Sicurezza nazionale e rischi di spionaggio dalla Cina: TikTok è pericoloso?

I governi occidentali vietano l'utilizzo di TikTok ai propri dipendenti: quali sono le ragioni dietro a questa decisione?

Negli ultimi mesi, il discorso sulla sicurezza informatica e sulla privacy degli utenti si è intensificato, portando alla decisione da parte di Commissione europea, Stati Uniti e Canada di proibire ai propri dipendenti pubblici l’utilizzo dell’app TikTok.

Tuttavia, vi sono diverse altre implicazioni dietro a questa mossa che esulano dalla semplice protezione dei dati degli utenti. Esistono infatti concrete preoccupazioni circa l’uso improprio e il possibile spionaggio da parte della Cina, dove ha sede Bytedance, l’azienda madre di TikTok.

Vediamo quindi nel dettaglio quanto può diventare pericoloso TikTok nell’attuale contesto politico.

Blocco TiktTok, ecco i paesi in cui è vietato usarlo

Per tre anni consecutivi, TikTok ha rappresentato uno dei social network più apprezzati ed utilizzati a livello globale, con oltre un miliardo di utenti attivi in tutto il mondo, di cui molti risiedono in Europa e negli Stati Uniti.

Il modello di business adottato dall’azienda è in linea con quello predominante nel settore: offre ai propri utenti la possibilità di fruire gratuitamente dei contenuti creati da altri utenti, raccogliendo però enormi quantità di dati personali altamente precisi, che permettono di fornire pubblicità mirate.

Tuttavia, a differenza di altri attori del settore, TikTok è di proprietà di un’azienda cinese. Il che preoccupa i governi occidentali, che vedono la piattaforma social come uno strumento decisamente più pericoloso di quanto sembra nelle mani del governo cinese.

Le autorità dei paesi occidentali temono infatti che l’azienda possa essere costretta a cooperare con il governo cinese nella raccolta di dati degli utenti o nella promozione degli interessi politici del governo cinese.

La Commissione Europea ha adottato una posizione ferma, vietando ai propri dipendenti pubblici l’utilizzo dell’app. Tale decisione è stata presa in ragione di un’analisi approfondita dei possibili rischi per la sicurezza informatica e la privacy degli utenti, che ha portato ad una valutazione di pericolo in merito all’affidabilità della piattaforma.

In modo simile, anche gli Stati Uniti e il Canada hanno adottato una misura restrittiva di questo tipo, vietando l’utilizzo di TikTok da parte dei dipendenti pubblici sui loro dispositivi di lavoro, al fine di proteggere la sicurezza nazionale dai rischi che potrebbero derivare dall’utilizzo di tale applicazione.

In India, Iran e Afghanistan, TikTok è vietato per tutti dal 2020, mentre a Taiwan il divieto è esteso solo ai dipendenti pubblici.

Gli ipotetici rischi di TikTok per la sicurezza nazionale

Nonostante le rassicurazioni di TikTok sulla sua indipendenza dal governo cinese, le preoccupazioni sulla raccolta dei dati e sulla protezione della privacy degli utenti di TikTok rimangono.

Se dalle nostre parti sono diverse le applicazioni Android e iOS, come Facebook, Google e Instagram, che raccolgono dati degli utenti e li utilizzano per fini pubblicitari, il discorso, per TikTok, risulta diametralmente diverso.

Sono stati infatti identificati alcuni potenziali rischi associati al suo utilizzo, tra cui non solo la raccolta di dati personali e l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale per profilare gli utenti, ma anche il rischio che le informazioni di utenti politicamente esposti vengano trasferite a governi stranieri, in particolare a quello cinese.

Un’altra preoccupazione risiede nella possibilità che il governo cinese manipoli l’algoritmo dell’app per mostrare specifici contenuti propagandistici agli utenti occidentali, con l’intenzione di effettuare un subdolo “lavaggio del cervello” ai propri utenti.

In passato, agli albori del boom della piattaforma, si sono infatti verificati alcuni casi di censura di alto profilo. Ad esempio l’account di un utente negli Stati Uniti è stato sospeso per aver discusso del trattamento riservato ai musulmani nello Xinjiang da parte del governo cinese.

Da allora, ci sono stati pochi casi di censura, se si escludono le decisioni di moderazione che tutte le piattaforme devono affrontare.

Al momento, quindi, questi rischi sono soltanto ipotetici e non ci sono prove concrete che dimostrino che TikTok abbia effettivamente violato la privacy degli utenti o abbia manipolato il suo algoritmo per promuovere propaganda politica cinese.

Eppure, le decisioni dei governi occidentali sembrano raccontare un’altra storia.

Una visione negativa verso la Cina da parte dei governi occidentali

Alcuni analisti sostengono che la scelta dei governi occidentali di vietare ai propri dipendenti l’utilizzo di TikTok derivi da una visione negativa della Cina come paese ostile e poco affidabile a seguito di alcuni episodi di sospetto spionaggio da parte del colosso orientale negli Stati Uniti.

Nel 2018, il Congresso degli Stati Uniti aveva già approvato una legge che vietava l’uso di apparecchiature di telecomunicazione prodotte da aziende cinesi come Huawei e ZTE nelle agenzie federali, affermando che tali apparecchiature rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale.

Questo divieto è stato esteso ai fornitori di servizi di telecomunicazioni statunitensi che utilizzano apparecchiature Huawei. L’idea di una Cina ostile e poco affidabile pare essersi quindi estesa anche alle aziende cinesi di tecnologia, come ByteDance, che controlla TikTok.

La risposta del governo cinese

Secondo quanto riferito da un portavoce di TikTok al giornalista Casey Newton, il divieto dell’app sui dispositivi dei dipendenti senza alcuna discussione o prova da parte di enti e istituzioni governative è stato definito “deludente”.

D’altra parte, il portavoce del governo cinese negli Stati Uniti, Mao Ning, ha accusato il governo americano di abusare del potere statale per reprimere le aziende straniere e di aver allargato eccessivamente il concetto di sicurezza nazionale.

Il portavoce ha anche chiesto come possa la massima superpotenza mondiale temere così tanto una semplice app di intrattenimento per ragazzini.

Tuttavia, va notato che la Cina non permette l’utilizzo a tutta la popolazione di molte piattaforme statunitensi, inclusi Facebook, Instagram, Whatsapp, Twitter, YouTube, Tumblr e Tinder, principalmente per motivi di censura e controllo dell’informazione.

Con l’inasprirsi delle ostilità tra Cina e occidente, c’è da chiedersi ancora per quanto tempo avremo la possibilità di utilizzare l’amata TikTok, e se le ipotesi dietro a queste misure precauzionali abbiano davvero un fondamento di verità.

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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