La qualità dell’aria in Italia risulta tra le più basse in Europa: allarme Aea

Allarme Aea, i livelli della qualità dell'aria in Italia: i livelli di particolato sono alti.

Il rapporto dell’Aea ha preso in considerazione l’area di 37 paesi membri dell’Unione europea e non solo. Esaminando la qualità dell’aria, e gli inquinanti atmosferici come biossido di azoto e di zolfo e ozono. Tra i risultati più allarmanti ci sono gli stati dell’Europa centro-orientale e l’Italia.

La qualità dell’aria in Italia è risultata tra le più basse in Europa

Gli inquinanti ritenuti prioritari tenuto conto dei loro effetti e dell’entità delle loro emissioni sono gas inorganici, composti organici volatili e materiale particolato aerodisperso.

Le zone cha hanno registrato livelli elevati di queste sostanze, quindi una qualità dell’aria molto bassa e pericolosa, oltre gli stati dell’Europa orientale è stata l’Italia con il bacino padano.

Infatti, la Pianura Padana si conferma tra le regioni europee con i più alti livelli di particolato -Pm10 e Pm2.5 – nell’atmosfera.

La causa principale è l’uso di carbone per il riscaldamento e la produzione industriale, inoltre nella pianura padana

La combinazione di un’alta densità di emissioni antropiche e di condizioni meteorologiche e geografiche che favoriscono l’accumulo di inquinanti atmosferici nell’atmosfera e la formazione di particelle secondarie

Comunque, il problema non è solo italiano ma generale. Secondo il rapporto la quasi totalità dei paesi analizzati è esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiori a quelli ritenuti “sicuri”:  il 76% della popolazione è esposta a livelli eccessivi di particolato Pm10, il 94% all’ozono e il 90% al biossido di azoto.

La scarsa qualità: i danni alla salute dei più piccoli

L’allarme è anche per la sicurezza dei più piccoli. In Europa sono oltre 1200 i bambini e i ragazzi che ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento.

Sebbene negli ultimi anni le emissioni siano diminuite, i livelli di inquinamento atmosferico sono ancora molto alti.

Questo non solo aumenta il tasso di mortalità, ma anche l’aumento di problemi riguardanti la salute fisica e mentale per aver respirato aria inquinata sin dalla nascita.

L’esposizione ad alti livelli di inquinanti inoltre può causare durante la gestazione riduzione di peso e nascite premature, oltre che inibire la capacità polmonare portando ad un livello più grave le malattie respiratorie e le allergie.

Pertanto l’Aea lancia un appello ai governi affinché non solo siano ridotte le fonti di inquinamento stradale e la combustione di carbone, ma anche affinché siano create delle aree a basso inquinamento intorno alle scuole.

In media, infatti, stando ai dati poco più del 10% dell’area entro un raggio di 300 metri dalle strutture educative è verde, e solo il 6% è coperto da alberi.

Leggi anche: La terza città più inquinata al mondo è italiana. Spaventa la nuova classifica

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