. Secondo gli analisti censiti da Bloomberg, la misurazione dovrebbe restare stabile al 5%.

La rilevazione core invece, ossia quella depurata degli elementi più volatili, dovrebbe attestarsi al 5,5%, in lieve calo rispetto al 5,6% registrato a marzo. Nel frattempo, Pierre-Olivier Gourinchas, Capo economista del Fondo Monetario Internazionale, ha detto che le tensioni sul comparto bancario continuano a preoccupare l’istituzione, sottolineando come la vicenda non sia ancora conclusa e che le banche dell’Eurozona non saranno esenti dalle problematiche fino a che non verranno implementate misure per la gestione dei fallimenti.

I MARKET MOVER

Oggi gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati prevalentemente sugli Stati Uniti, per la pubblicazione dei dati dell’inflazione relativi ad aprile. Sempre fronte USA segnaliamo che
verranno comunicati i dati dell’EIA sulle scorte e la produzione di
greggio. Per l’Italia focus sulla produzione industriale di marzo.

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