Maxi ritiro di acqua minerale dagli scaffali dei supermercati. A renderlo noto il Ministero della Salute che, in data 19 aprile, ha pubblicato l’avviso di richiamo.
Maxi ritiro di acqua minerale per rischio chimico
Il richiamo del Ministero della Salute, datato 17 aprile ma pubblicato il 19, coinvolge moltissime bottiglie di acqua minerale, sia naturale che frizzante. A causare il maxi ritiro delle bottiglie d’acqua sono state “analisi chimiche non conformi“, come esplicitato nell’avviso pubblicato dal Ministero della Salute.
Non è chiaro quali eventuali agenti o sostanze chimiche siano state rilevate ma la raccomandazione è quella di non consumare assolutamente il prodotto e di riportarlo, se possibile, presso il punto vendita in cui è stato acquistato per ottenere il rimborso.
Marca e lotti dell’acqua ritirata
Le bottiglie d’acqua richiamate per rischio chimico sono a marchio Primia e sono state prodotte dall’azienda Pian della Mussa Srl con sede dello stabilimento Villaggio Albaron situato a Balme (provincia di Torino).
L’acqua è stata prodotta per Agorà Network Scarl della quale fanno parte anche i supermercati Tigros e Iperal nonché lo stesso marchio Primia.
Il richiamo coinvolge tutte le bottiglie d’acqua minerale sia naturale che frizzante, senza limiti di lotti o scadenza.
I prodotti coinvolti nel richiamo sono relativi a:
- •
bottiglie da mezzo litro vendute sia singolarmente che in confezioni da 8 pezzi;
- •
bottiglie da un litro e mezzo vendute sia singolarmente che in confezioni da 6 pezzi.
Leggi anche: Noto formaggio ritirato per rischio salmonella: tipologia, marca e lotto