Invio Certificazioni Uniche 2024 lavoratori autonomi: prorogata la scadenza

L'Agenzia delle entrate ha chiarito che la scadenza di invio delle Certificazioni Uniche 2024 per i lavoratori autonomi è stata prorogata.

La riforma fiscale sta portando diversi cambiamenti, in alcuni casi quasi radicali, soprattutto riguardo le scadenze da rispettare. Dopo qualche attesa, sono arrivati i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate sulla Certificazione Unica 2024 dei lavoratori autonomi: in via transitoria, la scadenza è stata prorogata.

Alla luce dell’avvio della precompilata per i contribuenti titolari di Partita Iva, l’Agenzia delle entrate ha comunicato la proroga con la risoluzione n. 13/E. Anche se la scadenza è stata prorogata, sarebbe comunque bene ad adempiere il prima possibile e non a ridosso della nuova scadenza.

Qual è la nuova scadenza? Rispondiamo alla luce dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate e spieghiamo, in linea generale, come funzionano le Cu degli autonomi.

Chi deve fare la Certificazione Unica autonomi?

La Certificazione Unica (CU) è un documento che attesta i compensi e le ritenute pagate dal datore di lavoro ai propri lavoratori dipendenti o da un committente ai propri collaboratori.

Quindi, si tratta di un documento dichiarativo e certificativo che non interessa solo i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi o chi percepisce altre tipologie di reddito, come i compensi derivati dalle prestazioni occasionali.

Come abbiamo già detto, l’invio della CU è un adempimento che compete i datori di lavoro, almeno nella maggior parte dei casi. Fanno eccezione, per esempio, le collaborazioni con i professionisti titolari di Partita Iva, per le quali l’onere è carico del committente.

Nel 2024, la CU è a carico di:

  • Imprese;

  • Amministrazioni pubbliche;

  • Liberi professionisti.

Il documento deve essere consegnato al percettore delle somme dichiarate, ovvero al collaboratore, e deve essere trasmessa all’Agenzia delle entrate.

Quando inviare le CU ai professionisti?

L’Agenzia delle entrate, il 4 marzo 2024, ha pubblicato la risoluzione n. 13/E, con la quale ha confermato la proroga delle Certificazione Uniche dei lavoratori autonomi al 31 ottobre 2024.

Dopo le doverose premesse, nella risoluzione si legge:

“[…] tenuto conto che i dati delle CU di lavoro autonomo “professionale” sono utilizzate quest’anno solo in forma sperimentale, si ritiene che per l’anno d’imposta 2023 le CU contenenti redditi dichiarabili esclusivamente mediante il modello Redditi persone fisiche 2024 (come i redditi di lavoro autonomo “professionale”) possano essere presentate entro il 31 ottobre 2024 (termine di presentazione del Modello 770)”.

Le CU 2024, in linea generale, devono essere trasmesse entro il 16 marzo (quest’anno slitta al 18 marzo), ma se riguardano somme unicamente dichiarabili con il Modello Redditi, allora il termine slitta al 31 ottobre 2024.

L’Agenzia delle entrate invita comunque i sostituti d’imposta a trasmettere le CU il prima possibile, preferibilmente entro il 18 marzo.

Chi è in regime forfettario deve fare la Certificazione Unica?

Nella categoria dei lavoratori autonomi sono comprese anche le Partite Iva che hanno aderito al regime forfettario. Questo sarà l’ultimo anno in cui i forfettari riceveranno la Certificazione Unica.

La riforma fiscale con il Decreto legislativo semplificazione adempimenti ha introdotto l’esonero dall’invio delle CU per i forfettari dal 2025 e, quindi, per i compensi del 2024.

Per quanto riguarda i compensi erogati nel corso del 2023 ai lavoratori autonomi che operano in regime forfettario deve essere ancora rilasciata la Certificazione Unica, anche se non è stata operata alcuna ritenuta d’acconto.

Dove indicare i redditi lavoro autonomo?

Nelle Certificazioni Uniche devono essere indicati i redditi da lavoro autonomo e, in particolare, le ritenute d’acconto che sono state operate nel 2023, sui compensi di lavoro autonomo, provvisioni e redditi diversi. Per essere più precisi, si tratta delle ritenute operate sui compensi corrisposti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 e versate dal 16 febbraio 2023 al 16 febbraio 2024.

Nel quadro relativo alla Certificazione per i redditi di lavoro autonomo, devono essere indicati i redditi che verranno dichiarati nel Modello 730 e quelli dichiarati nel Modello Redditi.

Nel Campo 1, relativo alla causale del rapporto, si deve indicare la causale che individua la tipologia di reddito erogato. Alcuni redditi di lavoro autonomo non prevedono l’applicazione della ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta. In ogni caso, devono essere sempre indicati nella CU. Si tratta dei compensi erogati ai lavoratori autonomi che applicano il regime forfettario o il regime di vantaggio.

Per questa tipologia di soggetti, la CU deve essere compilata indicando la causale A, ovvero per redditi derivanti dall’esercizio di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione.

Infine, parliamo del caso del lavoratore autonomo estero. Per erogazione di compensi al lavoratore autonomo estero, non residente in Italia, il sostituto d’imposta deve indicare le somme non assoggettate a ritenuta nel punto 5 della CU.

Leggi anche: CU 2024, chi la deve presentare e chi può esserne esonerato

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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