Affitto e locazione: ecco la differenza che forse non conosci

Contratto d'affitto e locazione sono modelli contrattuali simili ma non identici, ecco la differenza secondo quanto stabilito dalla legge.

Nella vita di tutti i giorni, i più utilizzano i termini “affitto” e “locazione” come se fossero sinonimi, volendo indicare con l’una o l’altra dicitura lo stesso modello contrattuale.

Gli esperti del settore, però, sanno che spesso il linguaggio giuridico differisce da quello di uso comune, ed è proprio quello che accade quando si parla di affitto e locazione.

Le similitudini tra i due tipi contrattuali sono ovviamente massicce, ma vi è una grande differenza sostanziale.

Vediamo dunque nel seguente articolo cosa dispone la legge e qual è la differenza principale tra contratto di affitto e locazione considerando anche le diverse implicazioni pratiche per i contraenti.

Cos’è l’affitto

Il termine “affitto” è sicuramente più utilizzato rispetto a quello di “locazione” che solitamente viene visto come il corrispondente diretto nel vocabolario giuridico. Anche ai fini pratici, è invece importante sapere che l’affitto non è il fratello meno blasonato della locazione, ma un contratto sostanzialmente diverso.

Come stabilito dall’art. 1615 del Codice civile il contratto d’affitto è siglato tra due parti, il locatore (o affittante) e l’affittuario, che riceve in concessione un bene dietro pagamento di un canone per poterne usufruire.

Per quanto riguarda la durata, il contratto di affitto può cessare di avere effetti quando arriva alla sua naturale scadenza, per recesso di una delle parti in caso di contratto a tempo indeterminato, per sopravvenuta incapacità o insolvenza dell’affittuario e per alienazione delle cose quando vi è una clausola a stabilire in tal senso.

Si ricorda che l’affittuario, per legge, non può subaffittare il bene (salvo consenso dell’affittante).

Cos’è la locazione

La locazione rispecchia, a una vista superficiale, il contratto di affitto.

Anche in questo caso, infatti, la locazione accorda due parti, locatore e locatario, sull’utilizzo di un bene in cambio di un corrispettivo in denaro.

A differenza di quanto accade per l’affitto, il locatario può sublocare il bene, senza però avere la facoltà di cederlo.

Ma se la definizione data di affitto e locazione è sostanzialmente uguale, dove bisogna cercare la vera differenza tra i due tipi contrattuali?

Affitto e locazione: analogie e differenze

A dispetto delle analogie rilevate analizzando le definizioni codicistiche di affitto e locazione, è giunto il momento di indicare la differenza tra i due contratti.

Oltre la già citata distinzione tra casi in cui si può sublocare e casi in cui invece non è possibile il subaffitto, la differenza principale, in definitiva, risiede nell’oggetto dei due distinti contratti.

Per quanto riguarda l’affitto, infatti, l’oggetto contrattuale è rappresentato da beni produttivi, che possono cioè produrre ricchezza, come ad esempio un’azienda o un terreno agricolo.

Nel caso della locazione, invece, oggetto contrattuale sono i beni di base non produttivi, ma che potrebbero diventarlo: esempi principali di locazione sono quindi riferibili a negozi, abitazioni e uffici.

In definitiva, dunque, mentre il locatario si limita a utilizzare il bene locato, l’affittuario, oltre a utilizzarlo, gode anche degli introiti derivanti dall’utilizzo stesso.

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