Legge 104, attenzione alla sospensione: ecco i 3 motivi per cui può essere sospesa

Legge 104 sempre più sotto il controllo dell’Inps: ecco i 3 motivi per cui può essere sospesa.

Continua l’attenzione dell’INPS in tema di Legge 104. Dopo le novità degli ultimi mesi in tema di variazione della domanda riguardante permessi e congedi arrivano altri aggiornamenti.

La normativa ha subito nel corso del tempo notevoli modifiche e tante cose sono cambiate in questi 20 anni, anche integrazioni.

Coloro che hanno un disabile a casa, sanno che la cura di una persona affetta da disabilità significa tempo e risorse economiche.

Perciò al fine di sostenere sia il disabile che i familiari che lo assistono, lo  Stato Italiano ha emanato nel 1992, la famosa legge 104 al fine di rendere inclusiva la nostra società.

Dal  5 febbraio 1992 è diventata la normativa di riferimento in tema di disabilità e può essere richiesta per determinate patologie.

Tante le agevolazioni economiche introdotte come i tantissimi diritti e tutele a sostegno delle persone affette da disabilità fisica, mentale o sensoriale.

L’obiettivo perseguito dal legislatore ha mirato pertanto ad abbattere qualsiasi barriera che potesse emarginare socialmente il disabile. Dalle cure mediche, alle prestazioni assistenziali, ma anche incentivi per l’acquisto di mezzi informatici e di auto nuove.

Ma attenzione, perché sono previste alcune cause di sospensione dei benefici della legge 104.

Ecco nel dettaglio le cause di sospensione.

Legge 104, ecco quando può essere sospesa

La Legge n.104 del 5 febbraio 1992, è la normativa italiana di riferimento in tema di disabilità. Tante le agevolazioni economiche e non solo: i disabili e i loro familiari possono beneficiare di alcuni permessi retribuiti.

Questi possono essere richiesti, non soltanto dai lavoratori dipendenti con disabilità grave ma anche dai familiari stessi che assistono il disabile.

Ma bisogna prestare attenzione perché i benefici della legge 104 possono subire anche la sospensione.

In quali casi?

Per molti beneficiari della Legge 104 è infatti previsto l’obbligo di sottoporsi alla revisione del proprio stato di disabilità o di invalidità.

Questo per verificare che continuano a sussistere le condizioni per beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge.

Nel dettaglio, la revisione è obbligatoria quando la stessa commissione che ha accertato l’invalidità civile della ASL ha definito l’invalidità come soggetta ad aggiornamento entro un determinato periodo.

In questo caso il soggetto verrà convocato dinanzi alla commissione medica, cosi da accertare che lo stato di disabilità sussista ancora o se si sia aggravato o ridotta.

Come reso noto dall’Inps il procedimento di convocazione a visita prevede, quattro mesi prima della data prevista per la revisione, l’estrazione dagli archivi degli atti.

Successivamente, il cittadino viene contattato tramite una lettera, dove viene specificata la possibilità di allegare la propria documentazione sanitaria, tramite il servizio online “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile”.

Il soggetto può comunque avvalersi della valutazione degli atti, le commissioni mediche possono redigere verbali anche solo valutando gli atti allegati.

In presenza di idonea documentazione il processo di revisione si conclude con la valutazione sugli atti. Al contrario, si procede alla fissazione della visita di revisione in presenza.

Legge 104, attenzione all’omessa comunicazione dei redditi

Altro motivo per cui può essere sospesa il beneficio della legge 104 e tutte le prestazioni assistenziali di invalidità civile e l’assegno sociale è il superamento di una certa soglia di reddito imposta dalla legge.

La normativa impone al beneficiario di comunicare all’Inps la propria situazione reddituale, nel caso in cui non presenti la dichiarazione dei redditi all’Agenzia entrate o non la comunichi integralmente.

L’Istituto procede con l’invio di un primo sollecito, nella quale viene chiesto di procedere alle comunicazioni reddituali previste dalla legge.

Se non si procede alla comunicazione , l’Istituto procederà alla sospensione e alla successiva revoca delle prestazioni economiche in godimento.

Congedo Legge 104, quando si sospende il beneficio?

Lo abbiamo detto, i benefici della legge 104, vengono applicati anche ai familiari caregiver che possono godere anche del congedo.

Ma questo può essere revocato, nel caso di ricovero a tempo pieno della persona da assistere perché si ritiene che non ci sia bisogno di assistenza continua.

In questo caso il congedo viene sospeso. Ma ci sono 3 eccezioni alla sospensione del congedo:

  • nel caso in cui il ricovero si interrompa e c’è la necessità del disabile di recarsi fuori dalla struttura ospitante per terapie e visite;

  • nel caso in cui il familiare sia in coma vigile o in situazione terminale;

  • nel caso in cui la struttura ospitante richieda tramite documentazione dei sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un familiare o genitore. Questa ipotesi in precedenza era prevista solo per i minori. (circolare numero 155/2010).

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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