Cartelle esattoriali, arriva la svolta: ecco cosa sta per cambiare sui limiti

Lo stralcio delle cartelle esattoriali voluto dal nuovo governo potrebbe trovarsi ad una svolta: il limite di 1.000 euro potrebbe aumentare a 1.500.

Lo stralcio delle cartelle esattoriali è una misura voluta dal governo Meloni per risolvere la questione dei debiti che privati, imprese e professionisti hanno verso il fisco o altre amministrazioni. Lo stralcio per il momento prevede infatti che tutti i debiti di importo inferiore a 1.000 euro, di vecchia data, vengano cancellati.

Questa operazione tuttavia è a discrezione dei singoli enti e Comuni: se hai un debito verso un Comune specifico infatti, non è detto che ti venga cancellato, perché le amministrazioni possono scegliere. Diverso invece è il caso dei debiti di tipo fiscale.

Tuttavia il limite attuale di 1.000 euro potrebbe presto cambiare, salendo fino a 1.500 euro. Si tratta di un’ulteriore agevolazione intorno a questa misura di stralcio, a cui molti potranno accedere. Vediamo tutte le ipotesi.

Cartelle esattoriali: tutte le ipotesi sullo stralcio

Attualmente il testo della Legge di Bilancio 2023 prevede uno stralcio delle cartelle esattoriali, ovvero dei debiti cumulati dai cittadini, per quelle cartelle di vecchia data e di basso importo.

Sono quindi coinvolti coloro che hanno un debito, accertato dagli enti competenti, tramite cartella esattoriale, relativo agli anni dal 2000 al 2015. Può trattarsi di tasse non pagate correttamente al fisco, imposte o contributi omessi, oppure anche di multe stradali e bollo auto.

Questi debiti possono essere al centro dell’agevolazione voluta dal governo, per tutte le cifre inferiori a 1.000 euro. Su questo provvedimento sono arrivate numerose modifiche in questi mesi, un esempio è la scelta di istituirlo in modalità facoltative per i Comuni.

Tuttavia le modifiche non si fermano qui, perché presto il limite massimo potrebbe essere innalzato a 1.500 euro, se le ipotesi attuali del governo verranno confermate.

L’ipotesi tuttavia è ancora al vaglio, per cui non è possibile dire nulla di definitivo. Questa misura, bisogna ricordarlo, ha subito diverse modifiche con l’arrivo del decreto Milleproroghe, che riassumiamo qui:

  • i Comuni potranno decidere di annullare la cartella di debito, oppure applicare uno stralcio parziale;

  • enti e Comuni dovranno comunicare la propria volontà di aderire o meno allo stralcio entro il 30 aprile 2023;

  • sempre fino al 30 aprile 2023 sono sospese tutte le azioni di recupero delle somme da parte degli enti preposti.

Oltre alla Legge di Bilancio è quindi intervenuto anche il decreto Milleproroghe a modificare la misura di stralcio originaria, in base anche alle necessità economiche e di bilancio delle singole amministrazioni comunali.

Stralcio delle cartelle esattoriali: quando supera 1.000 euro

Lo stralcio delle cartelle esattoriali riguarda i singoli debiti di importo inferiore a 1.000 euro, o di 1.500 se saranno confermate le ultime ipotesi. Tuttavia per alcuni è possibile che la cancellazione di questi debiti sia anche maggiore.

Una cartella esattoriale infatti può essere costituita da diversi debiti, ovvero relativi a più di una tassa non pagata. Per questo motivo, è possibile che il singolo contribuente si veda scontare una cifra, complessiva, superiore a 1.000 o 1.500 euro.

Lo stralcio quindi si riferisce al singolo debito, non al totale della cartella esattoriale a carico del cittadino.

Inoltre, va tenuto presente che il governo ha introdotto anche altre misure di pace fiscale, che permettono per esempio di pagare quanto dovuto a rate, oppure con sconti specifici sulle sanzioni.

Questo può significare che, per chi ha diversi debiti verso il fisco, è possibile ottenere un risparmio ben maggiore di 1.000 euro (o 5.000 euro). Un dettaglio invece importante riguarda la differenza tra debiti di tipo fiscale e multe stradali.

Mentre per il primo tipo di debito, lo stralcio si applica sia sulle sanzioni che sugli interessi, per le multe stradali il condono riguarda solamente gli interessi, mentre la sanzione rimane comunque da pagare.

In sostanza, lo stralcio cambia molto da soggetto a soggetto, in base al caso specifico, alle decisioni prese dall’amministrazione comunale o ente di competenza, e in base al tipo di somme dovute.

Tuttavia è sbagliato dire che ogni cittadino potrà accedere a 1.000, o 1.500 euro di sconto sui debiti, perché la cifra finale varia in base alla situazione specifica.

Infine, si può dire che questo stralcio sia stato deciso anche per sbrogliare il grosso problema dei numerosi debiti mai pagati risalenti a diversi anni addietro, e che per molti casi risultano essere del tutto irrecuperabili.

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