La separazione coniugale può essere di fatto o legale, e offre la possibilità ai coniugi di sospendere temporaneamente gli effetti civili del matrimonio per cercare una riconciliazione.
La separazione legale può avvenire attraverso la via consensuale, se i coniugi sono d’accordo, o tramite un procedimento giudiziale. Tuttavia, dopo un periodo di separazione, i coniugi potrebbero chiedersi quando sia possibile richiedere il divorzio. Inoltre, negli ultimi anni, alcune nuove normative hanno modificato il modo in cui le separazioni e i divorzi sono gestiti in Italia. Ecco i tempi per richiedere il divorzio dopo la separazione e le nuove disposizioni introdotte dalla riforma del Diritto di Famiglia.
Separazione di fatto e legale
La separazione di fatto si verifica quando i coniugi interrompono volontariamente la vita matrimoniale, anche se senza un accordo giuridicamente valido.
La separazione legale, invece, coinvolge l’intervento del Giudice o dell’Ufficiale di Stato Civile in caso di negoziazione assistita. Quest’ultima può avvenire in modo consensuale, con un accordo tra i coniugi, o giudiziale, tramite procedimento giudiziario.
La riforma del Diritto di Famiglia, introdotta con la Legge n. 151 del 1975, ha eliminato il concetto di colpa come unico presupposto per la separazione, consentendo a entrambi i coniugi di richiederla anche in caso di comportamenti contrari ai doveri del matrimonio.
Tempi per richiedere la separazione legale
I coniugi possono richiedere la separazione legale quando si verificano fatti che rendono intollerabile la convivenza o danneggiano gravemente l’educazione dei figli.
La legge stabilisce che per avviare la procedura di divorzio consensuale, è necessario che sia trascorso un periodo minimo di separazione legale.
Con le disposizioni della legge del 2015, i tempi sono stati ridotti a 6 mesi per la separazione consensuale e a 1 anno per la separazione giudiziale. Questi termini iniziano a decorrere dalla prima udienza di comparizione dei coniugi davanti al Tribunale.
È importante sottolineare che la separazione di fatto non rientra nei requisiti per richiedere il divorzio.
Casi in cui si può richiedere il divorzio
Oltre ai tempi minimi di separazione legale, ci sono diverse cause specifiche per cui i coniugi possono richiedere il divorzio.
Alcuni di questi casi includono:
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Condanna per delitti gravi
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Matrimonio non consumato
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Cambio di sesso di uno dei coniugi
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Altre circostanze stabilite dalla legge.
È importante comprendere che il divorzio è ammesso solo quando la comunione spirituale e materiale tra i coniugi non è più possibile o ricostituibile.
Le nuove disposizioni e la mediazione familiare
La riforma del processo civile ha introdotto nuove norme per semplificare e unificare le procedure relative alle questioni familiari, inclusi i procedimenti di separazione e divorzio.
Con la “Riforma Cartabia,” è stato previsto un rito unico per le persone, i minorenni e le famiglie, e si è proposta la creazione di un Tribunale della famiglia per gestire specificamente i procedimenti relativi alle relazioni familiari, persone e minorenni.
Inoltre, si è data maggiore importanza alla mediazione familiare, incoraggiando i coniugi a cercare un accordo sulle condizioni della separazione e del divorzio con l’aiuto di un mediatore.
In conclusione, la separazione di fatto e legale offre una possibilità ai coniugi di mettere in pausa la vita matrimoniale per cercare una riconciliazione. Dopo un periodo minimo di separazione legale, i coniugi possono richiedere il divorzio, basandosi su diverse cause specifiche. Con la riforma del Diritto di Famiglia, alcune nuove norme hanno semplificato e unificato i procedimenti di separazione e divorzio.
La mediazione familiare è stata incoraggiata come strumento per aiutare i coniugi a trovare un accordo nelle questioni familiari. Tuttavia, è sempre consigliabile consultarsi con un avvocato specializzato in Diritto di Famiglia per capire appieno i propri diritti e come muoversi senza commettere errori.
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