TARI sbagliata: ecco come cambiare il numero di componenti e pagare meno

Quando, per qualsiasi motivazione, si riduce il numero di componenti in famiglia, è opportuno comunicarlo per pagare meno Tari: ecco come fare.

La gestione della Tariffa sui Rifiuti (TARI) richiede una comprensione accurata delle regole per determinare il numero di occupanti di un’abitazione, fondamentale per calcolare l’importo dovuto. In caso di cambiamenti al nucleo famigliare, infatti, è necessario che sia opportunatamente dichiarato per adattare l’importo

Determinazione del numero di occupanti per l’utenza domestica

Per le abitazioni principali, il numero degli occupanti è determinato in base ai registri anagrafici del comune. Nei casi di più nuclei familiari conviventi, è considerato il numero totale di persone come indicato nella dichiarazione specifica. Questo processo garantisce che la tariffa rifletta accuratamente il numero di persone che usufruiscono del servizio di raccolta dei rifiuti.

Per gli immobili non utilizzati come abitazione principale, il numero di occupanti è stabilito convenzionalmente in base alla superficie totale dei locali. La TARI si adatta alle diverse dimensioni degli immobili, applicando una tariffa corrispondente al numero stimato di occupanti.

Importante notare che dal numero complessivo degli occupanti sono esclusi i componenti permanentemente ricoverati in case di cura o di riposo. Questa esclusione, riconosciuta su richiesta dell’interessato, alleggerisce il carico fiscale sulle famiglie in situazioni particolari.

Come si modifica la TARI

Modificare il numero dei componenti del nucleo familiare per la TARI è un processo importante per assicurare che la tariffa rifletta correttamente la situazione abitativa attuale. Ecco i passi da seguire:

1. Identificazione dell’evento modificativo

Prima di tutto, è necessario identificare un “evento modificativo”. Questo può includere varie situazioni, come il trasloco di un membro della famiglia, una nascita, una morte o il cambiamento della residenza principale.

2. Raccolta della documentazione necessaria

Preparare la documentazione che comprova l’evento modificativo. Questa può variare a seconda della natura dell’evento, per esempio, un certificato di nascita, un certificato di morte, un contratto di affitto o una dichiarazione di cambio di residenza.

3. Presentazione della richiesta di modifica

La richiesta di modifica deve essere presentata al comune. Solitamente, questo può essere fatto recandosi direttamente all’ufficio competente o inviando la documentazione necessaria tramite posta elettronica o posta ordinaria.

4. Compilazione della dichiarazione di variazione

Compilare una dichiarazione di variazione, utilizzando i moduli forniti dal comune. Questi moduli richiedono informazioni dettagliate sull’utenza, sull’immobile, e sui membri del nucleo familiare.

5. Invio della dichiarazione di variazione

Inviare la dichiarazione di variazione all’ufficio competente del comune, assieme alla documentazione che comprova l’evento modificativo.

6. Attesa della conferma

Dopo aver inviato la documentazione, è necessario attendere che il comune elabori la richiesta. Questo processo può richiedere del tempo, a seconda del comune e del periodo dell’anno.

7. Verifica dell’effettiva modifica

Una volta che il comune ha processato la richiesta, è consigliabile verificare che la modifica sia stata registrata correttamente. Ciò può essere fatto controllando i documenti di pagamento della TARI o contattando direttamente l’ufficio competente.

8. Effetto della variazione

La variazione del numero dei componenti ha effetto dal giorno in cui si verifica l’evento modificativo. È importante presentare la richiesta di modifica tempestivamente per evitare discrepanze nella tariffazione.

Leggi anche: Tari scaduta, ecco chi non deve pagare. Il nuovo caso di esenzione per il 2023

In situazioni dove l’utenza è registrata a un unico occupante che risiede in una casa di riposo, il tributo è commisurato solamente per la parte fissa della tariffa. Questo si traduce in un notevole risparmio per le famiglie con membri anziani o con esigenze particolari.

Utenze domestiche e locali accessori

Le utenze domestiche costituite da posti auto, garage, cantine o locali accessori sono soggette unicamente alla quota fissa della tariffa. Questo approccio semplifica la gestione fiscale per tali tipologie di proprietà e riduce il carico amministrativo sugli utenti.

Comprendere come aggiornare il numero dei componenti per la TARI è essenziale per garantire che le famiglie paghino una tariffa equa e proporzionata. Il sistema attuale offre flessibilità e sensibilità alle diverse esigenze delle famiglie, assicurando che la tariffa rifletta accuratamente l’utilizzo effettivo del servizio di raccolta dei rifiuti.

Leggi anche: Come pagare meno tari? Ecco quali sono le riduzioni obbligatorie e facoltative

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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