Frena il mercato immobiliare per colpa della BCE, settore in crisi?

Frena il mercato immobiliare in Italia, si registrano forti cali nelle compravendite rispetto allo scorso anno. Possibile crisi del settore?

Il mercato immobiliare italiano sta rallentando, lo dicono i dati sulle compravendite diffusi dall’agenzia delle entrate. Secondo questi dati nel 2023 si è registrata una forte contrazione delle vendite in tutto il paese, e alcuni ipotizzano una crisi del settore.

Frena il mercato immobiliare, gli ultimi dati

Secondo quando rilevato dall’Agenzia delle Entrate, il settore immobiliare sta rallentando, nel solo primo trimestre del 2023 si è registrato un calo di volumi di oltre l’8,3% rispetto al primo trimestre 2022. Questi dati generali riflettono l’andamento del settore a livello nazionale.

Flessione del mercato rilevata nelle Marche

Secondo l’ufficio studi del gruppo Tecnocasa, in regioni come le Marche, nella città di Ancona, si è passati dalle circa 362 compravendite del primo trimestre 2022 a circa 300 nel primo trimestre del 2023, segnando un calo del 17,3%. Nell’intera provincia di Ancona invece, le compravendite sono passate da circa 1081 nel primo trimestre del 2022 a 951 nel primo trimestre 2023, segnando un calo del 12% circa.

Una situazione analoga a quella rilevata ad Ancona è stata rilevata ad Ascoli, dove si registrano 94 trascrizioni nel primo trimestre 2023, in calo rispetto alle 114 del primo trimestre 2022, con un calo, anche qui, del 17,2%, mentre nell’intera provincia, il calo è del 21% circa, maggiore quindi rispetto alla provincia di Ancona.

A Macerata le compravendite nel primo trimestre del 2023 sono state circa 78, con un calo del 20% rispetto alle 99 del 2022, lo stesso avviene a Pesaro dove si è registrato un calo del 6,7% con 263 compravendite nel primo trimestre 2023 rispetto alle 281 dello stesso periodo nel 2022.

Le cause della flessione secondo Tecnocasa

Secondo gli esperti di Tecnocasa, le cause della grande flessione del mercato immobiliare italiano sono da ricercarsi nella commissione tra aumento dei prezzi delle case, aumento dei tassi sui mutui e difficoltà ad accedere ai mutui.

Con l’aumento dei tassi d’interesse della BCE infatti, sono aumentati in modo significativo le rate dei mutui a tasso variabile, questo ha provocato un aumento delle rate che ha reso particolarmente difficile accedere a tali mutui. Parallelamente le Banche sono diventate più selettive, concedendo mutui con maggiore attenzione.

La difficoltà nell’accedere ai mutui, e le rate sempre più alte, per mutui sempre più costosi a causa dell’aumento di valore degli immobili, secondo Tecnocasa, ha tirato un freno all’intero settore immobiliare.

Tecnocasa ha inoltre osservato che, se nei capoluoghi di provincia, si è registrato un incremento dei costi degli immobili, nelle città non capoluogo e nei piccoli comuni, si è registrato un trend inverso, con un progressivo abbassamento dei prezzi.

Un calo significativo è stato registrato anche per le nuove costruzioni, che, secondo gli esperti di Tecnocasa sono calate del 19% mentre le abitazioni già esistenti hanno visto un calo del 7,2%

Banca d’Italia sull’economia marchigiana

Secondo i rapporti della Banca d’Italia in merito all’economia nelle Marche per il 2022, il settore immobiliare e delle costruzioni “ha continuato a espandersi beneficiando degli incentivi per la riqualificazione del patrimonio edilizio e dell’avanzamento della ricostruzione nelle zone terremotate, nonostante le incertezze sulla cessione dei crediti fiscali, il rincaro dei materiali e le difficoltà nel reperimento di manodopera specializzata“.

La Banca d’Italia ha inoltre rilevato che, per il 2022 il settore costruzioni “ha continuato a crescere nonostante l’assestamento dei prezzi delle materie prime su livelli elevati e il perdurare delle difficoltà di approvvigionamento di beni intermedi e di reperimento di manodopera specializzata. Secondo le stime di Prometeia, il valore aggiunto delle costruzioni in regione è aumentato del 10% circa rispetto all’anno precedente (18% la variazione nel 2021), in misura analoga a quanto registrato nel Paese. Anche i dati forniti dal sistema delle Casse edili mostrano un’ulteriore espansione dell’attività, con un aumento del 21% delle ore lavorate rispetto al 2021). La dinamica del comparto trova riscontro dell’indagine di Confindustria, che evidenzia un aumento della produzione dell’8% rispetto al 2021, trainato dall’edilizia abitativa privata e dalle opere pubbliche“.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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