Perché ci piacciono i film horror? E i thriller?
È una domanda che spesso si pongono gli amici di un appassionato del genere, stupiti e increduli di fronte alla sensazione di piacere nella visione di mostri o serial killer che proprio non riescono a spiegarsi.
Altre volte, è proprio chi ha un amore smisurato per le pellicole o le serie TV al cardiopalma a chiedersi come mai la visione di film caratterizzati da scene spaventose o disgustose provoca, al contrario di quanto si possa pensare, emozioni e sensazioni positive.
Ebbene, molti sono gli studi che sono stati condotti negli anni per spiegare perché ad alcune persone piacciono gli horror. E le risposte esistono e ci vengono fornite dalla scienza della psiche umana.
D’altra parte, thriller e horror giocano su paure primordiali, sui traumi e le fobie infantili. Per capire il perché ci si esponga volontariamente a emozioni come paura e ribrezzo bisogna partire proprio da questo.
Perché ci piacciono film horror e thriller: tanti generi, tante risposte diverse
Provate a chiedere a due o più appassionati di film horror o thriller perché provino tanto piacere a visionare pellicole che facciano vedere sangue, mostri e vicissitudini di serial killer.
Probabilmente, le risposte ricevute saranno molto diverse tra loro. Se è vero, infatti, che nelle persone che amano film e serie horror o thriller si scatenano reazioni fisiologiche come il rilascio di dopamina e adrenalina, lo è anche che, al di là di questi aspetti, ce ne siano altri legati a motivazioni più “esistenziali” e personali.
Non è un caso che il genere horror raggruppi in sé tanti sottogeneri diversi, dal paranormale allo splatter. E che non tutti gli appassionati dell’horror in generale apprezzino ogni sfumatura del genere.
Una verità assoluta, dunque, non esiste. Tuttavia, la psicologia ci aiuta a individuare alcune motivazioni universali che possano spiegare perché ci piacciono i film horror.
Perché ci piacciono i film horror e i thriller: la fuga dalla bruttezza del mondo reale
Il male, il ribrezzo, il disgusto, la paura sono elementi forti che (purtroppo) non si trovano solo in film horror e thriller.
Viviamo in un mondo in cui veniamo bombardati di continuo da notizie di cronaca, di guerre e sofferenze di varia natura. Non da meno, tutti i giorni ci troviamo ad avere a che fare con problemi quotidiani che spesso suscitano in noi ansia, stress e timori.
Per alcune persone, vedere film horror o impegnarsi nella visione di un thriller costituisce un vero e proprio riparo dalla bruttezza del mondo reale.
Stimoli molto forti, come jumpscare o suspense, hanno il potere di farci dimenticare per tutta la durata della pellicola i problemi reali che dobbiamo affrontare, le immagini tristi viste al telegiornale, le angosce della vita.
In poche parole, ci distraiamo e, di conseguenza, per quanto possa sembrare un paradosso, ci rilassiamo.
Il fatto, poi, che siamo coscienti che gli orrori che vediamo sullo schermo nulla hanno a che fare con la nostra persona, non fa che aumentare in noi la percezione di sicurezza e protezione.
Perché ci piacciono film horror e thriller: curiosi (e spaventati) come bambini
Registi e sceneggiatori di film horror hanno sempre giocato con paure e fobie tipiche dell’età infantile.
E non è un caso che, proprio queste tematiche, ci incuriosiscano e catturino la nostra attenzione. Paure come quella del buio, dei mostri, ma anche di misteri che la scienza non può dimostrare, come esorcismi o alieni, ci riportano in una dimensione infantile in cui sì, regna la paura, ma anche la curiosità tipica di quell’età.
Un’età nella quale non eravamo ancora sotto il pieno controllo della società e le sue regole e pensavamo che tutto fosse concesso. Questo è un altro elemento che ci lega profondamente all’horror e ai suoi sottogeneri: condividiamo con i personaggi pensieri oscuri di violenza e malvagità.
Noi, condizionati dalla civiltà e dalle regole della società, non possiamo metterli in atto nella vita reale (per fortuna), ma loro sì. I film horror, da questo punto di vista, agiscono come sfogo o, più semplicemente, soddisfano la nostra curiosità nei confronti di chi, rispetto a noi, non solo pensa, ma mette in pratica le proprie atroci fantasie.
È ciò che succede anche con film e serie TV thriller. Per esempio, durante la visione di un film o serie su un serial killer, pur continuando a non giustificare le sue azioni, siamo spronati a sapere fin dove si spingerà.
Perché ci piacciono film horror e thriller: una palestra per le emozioni
Molti studi hanno definito la passione per film horror una palestra per le emozioni.
In sostanza, entrare in contatto con sensazioni di pericolo e paura in situazioni controllate ci permetterebbe di regolare al meglio le nostre emozioni e di intraprendere strategie efficaci per affrontare paura o situazioni di pericolo nella vita reale.
Non a caso, alcuni appassionati del genere si vantano di essere pronti e preparati ad affrontare un’eventuale invasione zombie. Eppure, dovrebbero saperlo: nei film horror sono proprio i personaggi più spavaldi, in genere, a lasciarci le penne per primi!
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