PayPal: rallenta la crescita degli utenti registrati nel 2022

Nonostante un incremento dei conti attivi registrati nell’ultimo semestre del 2022, PayPal rallenta nei numeri generali.

Nonostante un incremento dei conti attivi registrati nell’ultimo semestre del 2022, PayPal rallenta nei numeri generali. Crisi nei consumi o una leggera flessione funzionale dopo tanti anni di attività per un’azienda così importante nel mondo delle transazioni online?

PayPal rallenta. Queste sono le ultime indicazioni degli esperti che vedono un titolo sano, con conti attivi in crescita nell’ultimo semestre del 2022, ma con qualche difficoltà in generale. Gli utenti attivi, inoltre, possono variare di paese in paese. In UK, ad esempio, c’è stato un maggiore utilizzo di PayPal che in Germania. Non si può, quindi, parlare di crisi ma c’entra l’azienda o c’è una crisi di consumi dovuta alla pandemia? PayPal, oltretutto, negli ultimi anni, ha un sacco di agganci con il mondo del gambling e del betting online che hanno reso, questo portafoglio virtuale, una garanzia per pagare sulle piattaforme di casinò online allargando le maglie di azione dell’azienda a livelli mai visti in precedenza. I migliori casinò con PayPal sono, dunque, una conferma del momento di crisi del mercato e non dell’azienda in sé che, da tanto tempo, gode di una reputazione incredibile e di un numero di clienti nel mondo ancora più incredibile e invidiabile.

Qual è la storia di PayPal?

PayPal nasce nel 1998 in una società, fondata da Peter Thiel, Max Levchin, Luke Nosek e Ken Howery, che si occupava di software per la sicurezza di dispositivi portatili. Nel marzo del 2000 Confinity, questo il nome della società, si accoppia a X.com, azienda di Elon Musk che si occupava di servizi online per la banca. Musk molla X.com per diverbi con l’allora CEO Bill Harris e approda al 100% nella nuova società, chiamata PayPal nel 2001.

Dal 2002 al 2015 PayPal è stata una società controllata da eBay, leader mondiale nell’e-commerce, fino al distacco definitivo con la creazione di una società a sé stante quotata in Borsa. Quasi 300 milioni di clienti in tutto il mondo, un sito facile da usare e sicuro, tanti utenti, collaborazioni importanti come quella con i casinò online e tante piattaforme di acquisti online in cui è possibile usare PayPal senza problemi. Allora cosa è andato storto nell’ultimo periodo, ci sono state avvisaglie di un periodo non particolarmente felice per l’azienda americana?

I consumi sono in frenata, lo dice anche la Confesercenti e siamo certi che il colpo di grazia sia stata una pandemia inattesa e lunga. Certo, qualcuno penserà: ma con gli esercizi fisici chiusi non è più probabile spendere più soldi online anche nel lungo periodo quando, proprio grazie al lockdown, abbiamo imparato a farlo? Sicuramente è accaduto, lo dimostra anche il numero di conti attivi registrati su PayPal in crescita ma sono i consumi a essere diminuiti. Molti lavoratori, tante attività, tanti settori, sono stati falcidiati dal lockdown e sono ancora in difficoltà. Tanti ristoranti hanno chiuso, tanti alberghi, botteghe artigiane, piccoli e grandi negozi di abbigliamento. Il pianeta soffre ancora, ne siamo più che convinti. Ci auguriamo, però, che questa crisi, come le tante crisi degli anni passati, siano un’opportunità per avere un’economia più forte tra qualche tempo, con una ripresa economica degna degli anni del boom.

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