Nuovo decreto evasione fiscale: tutte le norme anti-evasione

Il governo di Mario Draghi sta combattendo molto per eliminare l'evasione fiscale nel nostro paese, come lo dimostra l'ultimo decreto emanato.

In ambito fiscale il governo italiano negli ultimi mesi è stato molto al lavoro per riuscire ad elaborare delle nuove norme volte a contrastare in modo efficace e veloce l’evasione fiscale nel nostro paese, queste norme sono state inserite all’interno del pacchetto anti-evasione.

La finalità delle nuove norme ideate dal governo di Mario Draghi è duplice; infatti, si vuole da una parte individuare tutti i cittadini che aggirano le regole fiscali presenti nel nostro paese, in secondo luogo si vuole anche portare i cittadini al pagamento di tutte le imposte che non vengono correttamente versate al fisco.

Secondo una dichiarazione dello stesso presidente Draghi il governo vuole ridurre l’evasione fiscale nel nostro paese per almeno il 40% entro il 2026.

Per questi motivi si è ideato un vero e proprio pacchetto di misure volte a combattere l’evasione fiscale, che si muove nel settore dei crediti d’imposta, del lavoro in nero e nell‘individuare velocemente tutti gli evasori

Le misure ideate all’interno di questo pacchetto sono veramente molteplici, a partire dalle sanzioni introdotte per tutti coloro che non accettano i pagamenti elettronici, fino ai controlli incrociati sugli scontrini da parte della stessa Agenzia delle Entrate.

Vediamo insieme nel corso del seguente articolo quali sono tutte le misure che il governo vuole introdurre per riuscire a combattere efficacemente l’evasione fiscale nel nostro paese entro il 2026. 

Decreto anti evasione fiscale: le misure principali del nuovo pacchetto

Il decreto introdotto dal governo per combattere l’evasione fiscale del nostro paese si basa su un obiettivo principale, ovvero riuscire ad abbassare le tasse cercando contemporaneamente di combattere l’evasione fiscale sfruttando la digitalizzazione del paese.

È infatti importante ricordare che il decreto anti-evasione introdotto dal governo fa riferimento ad un altro particolare decreto ovvero il PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il PNRR è un pacchetto che prevede una serie di investimenti e riforme articolato in quattro settori principali: 

  • la pubblica amministrazione;
  • il settore della giustizia;
  • la semplificazione fiscale;
  • la competitività.

Il punto che interessa per effettuare i cambiamenti in ambito fiscale nel nostro paese è quello relativo alla digitalizzazione e innovazione in chiave digitale, per il quale sono stati stanziati complessivamente 14,16 miliardi di euro in risorse, che verranno investiti principalmente per la transizione digitale di tutto il paese.

Come abbiamo visto prima, anche grazie all’aiuto di questi fondi appena citati, il governo di Mario Draghi vuole riuscire a ridurre del 40% l’evasione fiscale nel nostro paese, entro la fine del 2026, la stessa data di conclusione del piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’obiettivo si sviluppa volendo diversificare la riduzione dell’evasione fiscale in tre fasce, il 5% nel 2023, il 15% nel 2024, ed il restante tra il 2025 e la fine del 2026.

Vediamo ora assieme nello specifico quali sono tutte le manovre che sono già state approvate dal Consiglio dei ministri, e che a breve verranno applicate all’interno del nostro paese.

Decreto anti evasione fiscale: le multe per tutti coloro che non accettano i pagamenti elettronici

Il metodo principale che vuole attuare il governo per andare a contrastare e fermare l’evasione fiscale nel nostro paese è puntare tantissimo sui pagamenti tracciati, ovvero quelli che avvengono attraverso l’uso del Pos, le carte di credito, i bonifici o gli assegni bancari.

Uno dei punti principali che sta attuando il nostro governo nei confronti della lotta contro l’evasione fiscale, fa riferimento all’obbligo di possedere un Pos all’interno della propria attività, per concedere a tutti i clienti di pagare i beni o servizi attraverso la moneta elettronica. 

L’iniziativa di per sé non comprende una novità per il nostro paese; infatti, l’obbligo di possedere un Pos per tutti i professionisti ed esercenti pubblici è in vigore dal 30 giugno 2014, e si è quindi costretti ad accettare tutti i pagamenti che vengono effettuati con carte o bancomat.

La novità consiste nel fatto che questo obbligo non comprendeva in precedenza delle sanzioni, nel caso in cui gli esercenti si rifiutino di accettare un pagamento con moneta elettronica.

L’introduzione effettuata dal governo consiste proprio in questo, introdurre delle sanzioni amministrative per tutti coloro che si rifiutano di accettare un pagamento con bancomat o carta di credito. 

Questa ipotesi era già presente tra gli obiettivi che si era posto il governo italiano, l’attuale legislatura ha però deciso di anticipare la sua introduzione al 30 giugno 2022, mentre prima si pensava che dovesse iniziare a gennaio 2023. 

Le multe previste per tutti gli esercenti che si rifiutano di accettare dei pagamenti elettronici sono pari a 30 € per ogni volta che non viene concesso il pagamento con Pos, alla cifra base vi si aggiungerà poi un 4%, che varia a seconda dell’importo per la quale è stata rifiutata la transazione. 

La sanzione sarà quindi pari a 30 € + il 4% dell’importo non concesso. 

Decreto anti evasione fiscale: i controlli incrociati degli scontrini

Un’altra novità introdotta dal governo e che fa sempre riferimento all’utilizzo dei Pos da parte di esercenti e imprenditori, riguarda l‘inoltro di tutti i dati relativi ai pagamenti digitali direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Grazie a questo meccanismo si punta ad ottenere dei nuovi criteri per riuscire ad individuare facilmente coloro che ancora evadono il fisco e continuano a commettere infrazioni anche nella propria dichiarazione dei redditi.

Questa operazione è già iniziata a dicembre 2021, quando è stato introdotto l’obbligo di inoltrare l’importo complessivo di tutte le transazioni effettuate giornalmente, tramite il servizio di PagoPa.

Con le nuove normative si vuole puntare all’obiettivo di riuscire ad ottenere da parte di tutti gli esercenti italiani, l‘inoltro dei dati di ogni singola transazione, subito dopo l’autorizzazione del pagamento.

Agenzia delle entrate riuscirà poi con questo metodo ad incrociare i dati che vengono già trasmessi attraverso l’emissione degli scontrini fiscali, e successivamente confrontare questi con le informazioni che vengono raccolte dalle transazioni con Pos

Il metodo risulta essere sicuramente molto efficace per scoprire tutti coloro che ancora provano ad evadere il fisco, l’unica complessità sarà quella di fornire a tutti gli esercenti uno smart Pos, ovvero un Pos che comunica direttamente con il registratore di cassa. 

Per riuscire a risolvere questa problematica si è pensato di prolungare ulteriormente fino all’estate 2022 il bonus Pos, che consente a tutti gli esercenti e imprenditori di acquistare o noleggiare un Pos smart, usufruendo di particolari scontistiche che vanno dal 40% fino al 100% dell’importo totale.

Decreto anti evasione fiscale: la nuova lotteria degli scontrini

Un’iniziativa molto conosciuta che è stata attivata dal governo italiano già negli scorsi anni è quella della lotteria degli scontrini, una particolare lotteria a premi indeata con l’obiettivo di incentivare i pagamenti elettronici.

L’iniziativa della lotteria degli scontrini non ha avuto però il successo che tutti si aspettavano, nonostante la partecipazione all’iniziativa da parte di moltissimi italiani, ad oggi il tentativo che vuole adottare il governo è quello di incentivare ulteriormente l’iniziativa in modo da aumentare tutti i pagamenti digitali.

Uno dei problemi principali dell’iniziativa era la difficoltà iniziale con la quale bisognava iscriversi ad un portale e successivamente comunicare per ogni singolo scontrino il codice identificativo.

Per risolvere questa problematica si punta ad una semplificazione dell’iniziativa, eliminando completamente il codice a barre da presentare ad ogni singolo acquisto.

Si pensa di introdurre al posto del codice a barre un QR code, che il cliente dovrà semplicemente inquadrare attraverso l’applicazione dedicata, probabilmente l’app IO, scoprendo così immediatamente se ha vinto o meno il suo premio.

Un’ulteriore modifica all’iniziativa è relativa al numero di estrazioni e di relative vincite; si pensa infatti di aumentare il numero di estrazioni ma di inserire degli importi delle vincite più bassi rispetto a quelli attuali, concedendo la possibilità di vincita a più utenti rispetto che ad oggi.

Decreto anti evasione fiscale: sono ancora molti gli evasori in Italia?

Tutte queste iniziative, e questi fondi, promossi dal governo italiano per combattere l’evasione fiscale hanno una sua motivazione più che reale.

Secondo un recente studio della commissione europea, infatti, il nostro paese è il primo tra gli Stati membri dell’unione rispetto al numero di evasori fiscali.

Questo dato non è sicuramente incoraggiante, e va anche a penalizzare molto tutta l’economia del nostro paese, si è stimato infatti che nel corso del 2019 si è arrivati a 30 miliardi e 106 milioni di euro in evasione fiscale.

La cifra appena citata corrisponde a quasi il 50% dell’importo varato dalla recente manovra fiscale del governo di Mario Draghi, il che giustifica sicuramente il budget messo a disposizione. 

Il problema principale dell’evasione fiscale nel nostro paese è che tutti i soldi che vengono annualmente evasi dal fisco potrebbero essere, se correttamente dichiarati, utilizzati per effettuare molteplici manovre economiche che andrebbero ad aiutare tutti i cittadini italiani.

Per esempio, con 134 miliardi di euro sarebbe possibile costruire o modernizzare oltre 250 ospedali in tutto il territorio nazionale, evitando così in futuro ulteriori stress del settore sanitario che hanno portato negli anni scorsi a numerose chiusure di tutte le attività del paese. 

Oppure con la stessa cifra si potrebbe tranquillamente completare tutti gli interventi della quale abbiamo parlato nei paragrafi scorsi, e che sono contenuti all’interno del PNRR, senza dover usufruire di altri fondi. 

Questi sono solo alcuni esempi, ma fanno comprendere come la lotta contro l’evasione fiscale sia di fondamentale importanza per tutta l’economia del nostro paese, e del perché il governo Draghi abbia deciso di investirci così tanti fondi e tempo.

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