Assegno Unico Universale: è il momento di richiederlo!

A partire da gennaio 2022 si può fare richiesta per l’Assegno Unico Universale concesso dall’Inps per i figli a carico, fino al ventunesimo anno di età.

A partire da gennaio 2022 si può fare richiesta per l’Assegno Unico Universale concesso dall’Inps per i figli a carico, fino al compimento del ventunesimo anno di età. 

Questo ovviamente se esistono le condizioni richieste dalla normativa.

Questa nuova modalità di aiuto nella crescita dei figli sostituisce la precedente ottenuta con gli assegni familiari o con le detrazioni per figli a carico in busta paga e i vari bonus bebè concessi precedentemente.

Nella pagina web del sito Inps “Assegno Unico e Universale – istruzioni” si possono trovare tutte le indicazioni per poter inviare la domanda anche in autonomia.

Ma procediamo con ordine andando a rivedere prima di tutto di cosa si tratta, per aiutare quelle poche persone che ancora non ne hanno sentito parlare.  

Assegno Unico e Universale: cos’è?

Introdotto dal decreto legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021, viene chiamato “Assegno Unico e Universale” perché raggruppa in un unico importo ciò che finora veniva erogato sotto diverse forme, come per esempio i bonus bebè, gli assegni familiari, le detrazioni figli a carico etc… 

L’Assegno Unico e Universale si rivolge a tutti i nuclei familiari residenti in Italia con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, a patto che sussistano i requisiti richiesti dalla normativa.

Come si stabiliscono gli importi dell’assegno unico? Ebbene, questi dipendono dal calcolo dell’Isee presentato. 

Specifichiamo però che sarà possibile accedere ugualmente all’importo minimo anche senza la presentazione dell’Isee.

Di che importi si parla? Quanti soldi potremo ricevere?

Le cifre cambiano secondo il numero di figli e il calcolo Isee presentato, riferito ai redditi dell’anno 2020.

Si va dall’importo minimo di 50 euro mensili per ogni figlio minorenne, fino a 175 euro presentando un valore Isee inferiore ai 15 mila euro.

La cifra scende a 85 euro per i figli maggiorenni fino a 21 anni con un Isee che non supera i 15 mila euro. Si riduce ulteriormente con Isee fino a 25mila.

La normativa inoltre prevede delle maggiorazioni in base al numero di figli e nel caso in cui ci fossero figli disabili. Questo sempre prendendo in considerazione il valore Isee. 

Nel caso di figli disabili, non è più previsto alcun limite di età.

Per ottenere l’assegno in caso di figli maggiorenni sono previste alcune condizioni. Vediamole qui di seguito!

Innanzitutto i figli maggiorenni devono essere necessariamente studenti o svolgere corsi di formazione scolastica o professionale. In alternativa, devono essere iscritti ad un corso di laurea o operarsi in un tirocinio lavorativo. 

Nel caso abbiamo invece già un lavoro retribuito, il reddito annuo dovrà essere inferiore a 8 mila euro all’anno.

Devono altrimenti svolgere servizio civile.

Come ottenere l’Assegno Unico Universale?

La richiesta per l’Assegno Unico Universale si potrà effettuare tramite il sito dell’Inps a partire da questo mese, quindi da gennaio 2022.

Successivamente sarà possibile presentare ogni anno la documentazione utile al rinnovo dell’assegno, confermando o modificando la situazione familiare corrente.

Vediamo ora cosa si dovrà fare a livello concreto: 

Uno dei due genitori dovrà effettuare il login alla propria sezione Inps tramite l’identità digitale Spid. Una volta effettuato l’accesso si potrà procedere con la richiesta dell’assegno. Infine, se questa avrà esito positivo, l’Assegno Unico Universale garantirà i suoi benefici da marzo 2022. 

Piccola eccezione per chi ha il reddito di cittadinanza! In questo caso, infatti, l’iter è automatico e non sarà necessario presentare alcuna domanda. 

Oltre alla pagina web dell’Inps possiamo trovare in rete il messaggio n. 4748 del 31 dicembre 2021, sempre dell’Inps, nel quale vengono fornite tutte le indicazioni per poter presentare la domanda di assegno in modo regolare.

Dal 1° gennaio 2022 è possibile presentare la richiesta che, ovviamente, dovrà essere inviata online tramite il cassetto previdenziale personale con accesso tramite Spid.

Se non si è abbastanza sicuri di poterlo fare in autonomia ci si potrà rivolgere ad un patronato, caf, o ad uno studio professionale in modo da non incorrere in errori banali che potrebbero far respingere la pratica.

Per tutte le domande che saranno presentate entro il 30 giugno 2022, la decorrenza sarà dalla mensilità di marzo 22. Questo significa che se presentiamo domanda il 30 aprile, il conteggio dell’importo verrà calcolato comunque a partire da marzo.

Nel caso in cui la domanda sarà datata dal 1° luglio in poi, la prestazione sarà liquidata a partire dal mese successivo alla presentazione.

L’Inps ha messo a disposizione su Youtube un video tutorial nel quale vengono spiegati passo per passo tutti i passaggi per la compilazione e invio della domanda.

Se qualcuno fosse curioso di conoscere l’importo di cui potrà usufruire, ricordiamo che il sito dell’Inps offre la possibilità di fare una simulazione del calcolo. Ovviamente tenendo conto della situazione economica corrispondente al momento della richiesta. 

Cosa succede nel caso di genitori separati?

In caso di genitori separati con affido congiunto la richiesta può essere effettuata a scelta da uno dei due, i quali potranno accordarsi e scegliere se destinare l’importo al 100% al genitore che vive con i figli o se dividere l’importo al 50%.

Per esempio, nel caso in cui la scelta sia al 100% al coniuge che convive con i figli, l’altro genitore potrà effettuare la validazione della pratica accedendo al sito dell’Inps nella propria posizione personale.

La validazione da parte del secondo genitore non è obbligatoria, ma lo stesso potrà cambiare idea in un secondo momento e inoltrare all’Inps una nuova pratica tramite la sua posizione personale per modificare e richiedere il suo 50%.

Secondo la normativa l’assegno unico spetta ad entrambi i genitori a prescindere dal mantenimento stabilito dal giudice o da chi si occupa direttamente e convive con i figli.

La scelta dovrà essere fatta in comune accordo: si potrà optare per l’erogazione ad uno solo genitore o ad entrambi, ma resta comunque la possibilità di decidere diversamente in un secondo momento. 

Sotto questo aspetto si potrebbe generare un conflitto tra i genitori aventi diritto e provocare un disaccordo continuo e difficoltà di gestione. Proprio per questo motivo è sempre bene chiarire tutto anche in forma scritta e includerlo nell’accordo legale di separazione.

Se invece c’è l’affidamento esclusivo dei figli ad un solo genitore, in mancanza di accordi l’assegno verrà destinato al genitore affidatario.

Raggiunta la maggiore età i figli potranno richiedere che l’assegno venga versato dall’Inps direttamente a loro.

Assegno unico universale a partire dal settimo mese di gravidanza 

Come abbiamo già detto, l’assegno potrà essere richiesto già dal settimo mese di gravidanza.

La modalità di richiesta è sempre la stessa: dovrà essere presentata domanda dopo la nascita del bambino e la decorrenza sarà a partire dai 2 mesi precedenti.

Il motivo per cui la richiesta dovrà essere fatta dopo la nascita è perché bisogna attendere l’attribuzione del codice fiscale del neonato da parte dell’Agenzia delle entrate in modo da poterlo indicare nella compilazione della richiesta.

Il conteggio dell’importo includerà i mesi precedenti a partire dal settimo mese di gravidanza.

Riassunto delle informazioni principali

La domanda per l’Assegno Unico e Universale deve essere fatta attraverso il canale telematico nel sito Inps, accedendo con l’identità digitale (Spid) nella propria posizione personale.

Se non ci si sente sufficientemente “telematici” potremo rivolgerci ad un patronato o caf che potrà accedere con il nostro consenso ed effettuare la richiesta.

L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo alla presentazione della domanda, a partire da marzo fino a febbraio dell’anno successivo, mediante accredito sul conto corrente comunicando l’iban nella modulistica.

Da 2022 al 2025 sono previste ulteriori maggiorazioni che verranno erogate in modo graduale a famiglie con Isee inferiore ai 25mila euro.

Ma esattamente cos’è l’Isee?

Se ne parla spesso e ci viene richiesto per tutto ormai. Spesso lo presentiamo insieme a tanta altra documentazione ed è entrato a far parte della nostra vita perché se manca quello le pratiche si fermano e rimangono bloccate dalla burocrazia.

Ma esattamente cos’è l’Isee?

Il significato preciso è “Indicatore di Situazione Economica Equivalente” e serve a valutare la situazione economica e patrimoniale di un nucleo familiare nel momento in cui si decide di richiedere un aiuto o una prestazione sociale con agevolazioni o un bonus economico.

Il calcolo Isee serve a determinare in modo proporzionato ed equo il costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie che spettano ai cittadini.

Per il calcolo vengono considerati i redditi di 2 anni precedenti a quello di presentazione: per esempio nel 2022 il valore Isee sarà del 2020. Questo perché l’amministrazione pubblica dovrà essere in grado di controllare le dichiarazioni dei redditi già presentate.

Infatti, non sarebbe possibile per l’anno 2021, in quanto le dichiarazioni non sono ancora state presentate.

Per ottenere l’Isee nella domanda andranno indicate le seguenti informazioni per ogni componente della famiglia:

  • Dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare
  • Dati dei redditi e i saldi di conto corrente bancari e postali
  • Assicurazioni vita e proprietà immobiliari
  • Eventuali mutui in essere 

La richiesta deve essere inoltrata all’Inps, che controllerà i dati inseriti e rilascerà il documento dopo qualche settimana dalla richiesta.

L’Isee è necessario per poter procedete con quasi tutte le richieste di agevolazioni e bonus attuali.

In merito all’Assegno Unico Universale NON è obbligatorio, ma nel caso di non presentazione dell’Isee verrà erogato l’importo minimo dell’assegno.

Posso richiedere Isee e assegno unico in autonomia senza rivolgermi a professionisti o caf?

Abbiamo già detto che con la nostra Spid (identità digitale) possiamo fare tutto in autonomia, poiché abbiamo accesso a tutti i nostri fascicoli personali nei siti dell’amministrazione pubblica.

Quindi, se ci riteniamo sufficientemente “tecnologici”, possiamo sicuramente agire in autonomia per qualsiasi richiesta o pratica.

Per Isee e assegno Unico bisognerà collegarsi al sito dell’Inps, accedere alla propria posizione personale e seguire le indicazioni che verranno proposte man mano.

Per la richiesta Isee si dovrà compilare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) che contiene tutte le informazioni utili per poi ottenete l’Isee da parte dell’ente.

Una volta ottenuto l’indicatore Isee si potrà procedere con la compilazione della domanda per l’assegno unico.

Dobbiamo però tenere sempre conto di una cosa molto importante: agire in autonomia e fare da sé a volte è utile per risparmiare soldi e tempo; ma c’è sempre l’altra faccia della medaglia! Occorre, infatti, quanto si è sicuri di poter indicare e interpretare ogni informazione richiesta nel modo corretto.

A volte sbagliare anche solo un “virgola” può compromettere l’intero lavoro, e c’è il rischio che per un minimo errore l’intera pratica venga respinta. In tal caso, ripresentarla ci farebbe perdere ulteriore tempo perché, si sa, con la pubblica amministrazione non si parla di un giorno ma anche di mesi di attesa.

Il sistema informatico degli enti a volte si “inceppa” e quindi una pratica inviata diverse volte viene inspiegabilmente sospesa o addirittura scartata senza motivo ne risposte. Inizieranno così le attese al telefono per cercare di capire come mai, oppure le code agli sportelli con carte e documenti portati di persona sperando di avere attenzione da parte di qualche operatore comprensivo che ci aiuti.

La vita si evolve ed è sempre più digitale, non si può negare: il consiglio è quindi quello di essere sempre più indipendenti ma con intelligenza, lasciandosi aiutare dalle persone preposte a fare questo tipo di lavoro.

Caf o professionisti sono a disposizione per cercare di assolvere al meglio ogni tipo di problema e aiutare tutti in questa enorme ragnatela burocratica che ci soffoca giornalmente.

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