Cartelle esattoriali 2022: ora pagano tutti! Le nuove regole

Con l’addio al saldo, stralcio e rottamazione, nel 2022 tutti pagano le cartelle esattoriali: cosa cambia e quali sono le regole dell’Agenzia delle Entrate.

A partire dallo scattare della mezzanotte del nuovo anno, dunque con l’arrivo del primo gennaio 2022 sono notevolmente cambiate tutte le regole e le normative legate al pagamento e alla riscossione delle cosiddette cartelle esattoriali. Si tratta di novità che dovranno essere comprese bene da parte dei cittadini debitori al fine di non andare incontro a sanzioni oppure al pagamento di ulteriori interessi e more.

In effetti, il tema della riscossione delle cartelle esattoriali ha rappresentato uno dei punti centrali all’interno del dibattito del Governo italiano capitanato dall’attuale Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. 

Nel corso dell’anno precedente, infatti, l’Agenzia delle Entrate aveva più volte annunciato ai cittadini debitori ampie possibilità offerte dall’esecutivo in relazione all’ottenimento e al riconoscimento del saldo, dello stralcio e della rottamazione di alcune categorie di cartelle esattoriali.

Tuttavia, nonostante la proroga dello stato di emergenza proclamato in riferimento alla situazione epidemiologica legata al Coronavirus, a partire dal primo gennaio 2022 sono notevolmente cambiate tutte le regole per i cittadini debitori che dovranno pagare durante questi mesi le cartelle esattoriali a loro intestate. 

Proprio per questo motivo, nel corso del seguente articolo, vedremo nel dettaglio quali saranno le nuove normative che dovranno essere necessariamente rispettate da parte dei cittadini italiani debitori e come funzionerà effettivamente il nuovo piano di dilazione delle somme legate ai debiti con il Fisco. 

In tal senso, nei prossimi paragrafi saranno dunque riportate tutte le novità e le notizie dell’ultima ora contenute all’interno della nuova Legge di Bilancio 2022, la legge numero 234 del 30 dicembre 2021, in relazione proprio al tema delle cartelle esattoriali e del piano di dilazione delle somme nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Ultima ora sulle cartelle esattoriali nel 2022: la Legge di Bilancio 2022

Prima di procedere con il riepilogo di tutti i cambiamenti e delle nuove regole legate alla riscossione e ai pagamenti relativi alle cartelle esattoriali intestate ai cittadini italiani che risiedono nel territorio nazionale, è necessario innanzitutto riprendere quali sono le ultime novità in tema di riscossione e del Fisco.

A questo proposito, infatti, il tema correlato ai pagamenti delle cartelle esattoriali è stato ampiamente approfondito e discusso da parte della squadra dell’esecutivo italiano, alla cui guida vi è attualmente il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

In tal senso, i risultati della discussione avvenuta tra i vertici della maggioranza e dell’opposizione, in merito a tutti gli interventi e le misure che saranno messe in atto durante il nuovo anno al fine di supportare maggiormente i cittadini italiani colpiti dalla crisi economica e sanitaria conseguente all’esplosione dei contagi da Coronavirus, sono stati esposti interamente all’interno della nuova Manovra finanziaria 2022.

Si ricorda, infatti, che come ogni anno, il Governo italiano ha dovuto formulare il nuovo testo legato alla legge di Bilancio, il quale è stato approvato a Montecitorio, attraverso 414 voti favorevoli alla Manovra, contro 47 contrari. 

In tal senso, all’interno del testo della nuova Manovra economica del 2022 vi sono non soltanto nuove proroghe soprattutto legate alle agevolazioni e ai bonus per la casa, ma anche novità per quanto riguarda l’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate.

Tutte le novità sulle cartelle esattoriali e la riscossione nel 2022

Dopo un periodo di forte incertezza in merito al tema della riscossione delle cartelle esattoriali, la squadra dell’esecutivo italiano guidata da Mario Draghi ha deciso comunque di intervenire in qualche modo sull’argomento, offrendo ai cittadini debitori che risiedono in Italia dei nuovi aiuti di cui potranno usufruire nel 2022.

Effettivamente, è stata in particolare la proroga del cosiddetto stato di emergenza che è entrata in vigore a seguito della pubblicazione del decreto-legge numero 221 del 24 dicembre 2021 a spingere la squadra di Governo a provvedere all’elaborazione di una nuova normativa legata al pagamento e alla riscossione delle cartelle esattoriali.

In questo senso, attraverso l’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2022, è stato deciso di provvedere alla concessione di un’ulteiore proroga delle scadenze per quanto riguarda tutte quelle cartelle che sono state emesse fino alla data del 31 marzo 2022.

Allo stesso tempo., per quanto riguarda il lato delle rateizzazioni, l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che a partire dal 31 dicembre 2021 sono cessati gli effetti legati ai provvedimenti correlati alla rateizzazione secondo quanto previsto dal  “Decreto Ristori”, ovvero dal decreto-legge numero 137/2020.

Pagamento delle rate per le cartelle esattoriali: addio alle agevolazioni

Secondo quanto emerge chiaramente all’interno del nuovo testo della Legge di Bilancio 2022, il Governo Draghi pur volendo andare incontro ai cittadini debitori italiani, coinvolti dalle conseguenze disastrose del Coronavirus, non potranno più accedere a nuove agevolazioni legate alla rateizzazione delle cartelle esattoriali.

In questo senso, si ricorda ai lettori, che fino alla fine dell’anno precedente, ovvero fino alla data del 31 dicembre 2021, erano ancora in vigore tutte quelle agevolazioni e quegli aiuti che erano stati approvati dal Decreto Ristori.

A questo proposito, i cittadini tenuti al versamento delle rate delle cartelle esattoriali avevano la possibilità di accedere ad un metodo di rateizzazione molto più semplice rispetto ai parametri in vigore fino ad allora. Effettivamente, tra i punti essenziali della normativa era stata fissata una soglia di debito pari a 100 mila euro, dunque incrementata di ben 40 mila euro in più rispetto al limite di debito tradizionale. 

Nuove regole per le rate delle cartelle esattoriali: cosa cambia nel 2022

Inoltre, tra le altre così, la rateizzazione con il Decreto Ristori consentiva ai cittadini di usufruire e beneficiare di una tolleranza di ben dieci rate non pagate. Infine, una volta presentata la richiesta per poter accedere alla modalità agevolata della rateizzazione, il cittadino non doveva presentare alcun tipo di documentazione che possa andare ad attestare l’effettivo stato di difficoltà economica.

Per questo motivo, tutti i contribuenti che avevano delle cartelle esattoriali da pagare e che hanno presentato richiesta, hanno potuto ottenere l’ammissione automatica alla rateizzazione ordinaria delle cartelle fino a 6 anni, dunque con 72 rate. 

In tal senso, purtroppo, coloro che non hanno presentato richiesta per ottenere la rateizzazione del proprio reddito entro il termine del 31 dicembre, sono rimasti inevitabilmente esclusi dall’agevolazione approvata dal Governo per lo scorso anno.

Chi potrà accedere alla nuova rateizzazione delle cartelle nel 2022

Dunque, come preannunciato anche all’interno dell’introduzione del seguente articolo, per poter comprendere al meglio i cambiamenti apportati dalla squadra del Governo Draghi per il nuovo anno in merito al tema dei pagamenti e della rateizzazione delle cartelle esattoriali, è necessario fare riferimento alle disposizioni contenute all’interno della Legge di Bilancio 2022. 

A questo proposito, come detto, a partire dal primo gennaio dell’anno nuovo, sono state eliminate definitivamente tutte le agevolazioni e le misure a sostegno dei debitori che erano state messe in campo a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Ristori.

Ciò significa quindi che per tutti quei cittadini che sono intenzionati ad accedere ed usufruire della possibilità concessa dalla rateizzazione automatica, sarà necessario fare riferimento ai vecchi parametri finora utilizzati.

A questo proposito, ritorna quindi applicata il limite del tetto massimo del reddito, fissata alla quota di 60 mila euro, contro i precedenti 100 mila previsti dal Decreto Ristori.

In questo senso, tutti quei cittadini che faranno richiesta della rateizzazione automatica del debito non dovranno presentare una documentazione volta ad attestare l’effettiva difficoltà economica, soltanto nei casi in cui il debito non supera l’ammontare di 60.000 euro. 

In questo modo, per poter accedere al piano ordinario, ovvero alla rateizzazione del debito fino ad un massimo di sei anni, quindi con il riconoscimento di 72 rate costanti oppure crescenti, occorre soltanto dichiarare la temporanea situazione di difficoltà, senza allegare alcun tipo di ulteriore documento.

Come ottenere le rate delle cartelle esattoriali superiori a 60.000€

Per quanto riguarda, invece, quei contribuenti che purtroppo risultano essere intestatari di cartelle esattoriali il cui importo risulta essere superiore al limite di 60 mila euro, questi avranno la possibilità di poter accedere ad un metodo di rateizzazione del proprio debito.

Tuttavia, sono tenuti al momento della presentazione della domanda di indicare anche la propria dichiarazione ISEE, al fine di permettere all’Agenzia delle Entrate di verificare effettivamente la situazione di difficoltà economica.

Grazie alle disposizioni che sono state introdotte all’interno del Decreto Rilancio, inoltre, sarà possibile richiedere la rateizzazione anche per le somme non dovute per quei soggetti a cui è stata attribuita l’inefficacia dei meccanismi di rottamazione-ter, saldo e stralcio, a causa di insufficiente, mancato o tardivo pagamento degli importi in scadenza nell’anno 2019.

Proroga riscossione delle cartelle esattoriali del 2022: come funziona

Infine, occorre anche ricordare ai contribuenti che un emendamento alla Legge di Bilancio 2022 è andato a modificare i termini e le scadenze per quanto riguarda i pagamenti delle cartelle esattoriali che sono state o saranno notificate durante il periodo compreso tra il primo gennaio ed il 31 marzo 2022. 

In tal senso, chi pagherà rispettando la nuova scadenza, fissata entro 180 giorni, non andrà incontro ne agli interessi di mora così come neanche a quelle legate al pignoramento o altre procedure cautelari.

Questa dinamica coinvolge anche gli atti che sono stati notificati durante l’ultimo trimestre 2021, i cui contribuenti avranno 180 giorni di tempo per effettuare il versamento al fine di non andare incontro alle sanzioni previste dalla legge.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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