Mutui, passare da tasso variabile a tasso fisso conviene? Requisiti e come fare

Il rialzo dei tassi dei mutui ha fatto impennare i tassi variabili. Ecco come - e in quai casi - si può passare al fisso.

Se hai un mutuo a tasso variabile e stai pensando di passare a un tasso fisso, ci sono alcune cose importanti da considerare. Esaminiamo se conviene effettuare questo cambiamento e quali sono i passi da seguire per farlo.

Conviene passare da tasso variabile a tasso fisso?

La scelta tra tasso variabile e tasso fisso dipende, essenzialmente, dalle tue esigenze personali. Se stai cercando maggiore stabilità e prevedibilità nel tuo budget mensile, allora il tasso fisso potrebbe essere la scelta migliore per te. Tuttavia, se pensi che i tassi di interesse potrebbero diminuire nel prossimo futuro, allora il tasso variabile potrebbe essere più conveniente.

Per capire se conviene effettuare il passaggio da tasso variabile a tasso fisso, è importante fare i calcoli e valutare quanto risparmieresti o spenderesti in più. In generale, il tasso fisso è più elevato rispetto al tasso variabile, ma può offrirti maggiore tranquillità e stabilità.

Come passare da tasso variabile a tasso fisso

Se hai, quindi, deciso di passare da tasso variabile a tasso fisso, ci sono alcuni passi da seguire.

In primo luogo, dovresti contattare la tua banca e chiedere informazioni sui mutui a tasso fisso disponibili. Inoltre, dovresti verificare se ci sono penali o costi aggiuntivi associati al passaggio.

Una volta che hai ottenuto le informazioni necessarie, puoi decidere se effettuare il passaggio o meno. In caso affermativo, dovrai firmare un nuovo contratto di mutuo a tasso fisso e chiudere il vecchio mutuo a tasso variabile.

Chi, ad esempio, ha già un mutuo in corso a tasso variabile ma non è soddisfatto delle condizioni o non può più sostenerne le rate, potrà ottenere fino al 31 dicembre 2023 la rinegoziazione e il passaggio a un tasso fisso. Le attuali condizioni dei tassi variabili, dopo i ripetuti rialzi della Bce, hanno causato rincari consistenti delle rate, fino a rendere i mutui a tasso variabile più onerosi di quelli a tasso fisso.

Un emendamento alla legge di Bilancio 2023, approvata lo scorso 24 dicembre, ripristina una norma del 2011 scaduta un anno dopo che consente, fatto salvo il rispetto di precise condizioni del mutuo e dei mutuatari, di ottenere un tasso fisso senza sostenere costi aggiuntivi.

La legge a cui si fa riferimento è la 106 del 2011, e i requisiti che richiedeva erano essenzialmente tre:

  • Valore mutuo in origine entro i 200.000 euro

  • L’intestatario del mutuo deve aver assolto regolarmente al pagamento di tutte le rate.

Non potrà passare dal vecchio al nuovo tasso chi ha saltato il pagamento anche di una sola rata del finanziamento, mentre chi ha usufruito della sospensione del mutuo per un periodo determinato potrà accedere all’agevolazione. La validità della norma è stata prorogata per tutto l’anno corrente.

Secondo la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) la misura va nella direzione di aiutare le fasce della popolazione più deboli, ormai milioni di italiani.

Ricordiamo che, per essere convertito, il mutuo ipotecario può avere come finalità l’acquisto della casa oppure la ristrutturazione. La norma riguarderà anche i mutui stipulati prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, approvata dalla Camera lo scorso 24 dicembre 2022. La rinegoziazione può anche prevedere l’allungamento fino a 5 anni dell’ammortamento del mutuo, portando al massimo a 25 anni la durata del finanziamento.

Cosa considerare dopo aver effettuato il passaggio

Dopo aver effettuato il passaggio da tasso variabile a tasso fisso, è importante monitorare il mercato e i tassi di interesse per capire se la tua scelta è stata conveniente. Inoltre, dovresti considerare la possibilità di effettuare pagamenti anticipati o estinguere il mutuo prima della scadenza prevista per risparmiare sui costi degli interessi.

In conclusione, passare da tasso variabile a tasso fisso può essere conveniente per alcune persone, ma non per tutte. È importante valutare le proprie esigenze e fare i calcoli per capire se questo cambiamento è adatto alla tua situazione finanziaria.

Se decidi di effettuare il passaggio, assicurati di seguire i passi necessari e di monitorare attentamente la situazione per massimizzare i tuoi risparmi.

Robert Sanasi
Robert Sanasi
Copywriter. Classe 1981. Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all'Università di Lecce per poi trasferirmi all'estero e lavorare nelle grandi aziende del digitale. Ho vissuto in Irlanda, Francia, Polonia e Slovacchia. La mia passione per la scrittura mi ha portato a scrivere e pubblicare romanzi di narrativa in Italia e Inghilterra e a specializzarmi nel Content e Copywriting in italiano e inglese. Amo la letteratura, il cinema, la musica rock e il calcio. Tornato a casa in Salento in pianta stabile, lavoro da remoto.
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