Occhio al Fisco: a quali informazioni può accedere?

Che il Fisco sia impegnato da tempo nel limitare il fenomeno dell’evasione fiscale non è di certo una novità. Negli ultimi anni sono tante le iniziative prese

Che il Fisco sia impegnato da tempo nel limitare il fenomeno dell’evasione fiscale non è di certo una novità. Negli ultimi anni sono tante le iniziative prese dal Governo tra cui la lotteria degli scontrini ed il Cashback di Stato, oltre ai controlli diretti delle Fiamme Gialle sui conti correnti bancari e/o postali. La finalità è quella di limitare l’uso del denaro in contante. L’Amministrazione tributaria interviene nella verifica dei dati e delle informazioni riportate nella Dichiarazione dei Redditi. La finalità è quella di verificare la congruenza tra i dati dichiarati dai contribuenti italiani rispetto a quanto effettivamente incassato dai cittadini. L’Amministrazione fiscale italiana ha accesso a numerosi dati e informazioni dei contribuenti, e molti cittadini si domandano se la normativa tuteli la privacy degli stessi.

Fisco: la lotta all’evasione fiscale in Italia

L’evasione fiscale è un problema diffuso in Italia: ammonta a circa 100 miliardi di euro. L’evasione fiscale in Italia deriva da circa 35 miliardi di IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), 33 miliardi di IRPEF (Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche), 8 miliardi di IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e 8 miliardi di IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e circa 5 miliardi di IMU (Imposta Municipale propria). Per arginare il problema dell’evasione fiscale lo Stato, negli ultimi anni, è intervenuto con diverse iniziative ad hoc volte ad arginare il fenomeno. Analizzando i dati del mese di dicembre 2021 possiamo notare che c’è un’inversione di marcia: il trend dell’evasione fiscale è leggermente diminuito. Di tratta di un buon segnale che fa pensare come le iniziative prese dall’Esecutivo siano efficaci. Tuttavia, ci sono enti e autorità preposte che non riescono a riscuotere i soldi evasi. Le somme accumulate dopo anni e anni cadono in prescrizione e lo Stato non è più in grado di riscuoterle. A causa delle lungaggini burocratiche, lo Stato decide di effettuare condoni e “sconti”, sollevando il debitore dell’adempimento puntuale dell’obbligazione.

Fisco: quali sono le misure contro l’evasione fiscale?

Negli ultimi anni il Fisco italiano ha messo in atto diverse misure per incentivare i cittadini ad una maggiore trasparenza fiscale. Si pensi al cashback di stato, alle agevolazioni fiscali accessibili solamente con i pagamenti tracciabili e alla lotteria degli scontrini. Anche la limitazione del contante è una misura volta a ridurre i trasferimenti non tracciati, che possono danneggiare le casse dello Stato. Non a caso, dallo scoppio della pandemia da Covid-19 la maggior parte dei cittadini italiani preferisce pagare gli acquisti tramite bancomat e metodi elettronici, abbandonando il contante. Ciò consente al Fisco di espletare i controlli sui movimenti bancari e di analizzare le abitudini di acquisto dei contribuenti italiani. Anche la stessa introduzione della fatturazione elettronica (con obbligo di utilizzo da parte delle Partite IVA Forfettarie) consente all’Amministrazione fiscale di accedere ad una mole infinita di dati e di informazioni sui movimenti e sui flussi di denaro dei contribuenti e delle imprese italiane.

Fisco: la tutela della privacy dei contribuenti italiani

Tuttavia, le iniziative intraprese dal Fisco e volte ad accedere ai dati ed alle informazioni dei contribuenti italiani possono ledere la privacy. Lo stesso Garante della Privacy è intervenuto chiedendo maggiori tutele per le informazioni sensibili, ammonendo il Fisco di utilizzare la mole di dati sensibili per controlli specifici e di accedere alle informazioni solamente nel caso di verifiche fiscali avviate. Tuttavia, la normativa vigente sembra essere ancora indietro rispetto alla rapida espansione del web.

Fisco: la verifica fiscale

In caso di anomalia o di mancato pagamento delle tasse, l’Agenzia delle Entrate invia un documento di notifica al contribuente. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di una verifica fiscale. Il Fisco espleta un’attività finalizzata a contrastare le violazioni degli obblighi tributari. L’amministrazione fiscale invia un avviso di accertamento mediante il quale si notifica la pretesa tributaria al contribuente.

 

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