Partite Iva in regime forfettario: la lista completa delle detrazioni possibili

Regime forfettario e detrazioni: ecco di quali si può usufruire e come, ma anche quali sono i vantaggi e svantaggi di questo regime.

Il regime forfettario è una forma di tassazione agevolata pensata per semplificare gli adempimenti fiscali di piccoli imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Questo regime prevede un calcolo delle tasse semplificato, ma impone alcune limitazioni, in particolare per quanto riguarda la deducibilità delle spese.

Cosa si può detrarre dal regime forfettario

Nel regime forfettario, la deducibilità delle spese sostenute dai lavoratori autonomi e dai piccoli imprenditori è soggetta a restrizioni specifiche. A differenza del regime ordinario, dove è possibile dedurre una vasta gamma di spese professionali o imprenditoriali, il regime forfettario prevede che la maggior parte di queste spese non siano deducibili.

Questo significa che le spese quotidiane relative all’attività professionale, come l’acquisto di materiale d’ufficio, le spese di viaggio, o i costi per i servizi professionali, non possono essere sottratte dal reddito imponibile ai fini fiscali.

L’eccezione importante in questo contesto riguarda le spese previdenziali. Queste spese, che includono i contributi versati a casse previdenziali obbligatorie, rimangono deducibili anche sotto il regime forfettario. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, poiché permette una certa mitigazione del carico fiscale complessivo, nonostante le restrizioni generali sulle deduzioni.

La mancanza di deducibilità di molte spese comuni sotto il regime forfettario influisce in modo significativo sul calcolo delle tasse dovute. Mentre nel regime ordinario il reddito imponibile può essere abbassato attraverso la deduzione di una vasta gamma di spese professionali, nel regime forfettario il calcolo delle imposte si basa su una percentuale fissa del fatturato, stabilita in base al codice ATECO dell’attività svolta.

Questo approccio semplifica notevolmente la gestione fiscale, ma può anche comportare una maggiore imposizione fiscale in assenza delle deduzioni per le spese professionali. Pertanto, è fondamentale per i contribuenti valutare attentamente quale regime fiscale sia più conveniente in base alla propria situazione specifica, considerando sia le limitazioni sulle deduzioni che l’impatto sul calcolo delle tasse dovute.

Chi ha il regime forfettario paga l’Irpef? Ecco come funziona la tassazione

Il calcolo delle tasse nel contesto del regime forfettario si basa su un meccanismo piuttosto unico e definito dalla normativa vigente. Invece di considerare il reddito effettivo e le spese sostenute, il regime forfettario prevede l’applicazione di una percentuale di deduzione fissa, che varia in base al codice ATECO associato all’attività professionale o imprenditoriale svolta. Questa percentuale rappresenta la parte del fatturato che viene considerata come spesa e, di conseguenza, non soggetta a tassazione.

Ad esempio, per un professionista che opera nel settore della grafica, la normativa prevede che il 22% del fatturato sia riconosciuto come spesa forfettaria. Ciò significa che il grafico in questione sarà tenuto a pagare le tasse solamente sul 78% del suo fatturato totale. Questa modalità di calcolo fornisce una semplificazione significativa rispetto al tradizionale sistema di deduzioni e rende più immediata la determinazione del carico fiscale.

Questa percentuale di deduzione è stabilita per fornire una stima approssimativa delle spese operative generalmente sostenute in un determinato settore. È importante sottolineare che questa percentuale è standardizzata e non tiene conto delle spese reali sostenute dal singolo professionista o imprenditore.

In alcuni casi, questo può portare a vantaggi fiscali, specialmente se le spese effettive sono inferiori alla percentuale stabilita. D’altra parte, in situazioni dove le spese reali superano la percentuale forfettaria, il contribuente potrebbe trovarsi a pagare più tasse rispetto a quelle che avrebbe dovuto con un calcolo basato sulle spese reali.

Regime forfettario e lavoro dipendente

Se si è contemporaneamente lavoratori dipendenti e titolari di partita IVA, si possono sfruttare le deduzioni e detrazioni IRPEF. Questo aspetto consente una certa flessibilità fiscale e può essere un fattore importante nella scelta del regime fiscale più adatto alle proprie esigenze.

Il regime forfettario rappresenta una soluzione interessante per chi desidera semplificare la propria situazione fiscale. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle limitazioni in termini di deducibilità delle spese e sfruttare al meglio gli strumenti tecnologici a disposizione per una gestione ottimale delle proprie finanze e obblighi fiscali.

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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