Come difendersi dall’aumento dei tassi di interesse della BCE, ecco alcuni consigli utili

Ecco una serie di consigli utili per difendersi dagli aumenti del tasso d'interesse della BCE per contrastare l'inflazione.

La BCE sembra avere in programma nuovi interventi di stretta monetaria per contrastare l’inflazione.

Secondo gli esperti potrebbero esserci almeno due prossimi aumenti del tasso d’interesse che potrebbero portare i tassi oltre il 4%, un valore critico sempre più vicino ad una possibile soglia di non ritorno. Esistono tuttavia alcuni strumenti e strategie che possono essere attuate per proteggersi dagli aumenti, ecco i consigli degli esperti.

Incremento tassi d’interesse della BCE, si va verso il 4%

L’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE fa parte di un programma strategico finalizzato a contenere l’inflazione aumentando il costo della moneta. Questa strategia si traduce inevitabilmente in un incremento diretto del costo di numerosi servizi bancari, tra cui mutui e depositi.

Con gli ultimi aumenti del tasso d’interesse la BCE ha superato il 3,25% per quanto riguarda il tasso sui depositi mentre il tasso generale ha raggiunto il 3,75 e con il prossimo aumento potrebbe raggiungere o superare il 4%.

Sui prossimi rialzi la BCE procede cauta, ma sulla base di un continuo innalzamento dei livelli di inflazione, le probabilità che vi saranno ulteriori incrementi sono sempre più alte.

Critiche alla strategia dei rialzi

Non tutti in Europa sono favorevoli alla strategia di innalzamento dei tassi d’interesse da parte della BCE, e il fronte degli oppositori è sempre più ampio man mano che il tasso aumenta.

A maggio 2023 il livello medio di inflazione in Europa ha raggiunto il 5,6% un valore in calo rispetto alla fine del 2022, ma ancora molto alto e lontano dal target desiderato del 3$.

La strategia adottata dalla BCE si mostra allo stesso tempo efficace, ma poco efficiente, e questo fa aumentare il timore di nuove strette monetarie dovute alla lentezza con cui l’inflazione cala.

In quest’ottica, gli esperti attendono nuovi aumenti nei prossimi tre mesi, al fine di ottenere un inflazione sotto il 3% entro dicembre 2024. I più ottimisti ipotizzano che i prossimi aumenti saranno gli ultimi e che il picco dei tassi sia prossimo, tuttavia, il fronte più critico teme la possibilità che una volta raggiunta una certa stabilità, i tassi potrebbero non diminuire e tornare a livelli bassi come in passato.

Effetto tassi sui mutui

I Mutui a tasso variabile sono tra i più colpiti dall’aumento dei tassi di interesse imposti dalla BCE, per essere più precisi, gli aumenti hanno raggiunto l’ordine del 60%.

Per fare un esempio, ipotizzando un mutuo da 140 mila euro per un immobile dal valore di 200 mila euro, la rata di un mutuo a tasso variabile è passata da un valore medio di circa 490€ registrata a gennaio 2022 a rate dal valore medio di 740€ a maggio 2023.

Questo enorme divario ha fortemente limitato l’accesso a nuovi mutui, soprattutto per i redditi più bassi, ed ha, allo stesso tempo, reso più difficile la gestione dei mutui già avviati.

Come proteggersi dall’aumento dei tassi?

Gli esperti hanno indicato due possibili vie per proteggersi dagli effetti dell’aumento dei tassi di interesse.

La prima strada, percorribile solo in pochi casi limitati, è quella di liquidare o comunque abbattere il debito residuo, la dove possibile, sfruttando della liquidità in eccesso.

La seconda strada, più complessa e di ampio spettro, è quella di ottimizzare il tasso. Se infatti si ipotizza uno spread all’1% e gli si somma l’Euribor, che entro la fine dell’anno dovrebbe raggiungere il 3,7%, raggiungendo il 5% circa. Per chi parte invece da uno spread più alto, è possibile fare ricorso alla Surroga, che consente di scendere fino al 3,5/4%.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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