Investire nel mattone conviene ancora, ma bisogna fare attenzione a questi aspetti

Si può ancora credere nel mattone come forma di investimento, ma bisogna sempre tenere gli occhi aperti su alcune particolarità.

Da sempre il mattone è visto come un ottimo investimento per tutti i ceti, e anche in piena crisi economica e con l’inflazione a due cifre investire sul mattone è sempre una buona garanzia.

L’investimento immobiliare avrà sempre più pro che contro, anche negli scenari più infausti, non a caso tra le motivazioni che spingono i risparmiatori a comprare casa c’è appunto l’inflazione di questo periodo, che sta incidendo sul potere d’acquisto.

Ovviamente ogni investimento va ponderato, in modo da evitare qualsiasi genere di perdita nel breve e lungo periodo. Vediamo infatti quali sono gli aspetti su cui fare attenzione.

Investire nel mattone conviene ancora, ma bisogna fare attenzione a questi aspetti

L’Agenzia Immobiliare Tecnocasa conferma il ritorno da parte degli italiani all’investimento immobiliare. Anche se in misura minore rispetto al passato, a causa degli alti costi che richiede non solo l’acquisto (finanziamento, mutuo…) ma anche il mantenimento (manutenzione, fisco…).

Uno dei punti su cui fare attenzione quando si investe nel mattone è prima di tutto la tipologia della casa. Le case non sono tutte uguali, per questo bisogna prestare attenzione alla qualità dell’immobile che vogliamo acquistare, la zona in cui si trova.

Comprare casa oggi significa soprattutto tenere conto di molti aspetti, in particolar modo quello delle emissioni di CO2. A causa della delibera UE (seppur non ancora approvata), si rischia dal 2033 il blocco della vendita di tutte le case con classe energetica inferiore a D.

Investire in case di classi inferiori significherebbe ritrovarsi un giorno con una casa invendibile, e forse non affittabile.

Se si compra una casa del genere, bisogna subito provvedere all’adeguamento energetico: questo significa provvedere a delle importanti spese, purtroppo necessarie per ottenere la certificazione APE (Attestato di Prestazione Energetica), poiché rappresenta un parametro fondamentale nello stabilire il valore dell’immobile.

Altro aspetto è quello delle tempistiche. Non conviene mai vendere in tempi brevi, perché se non si trova un acquirente disposto a pagare, e si ha fretta, tocca svendere per avere liquidità. A questo punto l’investimento non risulterà certo profittevole.

Dove conviene investire in immobili oggi

Uno degli aspetti da tenere di conto per l’investimento immobiliare è anche quello di dove comprare casa.

Come sempre, i capoluoghi di regione e le città metropolitane sono le migliori in questo ambito, come Milano, Roma e Firenze.

Milano ha subìto negli ultimi anni numerosi interventi urbanistici, molti dei quali ancora in corso sul territorio. Sia per vendere sia per affittare è la città ideale, soprattutto per la seconda opzione, vista l’alta domanda domanda di studenti e di lavoratori fuori sede, nonché l’attrattiva turistica in crescita.

Ad oggi nel Milanese una zona interessante è la Bovisa, perché è idonea sia per la compravendita (vd.  lavori di riqualificazione dello scalo Farini) sia per l’affitto (si trova vicina al polo universitario). Ad oggi un bilocale può costare sui 240 mila euro ed essere affittato a 850 euro al mese. Cifre che subiranno una futura rivalutazione con l’arrivo della linea 4 della metropolitana.

Anche Roma ha un’ottima posizione, sia per gli affitti universitari sia per quelli turistici. Consigliamo di puntare a quartieri ben collegati con la metropolitana, come l’Eur, dove un bilocale in ottimo stato può costare circa 248 mila euro e avere un rendimento annuo lordo del 4,3%.

Mentre per quanto riguarda Firenze, c’è un grande sviluppo urbanistico nelle zone di NovoliBaracca, già abbastanza sviluppate grazie alla presenza di diverse facoltà universitarie e del Tribunale. In queste zone un trilocale usato richiede un investimento intorno a 238 mila euro e può essere affittato a 7.800 euro all’anno.

Leggi anche: Case a 1 euro sul mare: dove si trovano e quali comprare nel 2023

Come sarà il mercato immobiliare nel 2023

Se si guarda all’anno in corso, la situazione del mercato immobiliare potrebbe non essere rosea, almeno da un punto di vista complessivo.

Si attende infatti un incremento dei prezzi nominali del 6% circa, aumento dovuto sia all’inflazione e sia alla scarsità dell’offerta. Si teme inoltre che il tasso d’inflazione sarà sicuramente superiore a quello dell’incremento medio dei valori immobiliari.

Malgrado tutto, investire sul mattone rimane sempre una scelta vantaggiosa per i risparmiatori, ma bisogna sempre fare attenzione ad analizzare attentamente il mercato e le opportunità offerte dalle diverse zone.

E ricordiamo che rivendere o affittare una casa sono due soluzioni che hanno i loro pro e contro: la rivendita futura è sempre soggetta alle condizioni del mercato, e tocca aspettare il momento propizio per ottenere il massimo profitto. Nel caso dell’affitto, bisogna equilibrare il canone richiesto ai locatori con i propri oneri.

Leggi anche: Dove investire contro l’inflazione: i settori immobiliari “rifugio” per i risparmi

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