Borse giù: nessun recupero per ora. Eur/Usd e Petrolio buy?

Siamo su dei minimi di periodo e non ci sono particolari motivazioni per una risalita dei listini azionari. La view di Emanuele Rigo.

Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro mostra un timido recupero con gli occhi puntati sul dato dell’inflazione USA in arrivo giovedì. Quali le attese nel breve?

L’euro-dollaro continuerà a mantenersi intorno ai livelli attuali, con il permanere della fase di debolezza, quindi sostanzialmente sotto la parità.

Questo perchè almeno per ora la divergenza di azioni in termini di politica monetaria tra Fed e BCE continua a permanere nella stessa entità, quindi non sembrano esserci soluzioni di discontinuità rispetto alla fase di debolezza.

Come diceva lei prima, l’appuntamento decisivo ora è quello con l’inflazione USA, visto che con tale dato si capirà se il picco è alle spalle o se l’azione delle Banche Centrali sarà obbligatoriamente più incisiva di quello che ci aspettiamo per aggredire ulteriormente l’inflazione.

Per il momento quindi mi aspetto un euro-dollaro stabilmente sotto la parità, con una volatilità data più che altro dall’andamento dei mercati che favoriscono sostanzialmente il dollaro.

Il focus è sull’inflazione USA e su eventuali dichiarazioni delle Banche Centrali, visto che questi sono gli unici due fattori che possono portare a un lieve recupero dei mercati e a un allentamento delle prospettive di rialzo dei tassi da parte della Fed.

In ogni caso, al momento non ci sono a mio avviso le condizioni per pensare a un recupero stabile dell’euro-dollaro verso quota 1.

L’oro è tornato al di sotto dei 1.700 dollari. C’è il rischio di ulteriori ribassi?

La dinamica dell’oro è molto simile a quella dell’euro-dollaro e le attuali quotazioni scontano già un rialzo dei tassi USA fino ad arrivare al 4,5% nel corso del 2023.

L’inflazione rientrerà abbastanza velocemente una volta che la crisi energetica sarà alle spalle, specie negli USA dove non c’è stato il problema dell’impennata dei prezzi dell’energia, non essendo dipendenti dal gas russo come l’Europa.

Negli Stati Uniti quindi la situazione dovrebbe migliorare forse più velocemente di quello che ci aspettavamo.

Quanto all’oro, ritengo che su questi livelli sia sostanzialmente arrivato e moto probabilmente continuerà a mantenersi sotto i 1.700/1.690 dollari per le prossime sessioni, per poi vedere una fase di recupero verso fine mese, specie se l’inflazione dovesse confermare che il picco è alle spalle.

Il petrolio è in frenata dopo i recenti rialzi. L’effetto Opec è già svanito?

Andiamo verso una fase di rallentamento economico e quotazioni del petrolio sopra i 90 dollari sono poco ragionevoli anche con l’azione dell’Opec+.

Il picco almeno per il momento dovremmo averlo visto e ora si potrebbe rientrare verso quel fair value intorno agli 86/87 dollari, dove dovrebbero svilupparsi gli scambi nelle prossime sessioni.

Cosa può dirci in merito al recente andamento delle Borse e quali le attese nel breve?

Per l’azionario è ancora presto per parlare di rimbalzo, tanto che continua la debolezza, malgrado ci sia stato un tentativo di recupero la scorsa settimana, immediatamente negativo.

Siamo su dei minimi di periodo e non vedo particolari motivazioni per un recupero dei listini.

Questo soprattuto perchè siamo in attesa di vedere cosa succederà con l’inflazione: se questa dovesse moderarsi, come ci si aspetta, potremo vedere un parziale recupero delle Borse su una prospettiva di minore aggressività da parte delle Banche Centrali.   

Tutto ciò per il momento non si vede, quindi mi aspetto un possibile recupero dell’azionario e un lieve consolidamento poco sopra i livelli attuali, ma nessun rimbalzo deciso per il momento. 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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