Canone Rai, in bolletta anche nel 2023. Stop del Mef all’esclusione attesa da Salvini

Canone Rai ancora in bolletta per tutto il 2023. Lo conferma direttamente il ministro dell'economia Giorgetti, che disattende le attese di Salvini.

Canone RAI confermato ancora in bolletta per tutto il 2023. Arriva la nota del Mef e del ministro Giorgetti che frena le attese del Leader della Lega Matteo Salvini.

L’imposta più odiata dagli italiani, viene confermata di nuovo in bolletta per tutto il 2023. La tassa  dovuta dai proprietari di un apparecchio televisivo abilitato alla ricezione dei canali sul territorio dello Stato, ormai da qualche anno viene addebitata sulla bolletta dell’energia elettrica dell’intestatario della fornitura.

La tassa sul possesso di un apparecchio televisivo è dovuta per 10 mesi all’anno per una rata mensile di 9 euro, addebitati nella bolletta della luce, per un totale di 90 euro all’anno.

 Va detto che comunque gli importi del Canone Rai non vengono devoluti tutti all’azienda ma vengono ripartiti su più enti, tra i quali il Fondo per l’Editoria, e in quello per le antenne locali, che fanno capo all’Agenzia delle Entrate e al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Dal 2016, quindi,  è stata introdotta la presunzione di detenzione della TV  nel caso in cui si attiva  un’utenza di energia elettrica all’indirizzo di residenza della persona intestataria.

Ma la tassa non va a genio a molti. La Commissione Europea, lo ha giudicato più volte come onere improprio e sta premendo affinché la tassa venga definitamente abolita dalla bolletta elettrica ma anche sulla sua completa rimozione nei prossimi anni, in linea con agli obiettivi del PNRR.

La definita abolizione del Canone Rai è stato uno dei cavalli di battaglia del programma elettorale della Lega, tanto che il Leader della Lega Matteo Salvini l’aveva considerata tra “i sei sacri impegni” di Pontida, fatti sottoscrivere ai dirigenti della Lega, tra i quali spicca l’attuale ministro Giorgetti.

Ma i sindacati di categoria del servizio pubblico, dopo le voci circolate insistentemente soprattutto in questi ultimi giorni hanno scritto al ministro dell’Economia per chiedere rassicurazioni sulla conferma del canone e il ministro in una nota ha risposto ribadendo che le voci non risultano fondate.

Vediamo insieme allora tutti gli aggiornamenti e le ultime notizie sull’abolizione del canone Rai.

Canone Rai, in bolletta anche nel 2023. Stop del Mef all’esclusione attesa da Salvini

Il Canone Rai resterà nella bolletta elettrica almeno per tutto il 2023. Nonostante tutti gli impegni presi con la commissione Europea nell’ambito del PNRR per far sparire gli oneri impropri dalla bolletta elettrica e nonostante il precedente governo draghi si era impegnato in parlamento ad adottare «misure normative dirette a scorporare il Canone Rai dalle fatture relative al consumo elettrico» a partire dal 2023, la situazione per ora resta immutata.

A confermarlo una nota stampa diffusa del ministero dell’economia e delle finanze a firma del neo ministro Giorgetti.

La nota di lunedì 14 novembre viene rilasciata in risposta ad una lettera inviata dalle otto sigle sindacali presenti in Rai. I sindacati chiedevano al neo ministro Giorgetti un «autorevole intervento» sul tema Canone Rai, vista anche la posizione dello stesso ministro che era tra i firmatari dei patti di Pontida.

La nota a firma Mef chiarisce la posizione, confermando la non abolizione del canone Rai almeno per tutto il 2023. Secondo il comunicato il pagamento del canone Rai in bolletta è trasparente per gli utenti finali.

Nella lettera dei sindacati del servizio pubblico, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Fnc, Snater, Libersind-Confsal, AdRai e UsigRai), si sottolineava il clima di incertezza che l’abolizione del canone Rai avrebbe provocato all’interno della stessa azienda, soprattutto sui lavoratori in forza alla Rai, stiamo parlando di circa 13mila persone impiegate.

Ma oltre all’occupazione, l’abolizione del canone Rai provocherebbe chiari effetti anche sul ministero stesso, in quanto azionista di Rai Spa.

No all’abolizione del canone Rai: ci sono i conti da tenere in ordine

Un’altra motivazione che ha spinto il ministro dell’economia e delle finanze a decidere di non abolire il canone Rai almeno per tutto il 2023 è la necessità di garantire trasparenza e ordine nei conti dell’azienda.

Secondo la relazione del consiglio di amministrazione al 30 giugno 2022 l’utile netto dell’azienda era in miglioramento di 45,9 milioni.

Quindi risulta molto difficile far sparire una voce cosi importante per le casse della Rai. Basta pensare che le entrate delle sole famiglie si attesterebbero intorno ai 1,7 miliardi di euro nel 2021.

 Abolizione canone Rai, la posizione della Lega

Da un punto di vista politico la posizione del ministro Giorgetti avrà senza dubbio ripercussioni all’interno della Lega.

Come abbiamo già detto, l’abolizione del canone Rai è stato uno dei cavalli di battaglia della Lega durante l’ultima competizione politica e lo stesso Salvini è stato il promotore di una raccolta firme per la sua abolizione.

 Al momento non ci sarebbero proposte alternative di riscossione del canone ma resta l’obiettivo principale della sua completa abolizione

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate