Bond, ecco come aumentare i rendimenti secondo gli esperti

Ecco come aumentare il rendimento della duration dei bond e titoli di Stato.

Aumentare i rendimenti dei titoli di Stato, sfruttando la duration e i cambi in valuta. Ecco i segreti degli esperti.

Dati sull’occupazione USA

La strategia della FED nella lotta all’inflazione ha trovato uno scoglio nell’ultimo rapporto sull’occupazione, i cui dati mostrano in evidenza un quadro salariale leggermente superiori alle attese nel settore non agricolo, un tasso di disoccupazione più basso del previsto, in calo dello -0,2% rispetto al 3,7% registrato a novembre.

Con il tasso di disoccupazione in calo, viene invalidata, almeno sul piano teorico, la preoccupazione per una possibile recessione sulla base dell’indicatore della regola pratica di Sahm secondo il quale, “quando la media mobile di 3 mesi del tasso di disoccupazione aumenta di almeno +0,5% rispetto al minimo della media di 3 mesi dai 12 mesi precedenti, si verifica una recessione“.

Il report sull’occupazione USA ha inoltre mostrato che il tasso di partecipazione medio è salito al 62,8% mentre la retribuzione oraria media è aumentata, su base mensile, dello 0,3% e del 4% su base annua.

Tassi FED

Sulla base di questi dati, gli analisti ipotizzano la fine del ciclo di rialzi della Fed, ma allo stesso tempo, si è infranta la speranza di un imminente taglio dei tassi d’interesse in questa fase. 

In altri termini se da un lato ci si attende un interruzione dei rincari, dall’altro, i tempi non sono ancora maturi per un cambio di strategia, di conseguenza, è probabile che i tassi verranno mantenuti ai livelli correnti per un periodo ancora da definire.

Rendimento titoli del tesoro USA

I titoli del tesoro USA, nell’ultimo anno sono stati caratterizzati da una rapida corsa che probabilmente porterà il rendimento dei titoli USA a 10 anni a scendere altrettanto rapidamente, ora che si è raggiunto un punto di stabilità, e, secondo gli esperti, è presumibile che il tasso di rendimento possa stabilizzarsi, almeno per il prossimo anno, introno al 4%.

Alla base di questa teoria vi è il precedente delle obbligazioni svizzere a 10 anni che, lo scorso mese, che ha portato i rendimenti allo 0,7%.

Aumentare la duration

Per evitare che il calo dei rendimenti possa produrre un esposizione negativa ai propri investimenti in titoli di stato, una soluzione, avanzata da alcuni analisti, consiste nell’aumento della diversificazione che consente di mantenere o aggiungere un po’ di esposizione alla duration, generando così un rendimento extra senza un eccessivo rischio valutario.

In quest’ottica la curva dei rendimenti dei titoli di Stato australiani ci offre un ottima prospettiva di investimento.

Più precisamente i titoli di stato australiani offrono una leggera pendenza positiva con tassi biennali e decennali rispettivamente al 4,03% e 4,33%, più contenuti rispetto al 4,74% e 4,25% degli analoghi titoli del tesoro statunitense e più alti rispetto all’1,1% e 0,7% dei  titoli di Stato svizzeri a 2 e 10 anni. 

Sulla base di questi rendimenti è infatti possibile trarre vantaggio dalle differenze di inclinazione nella curva dei rendimenti, investendo in titoli di stato australiano con scadenza a 10 anni e coprendo il rischio valutario attraverso la vendita alla scadenza dell’AUD rispetto al dollaro USA o al franco svizzero.

Titoli australiani per aumentare il rendimento della duration

Secondo le stime correnti, nei prossimi 12 mesi, la copertura del dollaro australiano potrebbe comportare un carry aggiuntivo dello 0,75% per gli investitori in dollari, e un costo ridotto del 3,02% per chi investirà in franchi.

Sulla base di questa proiezione, ci si attende un rendimento per i titoli di stato australiani a 10 anni, superiore al 5% che, se convertiti in dollari USA o all’1m3% se convertiti in franchi.

Queste proiezioni partono da uno scenario in cui i tassi rimarranno stabili per tutto il 2024.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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