Borse UE meno a rischio di quelle USA? Eur/Usd verso scatto?

In Europa la situazione è preoccupante, ma non più di tanto: da sorvegliare con attenzione Wall Street. La view di Alessandro Cocco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto delle domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro sta provando a recuperare oltre quota 1,05. Quali i possibili scenari nel breve?

L’euro-dollaro sta riuscendo a difendere i minimi e sembra aver trovato supporto in area 1,035/1,04.

La prossima resistenza è a 1,05744, mentre il supporto è a 1,04627, sotto cui le quotazioni torneranno verso i minimi in area 1,035.

Il problema vero sarà in caso di violazione di questo sostegno, sotto cui l’euro-dollaro arretrerà verso 1,024/1,02. Al rialzo, invece, sopra la resistenza a 1,05744 il cross metterà nel mirino 1,0644 prima e 1,0685 dopo, oltre cui punterà a 1,0790.

Per il momento l’euro-dollaro sta rialzando un po’ la testa e se riuscirà a violare le resistenze invierà delle interessanti conferme.

La mia attesa è per un recupero delle quotazioni, anche alla luce della buona difesa dei recenti minimi.

L’oro ha provato a avvicinare quota 1.850 dollari, salvo poi indietreggiare. Cosa può dirci di questo asset?

L’oro si sta muovendo in un range di prezzo tra i 1.805, minimi del 14 giugno, e i 1.870/1.873 dollari.

La prima resistenza è a 1.857,7 dollari, dove troviamo i massimi del 16 e del 17 giugno e in caso di violazione di questo livello il gold potrà allungare verso i 1.900/1.920 dollari, andando a recuperar quasi tutte le perdite accusate tra aprile e maggio.

A mio avviso bisognerà preoccuparsi in caso di discesa sotto i 1.820 dollari prima e i 1.807/1.805 dollari dopo, sotto cui l’oro rischierà di scivolare verso i minimi del 16 maggio a 1.787 dollari.

Da lì la situazione diventerà critica, con il rischio di flessioni ancora più ampie per l’oro.

Il petrolio ha accusato un duro colpo, scendendo sotto i 109 dollari. C’è il rischio di nuovi cali?

Quelo che sembrava semplicemente un ritracciamento nell’ambito dell’ultimo trend rialzista iniziato a maggio, si è rivelato qualcosa di diverso.

Il petrolio ha violato il supporto intorno ad area 116 dollari, per poi scivolare anche sotto quota 110 dollari.In area 107-104 dollari troviamo un’area di supporto importante in corrispondenza della quale il petrolio potrebbe dare vita a un rimbalzo.

Sotto i 104 dollari si guarderà ad area 100 dollari, oltre cui l’attenzione andrà rivolta ai 96 dollari e sarà questo il vero supporto strategico.      

Sotto i 96 dollari, infatti, si tornerebbe sui liveli pre-conflitto tra Russia e Ucraina, ma già in area 107-104 dollari troviamo un bel supporto da cui rimbalzare.

In tal caso il petrolio troverà una prima resistenza a 110 dollari, oltre cui provare un ingresso long con primo target a 116 dollari e obiettivo successivo a 120 dollari, con proiezioni successive a 123 e a 127 dollari.

Cosa può dirci in merito in merito ai recenti movimenti delle Borse e quali i possibili scenari ora?

Le Borse europee si mantengono ancora al di sopra dei minimi di marzo, quindi potremmo dire che lo scenario attuale è preoccupante sì, ma fino a un certo punto.

La soglia critica è data proprio dal bottom di marzo, la cui violazione farà scendere tanto i listini europei.

A Wall Street, invece, sono stati già rotti i minimi di maggio e infatti gli indici stanno scendendo abbastanza velocemente.

Per i listini statunitensi vedo ancora ulteriori ribassi, magari non con questa intensità, mentre le Borse europee potrebbero reggere andando in congestione.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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