Giornata contro l’omofobia 2022: eventi e iniziative

Il 17 maggio 2022 è la Giornata mondiale contro l'omofobia e in tutta Italia ci saranno cortei e manifestazioni. Ecco gli eventi in programma.

A che punto siamo in Italia e nel mondo rispetto alla parità di trattamento di gay, bisessuali e transgender? La Giornata mondiale contro l’omofobia serve proprio a riflettere su questo tema. Si festeggia ogni anno il 17 maggio per abbattere pregiudizi e tabù e per informare correttamente i cittadini. Vediamo eventi ed iniziative in programma e perché cade proprio in questo giorno.

Quando e perché si celebra la Giornata mondiale contro omofobia, transfobia e bifobia

Dicono che il mondo sia bello perché é vario, ma in anni moderni come questi la varietà e la differenza ancora faticano ad essere accettate. In un’era in cui non ci si dovrebbe sorprendere di vedere due uomini mano nella mano o due donne baciarsi, i pregiudizi e le discriminazioni contro l’omosessualità sono all’ordine del giorno. Complice il fatto che la maggior parte della popolazione sia ancora legata alla tradizione e all’amore inteso come sentimento concesso a persone di sesso diverso, le diversità in questi ambiti sono diventati dei tabù.

I casi in cui capita di sentire esclamare frasi poco gentili nei loro confronti, episodi di violenza e atti vandalici a loro danno, non accennano a diminuire. E se fermarli con la forza potrebbe rischiare di aumentare la rabbia e l’intolleranza, allora l’unico modo per sensibilizzare le persone può essere solo il corretto uso dell’informazione. Non parliamo soltanto di libri,  manuali sociologici, opuscoli informativi o servizi televisivi dedicati ma incontri ed eventi pensati per dare supporto a chi non ce l’ha.

La Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia è stata istituita proprio per questo e sembra già aver portato a buoni frutti. Riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, viene celebrata il 17 maggio di ogni anno per costituire un impegno fermo e costante contro le discriminazioni sessuali non solo per le istituzioni, ma anche per la società collettiva.

L’obiettivo di questa giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno legato ai pregiudizi riversi contro le coppie dello stesso sesso.

Le proposte mosse durante questa manifestazione mirano al riconoscimento reciproco delle libertà altrui, al fine di garantire pari diritti ed opportunità anche a chi conduce uno stile di vita e una relazione diversa da coloro che appartengono al genere eterosessuale.

Inoltre, dal punto di vista legislativo, condanna i commenti di natura discriminatoria, siano essi mossi da dirigenti politici o da figure religiose, in quanto possono contribuire a fomentare l’odio e la violenza.

Sebbene i progressi e le mentalità abbiano più possibilità di evolvere, la strada per arrivare a destinazione è ancora molto lunga e gli esempi di passi indietro continuano a palesarsi, soprattutto nel settore politico.

Per riuscire nell’intento e far sì che questi pregiudizi diminuiscano considerevolmente (perché vederli cessare sarebbe un miracolo!), le associazioni e le organizzazioni LGTB+ dichiarano di aver bisogno di leggi più leggere ed efficaci e di una volontà politica che miri esclusivamente all’uguaglianza. 

Leggi anche: Discriminazioni LGBT sul lavoro: cosa sono e come difendersi

Giornata mondiale contro l’omofobia: gli eventi in programma

La Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia si celebrerà martedì 17 maggio 2022 e il panel di eventi ed incontri organizzati dalle Regioni di tutta Italia è davvero  ricco.

Alcuni degli appuntamenti imperdibili si svolgeranno in Toscana. Il Centro Servizi Artemide dedicherà tre giornate intere alla costruzione di una società inclusiva che rifugga dall’odio e dalla discriminazione per arricchirsi attingendo alla diversità altrui.

Il giorno 17 maggio, dalle 10:00 alle 13:00 a Lucca (Palazzo della Cultura) avrà inizio il workshop “La tutela delle persone LGTBQI nell’alfabeto dei diritti umani” al quale parteciperanno le figure regionali più importanti e gli attivisti di Amnesty International.

Alle ore 18:00 in Piazza Mario Pagano invece, si potrà osservare la performance “Sur le Fil” a cura della Cooperativa Iskra; un racconto che sperimenta la gestualità del corpo attraverso l’acrobatica trovando nelle sfumature una nuova forma di equilibrio.Nei giorni successivi (18 e 19 maggio) si potrà prendere parte a dialoghi e laboratori sull’affettività e sul rispetto reciproco, sostenuti da figure professionali che saranno in grado di guidare gli ospiti ed informarli correttamente.

Nel comune di Ravenna invece, sarà attiva l’iniziativa “#stophatespeech” dov’è prevista una campagna di comunicazione contro l’odio e la violenza attraverso la realizzazione di immagini e grafiche da parte dell’Accademia delle Belle Arti del paese.

Nella città di Foligno infine, martedì 17 maggio alle 21:00 si esibirà l’associazione Omphalos LGBTI, all’Auditorio San Domenico con la sesta edizione di “Io canto per te – voci per l’uguaglianza”.

La serata sarà condotta dalla drag queen Lala Marie e il gruppo che terrà il concerto disporrà di un ampio repertorio di musica a cappella per portare nuova consapevolezza del mondo nel cuore delle persone.

Tutte iniziative che hanno in comune l’interesse e la protezione verso chi è diverso ed ama diversamente, anche se nell’ambito affettivo l’amore vero dovrebbe essere uguale per tutti.

Giornata mondiale contro l’omofobia nelle scuole

Istruire sulla diversità non è un compito facile soprattutto se lo si vuole fare nelle scuole. I bambini sono il futuro e pertanto, l’idea di diffondere nozioni e ideologica diverse da quelle tradizionali spesso arreca più danno che beneficio.

Non è la prima volta infatti, che nel settore dell’istruzione nascano delle bufere sulle circolari che hanno per oggetto proprio il tema dell’omofobia.

Sebbene sia lo stesso Ministero dell’Istruzione a diffondere comunicati in cui si invitano gli istituti a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, alcune parti politiche come Fratelli d’Italia non sono d’accordo.

“Sconcertante! Ritiratela subito!”

È quello che avrebbero detto in occasione della circolare inoltrata lo scorso 5 maggio nelle scuole d’Italia in occasione della giornata mondiale contro l’omofonia, la bifobia e la transfobia. Le indicazioni ivi contenute mirano a promuovere una scuola aperta ed inclusiva mediante approfondimenti che valorizzino le singole individualità ma che al contempo educhino alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione e violenza.

Eppure, queste premesse proprio non vanno giù ed ecco che si chiede subito il ritiro accusando la maggioranza PD e M5S di voler far rientrare dalla finestra il ddl ZAN bloccato nel 2021.

Per questo motivo è già in corso la presentazione di interrogazioni alla Camera del Senato per chiedere al Ministro Bianchi di ritirarla e di invitare le famiglie a prestare attenzione a questo tipo di sotterfugio.

Un altra critica sorge anche dal sottosegretario della Lega che dice di no alla propaganda gender a scuola, sebbene difenda la circolare dicendo che non debba essere presa necessariamente come il cavallo di Troia da alcuni personaggi ideologicizzati. Inoltre, è fondamentale rispettare le volontà dei genitori di questi ragazzi e avere lo stesso rispetto anche per il patto educativo di corresponsabilità.

La destra dal canto suo cerca in tutti i modi di portare avanti l’intento, accusando di ostaggio, oscurantismo e arretratezza culturale chiunque si opponga alla giornata mondiale contro l’omofobia. In ogni modo, il giorno dedicato alla lotta contro pregiudizi della comunità LGTBQI arriverà e verrà celebrato da molti non solo nell’orgoglio di essere diversi, ma anche nell’orgoglio di essere umani.

LEGGI ANCHE: Ddl Zan: arriva la mazzata. Ma è davvero finita qui?

Che cos’è l’omofobia e come riconoscerla?

Tutto ciò che riguarda l’omofobia è semplicemente dettato dalla paura e dall’avversione. Le situazioni in cui si arriva a discriminare ciò che è diverso, in cui si arriva a compiere gesti violenti per prevaricare sugli altri sono all’ordine del giorno e tutto ciò che le fa nascere è la paura.

L’omofobia prima di essere un termine generico è un termine correlato all’ambito emozionale delle persone che, attraverso pensieri e comportamenti esternano l’inquietudine e lo spavento verso qualcuno o qualcosa che non conoscono.

Poiché la parola omofobia viene utilizzata in tre modi diversi, occorre capirne le prospettive attraverso le quali va a verificarsi nel contesto sociale, ovvero:

  • accezione pregiudiziale: l’omofobia viene intesa come qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell’omosessualità, siano esse convinzioni personali o sociali contrarie ad essa;
  • accezione discriminatoria: l’omofobia è tutta quella serie di comportamenti che riconducono al sessismo, in grado di ledere i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale;
  • accezione psicopatologica: l’omofobia è una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che, inevitabilmente, compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi;

Sebbene l’omofobia non sia un termine presente nei manuali di diagnostica psicologia, è evidente come questa si manifesti nel processo mentale delle persone che vedono nel diverso qualcosa di cui temere (anche quando non c’è nulla da temere). Le persone dello stesso sesso che si amano non sono “normali”, le persone dello stesso sesso che si amano e lo dimostrano come farebbe chiunque altro, non sono ben viste. I baci in pubblico sono oggetto di disgusto, tenersi la mano fa subito scattare l’additatura collettiva e se poi si parlasse di convolare a nozze e cercare di creare una famiglia, allora che Dio li perdoni. Su quest’ultima questione si dibattono tutt’oggi figure di grande rilievo e influenza mentre i diretti interessati farebbero carte false pur di vivere la vita secondo il loro gusto e nel pieno dei loro diritti. La nostra società, seppure in procinto di aprire la mente a nuovi orizzonti ideologici, non è ancora pronta per accoglierli come dovrebbe e l’omofobia rimane ancora un grosso ostacolo da affrontare

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