ENI cala: venerdì nuovo piano. Dividendo cambierà? Le attese

ENI non partecipa al rally del Ftse Mib, complice il calo del petrolio. Focus sul nuovo piano strategico in arrivo: quali novità per dividendo e buy-back?

Tra le blue chips che oggi non riescono a sintonizzarsi con l’ottima intonazione di Piazza Affari, dove il Ftse Mib sfoggia un rally di quasi il 4%, troviamo anche ENI che oggi cala pe la quinta seduta di fila.

ENI in controtendenza sul Ftse Mib

Archiviata la sessione di ieri con un ribasso di quasi mezzo punto percentuale, il titolo oggi ha avviato gli scambi in salita, poi si è mosso a passo di gambero e ha tentato un nuovo recupero, salvo riportarsi al di sotto della parità.

Negli ultimi minuti ENI si presenta a 12,822 euro, con un calo dello 0,79% e oltre 12 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 18 milioni.

ENI penalizzato dal calo del petrolio

Il titolo non partecipa al rialzo del Ftse Mib, frenato dall’andamento debole del petrolio che, pur avendo già recuperato dai minimi intraday, si mantiene ancora in territorio negativo.

Negli ultimi minuti l’oro nero si presenta a 96 dollari al barile, con un calo dello 0,48%.   

ENI: venerdì il nuovo piano strategico. Focus su transizione energetica

Intanto ENI resta sotto i riflettori in vista dell’appuntamento in agenda venerdì 18 marzo, quando il gruppo presenterà il suo nuovo piano strategico quadriennale 2022-2025.

Gli analisti di Equita SIM in una nota diffusa oggi si sono focalizzati sui principali punti di discussione, segnalando in primis quello dell’accelerazione della transizione energetica.

Gli esperti si aspettano che la quota di investimenti “green” sia superiore al 20% del piano precedente.

ENI ha effettuato una serie di operazioni per accelerare il processo di transizione energetica: l’IPO di Var Energi, la più grande IPO nel settore Oil & Gas in Europa dell’ultimo decennio dove ha incassato 500 milioni di euro.

Azule Energy, la joint-venture in Angola con BP, per la quale incasserà 600 milioni di euro, NEOA, la SPAC che ha raccolto 175 milioni di Sterline e la cessione del 49% di Enipower.

Queste operazioni dovrebbero permettere a ENI di accrescere il livello assoluto di investimenti in progetti energetici a basse emissioni di carbonio come CCS, biocarburanti e rinnovabili.

ENI: disciplina degli investimenti

Un altro punto di discussione riguarderà la disciplina sugli investimenti che sarà probabilmente confermata. Nella conference call dei risultati del 2021, le capex per il 2022 sono già state confermate a 7 miliardi di euro, in linea con la media del precedente piano quadriennale, e circa 1 miliardo di euro in più rispetto al 2021.

L’inflazione in corso non ha deviato la spesa per investimenti di ENI nel 2022, ma gli analisti ritengono che potrebbe avere un effetto sul budget dei restanti anni del piano.

ENI: occhi puntati su dividendo e buy-back

Quanto alla politica di remunerazione degli azionisti, con riferimento quindi al dividendo e al piano di buy-back, la stessa sarà adattata al nuovo scenario dei prezzi degli idrocarburi.

Gli analisti di Equita SIM si aspettano aumenti limitati del dividendo e credono che il piano di buy-back possa essere ampliato fino a 2 miliardi di euro, il che porterebbe la remunerazione totale degli azionisti al 10%.

ENI: aliquota fiscale

Infine, parlando della normalizzazione dell’aliquota fiscale, nel periodo 2015-2019 il tax rate è risultato in media superiore al 60%.

Alla conference call sui risultati del quarto trimeste del 2021, la guidance sul 2022 è stata dichiarata pari al 50%-51% in uno scenario di un Brent a 70-80 dollari al barile, che implica la normalizzazione del tax rate come già avvenuto nel 2021.

Gli analisti di Equita SIM si attendono un’aliquota del 50% anche sulla restante parte del piano.

ENI: la view di Equita SIM

In attesa delle indicazioni ufficiali da parte della società, la SIM milanese mantiene una view bullish su ENI, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 16,5 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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