CAF o commercialista? Quale conviene per aprire partita IVA e qual è la differenza

Le spese per aprire partita IVA possono essere onerose, ma cosa conviene tra CAF e commercialista? Scopriamolo assieme.

Quando un libero professionista decide di aprire partita IVA nella maggior parte dei casi deve anche richiedere l’aiuto di un commercialista. 

Questa figura professionale è fondamentale non solo per l’apertura della partita IVA stessa, ma anche per assicurarsi di adempiere a tutti gli obblighi fiscali. 

I servizi offerti da un commercialista hanno sicuramente un costo non indifferente, soprattutto se l’attività che possediamo è piuttosto complessa. 

Esistono delle situazioni per cui è possibile fare a meno del commercialista ed affidarsi piuttosto ad un CAF, i quali risultano essere più vantaggiosi a livello economico. 

Vediamo assieme nel corso dell’articolo seguente quali sono le differenze tra le due opzioni, quale risulta essere la più conveniente e come riconoscere la migliore per la nostra attività.

Apertura partita IVA, qual è la differenza tra commercialista e CAF

Sappiamo che nel momento in cui un libero professionista decide di avviare la propria attività in proprio, il primo passaggio consiste nell’apertura della partita IVA. 

Questo passaggio può essere eseguito in diversi modi, la costante rimane che il soggetto deve compilare principalmente un modulo da inoltrare ad Agenzia delle Entrate per certificare l’apertura della stessa. 

La procedura può essere eseguita sia in autonomia che grazie all’aiuto di un professionista specializzato. Sicuramente nel caso in cui si decidesse di chiedere consulenza, dobbiamo considerare anche le spese relative.

Per quanto farsi aiutare da un commercialista risulti essere sicuramente vantaggioso a livello di tempo ed energie, è dispendioso però a livello economico.

Se non fossimo in grado di eseguire la procedura in autonomia ma volessimo comunque risparmiare del denaro, vi è la possibilità di recarsi presso un CAF. 

I CAF hanno anch’essi un tariffario che dipende da ufficio ad ufficio, ma in alcuni casi risultano essere sicuramente più economici rispetto ad un commercialista. 

Questo perché esistono alcuni professionisti che richiedono cifre davvero importanti per l’apertura della partita IVA, fino a 500 euro, mentre altri la inseriscono senza supplementi nel costo annuale delle proprio prestazioni. 

In conclusione recarsi presso un CAF può essere sicuramente una soluzione più economica, potrebbe fare a caso vostro nel momento in cui vi serve un aiuto solo per l’apertura della partita IVA e non per altri servizi futuri, che invece potrebbe fornirvi un professionista abilitato. 

In quali casi si può evitare il commercialista

Il ruolo del commercialista per un libero professionista è davvero fondamentale, ma esistono delle situazioni dove questa figura può essere sostituita. 

Per esempio per quanto riguarda l’apertura della partita IVA tutti i soggetti possono eseguire la procedura in totale autonomia. 

La pratica è molto semplice, in quanto bisogna compilare ed inoltrare ad Agenzia delle Entrate il modello AA9/7 entro 30 giorni dall’apertura dell’attività. 

Il passaggio intermedio consiste nel riconoscere il proprio codice ATECO, che andrà ad identificare la propria attività. Una volta recuperato il proprio codice e compilato il modulo, vi basterà procedere con le pratiche per l’apertura di una ditta individuale, che sono le seguenti: 

  • iniziare la procedura “comunica” ovvero quella che consente di registrare la propria attività presso la camera di commercio, INPS e INAIL; 
  • iniziare la procedura denominata “SCIA” ovvero la segnalazione certificata di inizio attività, che va presentata al comune. 

Una volta completate queste procedure la vostra attività potrà iniziare regolarmente. 

Come gestire una partita IVA forfettaria da soli

Il regime forfettario consiste in un regime agevolato che consente ai professionisti che hanno appena iniziato la propria attività di agevolare rispetto ad alcune tassazioni

Il regime è accessibile solo ai soggetti che hanno un reddito annuale non superiore ai 65.000 euro annui. 

Anche in questo caso è possibile aprire la propria partita IVA in totale autonomia, con alcune piccole differenze. 

In primis bisognerà compilare ed inoltrare telematicamente ad Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, nella quale andranno inseriti: 

  • dati del titolare di Partita IVA dell’attività;
  • dati del proprio rappresentante legale;
  • dichiarare i soggetti che depositano i documenti;
  • dati di ulteriori attività espletate.

Oltre a queste informazioni bisognerà chiaramente dichiarare il proprio codice ATECO.

Quali sono i costi medi di un commercialista per i liberi professionisti 

I costi medi annui possono variare molto, in base ai servizi che vengono richiesti e successivamente anche in base al tipo di attività che possediamo. 

In generale se richiediamo l’aiuto di un professionista abilitato per apertura di partita IVA e gestione contabile del primo anno i costi potrebbero aggirarsi attorno ai 400-700 euro

Se scendiamo più nel dettaglio però il tariffario potrebbe essere più complesso:

  • per la compilazione della dichiarazione dei redditi vengono richiesti dai 230-475 euro per fatturati fino a 75.000 euro; 
  • la dichiarazione dell’IVA invece dai 150-300 euro;
  • pratiche per avvio dell’attività dai 100-300 euro;
  • le consulenze possono costare dai 50-100 euro.

Tutte le alternative al commercialista 

Da tutta l’analisi effettuata abbiamo compreso come il ruolo del commercialista sia molto importante per diversi aspetti, ma allo stesso tempo può essere sostituito comodamente. 

L’alternativa più sicura resta di certo quella del CAF, alla quale ci si può affidare per avere una consulenza rispetto a determinati adempimenti. 

Una soluzione ancora diversa potrebbe essere quella di scaricare sul proprio PC dei software che permettano di raccogliere ed inviare le fatture in autonomia, così da avere sotto controllo tutte le proprie spese e guadagni. 

Come abbiamo visto quasi tutti gli adempimenti che un cittadino con partita IVA deve compiere possono essere svolti in autonomia. Questo passaggio richiede sicuramente delle competenze maggiori, che possono essere colmate con un po’ di esperienza e conoscenze acquisite

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