Mutui casa, le rate iniziano a calare: ecco quando scendono e quanto si risparmia

Rate mutuo in diminuzione secondo le proiezioni, ma le decisioni della BCE sui tassi d'interesse avranno un ruolo chiave.

Secondo gli esperti, il 2024 sarà caratterizzato da un inversione di marcia per quanto riguarda i mutui. Se infatti il 2023 è stato l’anno dei rincari, il 2024 potrebbe essere l’anno della contrazione dei tassi. Tale contrazione è tuttavia, legata a stretto giro con i tassi d’interesse della BCE, c’è quindi attenzione per la prossima riunione in calendario per il mese di marzo.

Mutui, tassi e BCE: le previsioni

Il futuro dei tassi d’interesse sui mutui passa inevitabilmente dalle fluttuazioni dell’indice Euribor e di conseguenza, dai tassi d’interesse della BCE che saranno oggetto d’esame della prossima riunione in calendario per giovedì 7 marzo.

Si tratta di una riunione estremamente importante perché potrebbe essere la prima riunione in cui il tema dei tagli al tasso d’interesse sarà messo in discussione. Dopo l’ultima riunione di febbraio, Christine Lagarde, direttrice della banca centrale, aveva detto, in conferenza stampa, che, parlare di tagli al tasso d’interesse era prematuro, e da quel momento le cose non sono andate per il meglio.

I dati sulla crescita, l’occupazione e l’inflazione, relative al mese di gennaio, hanno evidenziato i rischi che, i disordini nel mar rosso rappresentano per l’inflazione europea, più precisamente, i rallentamenti nelle forniture di carburante e gas, e i rincari nel commercio marittimo, potrebbero incidere sull’inflazione per lo 0,6%, causando una battuta d’arresto nel raffreddamento dell’inflazione che quindi potrebbe non scendere al di sotto del 2,7%, almeno nel 2024.

Con queste premesse, un quadro geopolitico fortemente stravolto rispetto a qualche mese fa, la BCE si ritrova a dover prendere una decisione chiave, che non è facile prevedere, e se da un lato i più ottimisti confidano nei primi segnali di attenuazione della politica monetaria, altri temono un ulteriore allontanamento del traguardo di un inflazione al 2%.

L’opinione più in ogni caso, è di un mantenimento dei tassi correnti, e si attendono con ansia le parole di Christine Lagarde, da cui estrapolare un possibile indirizzo per il futuro.

Futures sull’Euribor

Se da un lato si attendono le parole di Christine Lagarde e le decisioni della BCE sul tasso d’interesse dell’Euro, al momento fermo al 4,5%, dall’altro si presta non poca attenzione ai futures sugli Euribor, tali futures rappresentano infatti le aspettative di mercato sul tasso indice alla base del tasso d’interesse dei mutui.

Secondo i futures sugli euribor, l’aspettativa dei mercati è di un primo inizio di contrazione delle rate tra maggio e giugno, ovvero nel periodo immediatamente precedente quello che gli analisti ipotizzano essere il momento dei primi tagli al tasso d’interesse della BCE.

Secondo i futures tale contrazione sarà estremamente contenuta e le proiezioni ipotizzano tagli tra i 14€ ed i 22€, vale a dire una riduzione del 2% circa su rate medie da 700€.

Non è un caso se le proiezioni sull’Euribor anticipano leggermente le ipotesi di tagli dei tassi BCE, poiché generalmente l’Euribor, osservano gli esperti, tende ad anticipare le mosse della BCE.

Come cambiano i mutui a tasso variabile

Negli ultimi 18 mesi abbiamo assistito ad un progressivo incremento delle rate dei mutui, in particolare dei mutui a tasso variabile, sembra tuttavia in dirittura d’arrivo un inversione di rotta che, gli analisti osservano, probabilmente sarà più lenta delle aspettative iniziali. Le rate dei mutui potrebbero iniziare a contrarsi ad un ritmo minore rispetto alle attese di inizio anno.

Ipotizzando un mutuo a tasso variabile di 25 anni, per un importo di 126 mila euro sottoscritto a gennaio 2022, ovvero pochi mesi prima dell’inizio dei rincari, la rata media iniziale era di circa 456€, dopo due anni, i rincari hanno portato la rata a circa 751€.

Se si applicano a queste rate, le stime sulla riduzione e sulla contrazione dei tassi d’interesse attese, possiamo ipotizzare una riduzione delle rate, entro la fine del 2024 di circa 67€ e di ulteriori 30€ entro giugno 2025.

Le migliori offerte per un mutuo nel 2024

Il 2024 è iniziato in modo positivo per coloro che intendono sottoscrivere un mutuo, sembra infatti che, da inizio anno, le condizioni proposte dalle banche siano meno stringenti rispetto al 2023, le migliori condizioni riguardano soprattutto i mutui a tasso fisso.

Se si prende in esame ancora una volta un ipotetico mutuo da 25 anni per un importo di 126mila euro e Tan al 2,87%, finalizzato al finanziamento del 70% del valore dell’immobile, possiamo osservare che in media, a marzo 2024, potremmo trovare rate da circa 589€, un valore inferiore alla media di gennaio 2024, quando la rata media ammontava a circa 604€.

Non si osservano invece troppe variazioni per i mutui a tasso variabile, che, con un Tan in media al 4,66% continuano ad offrire rate medie da 705€.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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