CU 2024, chi la deve presentare e chi può esserne esonerato

Non sempre la Certificazione Unica è obbligatoria, vi sono alcune eccezioni che prevedono l'esonero: ecco in quali casi

La Certificazione Unica (CU) 2024 rappresenta un tassello fondamentale nell’ambito delle dichiarazioni fiscali in Italia, coinvolgendo sia i lavoratori dipendenti che autonomi, nonché i forfettari. Questo documento, essenziale per la corretta dichiarazione dei redditi, ha specifiche scadenze e requisiti di presentazione che interessano un vasto spettro di contribuenti e sostituti d’imposta.

Ma chi è esonerato nella presentazione della CU 2024, quando non è obbligatoria e quali sono i tempi di rilascio?

Chi è esonerato dalla Certificazione Unica

L’esonero dalla Certificazione Unica interessa principalmente i contribuenti forfettari, i quali rappresentano una categoria specifica di lavoratori autonomi. Questi ultimi, grazie alla Riforma Fiscale e al Decreto legislativo sulle semplificazioni adempimenti, beneficeranno di un’esenzione dall’invio della CU a partire dal 2025, per i compensi relativi al 2024.

Tale esonero sottolinea un passaggio significativo verso la semplificazione degli obblighi fiscali per i piccoli contribuenti, alleggerendo in modo notevole il carico burocratico a cui sono sottoposti.

Quando non è obbligatorio il CUD

Per i lavoratori autonomi in regime forfettario, la situazione presenta delle peculiarità. Sebbene generalmente siano inclusi nella categoria dei soggetti che devono ricevere la CU dai loro committenti, vi è una specifica disposizione per l’anno in corso.

Per l’anno fiscale 2023, i contribuenti in regime forfettario sono ancora soggetti all’obbligo di ricevere la Certificazione Unica per i compensi percepiti. Tuttavia, essi non sono considerati sostituti d’imposta e quindi non devono effettuare il versamento delle ritenute d’acconto né presentare il Modello 770, a meno che non abbiano dipendenti. Questa disposizione cambierà dal prossimo anno fiscale, con l’introduzione dell’esonero dall’invio della CU per i compensi 2024, grazie alla Riforma Fiscale.

È importante sottolineare che, mentre i forfettari non sono tenuti alla presentazione del Modello 770 per i compensi ricevuti, i sostituti d’imposta che corrispondono compensi a forfettari devono indicare tali pagamenti nella CU, seguendo le istruzioni specifiche per la compilazione del documento.

Quando si ha il CUD 2024

Il termine per la trasmissione telematica della Certificazione Unica 2024 all’Agenzia delle Entrate è fissato entro il 18 marzo 2024, considerando che il termine ordinario del 16 marzo cade di sabato. Questo documento è importante per i sostituti d’imposta, i quali devono raccogliere e inviare le informazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, autonomo e diversi per l’anno di imposta 2023. La tempestività nella presentazione di questa certificazione serve per garantire la corretta dichiarazione dei redditi da parte dei lavoratori e per evitare eventuali sanzioni.

Leggi anche: Redditi minimi e regime forfettario: si paga l’IRPEF?

Chi è obbligato a presentare la Certificazione Unica

Sono obbligati alla presentazione della Certificazione Unica 2024 tutti i sostituti d’imposta che erogano redditi di lavoro dipendente, autonomo o diversi. Questo include, inoltre, i datori di lavoro che corrispondono compensi a lavoratori in regime forfettario, con l’obbligo di indicare nella CU i dati relativi a tali erogazioni.

La precisione nella compilazione dei dati, che riguardano sia i compensi lordi che le eventuali ritenute, è fondamentale per assicurare una corretta gestione delle dichiarazioni fiscali e per evitare inesattezze che potrebbero comportare sanzioni o controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La Certificazione Unica 2024 si configura come uno strumento chiave nel panorama fiscale italiano, la cui corretta gestione richiede attenzione e precisione da parte dei sostituti d’imposta e dei lavoratori autonomi. L’approccio verso una maggiore semplificazione, evidenziato dall’esonero dei forfettari dall’invio della CU a partire dal 2025, rappresenta un passo importante verso la riduzione del carico burocratico e la facilitazione delle pratiche fiscali per i piccoli contribuenti.

Leggi anche: Partite Iva in regime forfettario: la lista completa delle detrazioni possibili

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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