Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, Market Analyst ad AlephFinance, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.
L’euro-dollaro è tornato sotto quota 1,10. Si aspetta ulteriori flessioni o un recupero nel breve?
La fase di storno è legata principalmente ai dati tedeschi usciti ieri peggiori delle attese.
Questi dati danno l’idea di un deterioramento delle condizioni macroeconomiche generali della zona euro rispetto agli Stati Uniti.
Euro-Dollaro: quali scenari?
Ci sta quindi uno storno su un dato negativo, con il cross che è tornato in area 1,095 e che potrebbe scendere ancora verso quota 1,09.
Non vedo per il momento affondi sotto quest’ultima area, la cui tenuta potrebbe essere un’occasione per un rimbalzo che ci porti verso area 1,10 nella seconda parte del mese.
Siamo ancora in un’area di lateralità a cavallo di quota 1,10, che si conferma quella di oscillazione dell’euro-dollaro.
La view sull’oro
L’oro sta allungando il passo sopra i 2.030 dollari. Si tornerà sui massimi nelle prossime sedute?
La progressione dell’oro fa sperare che la fase del rialzo dei tassi negli Stati Uniti sia verso la conclusione.
La dinamica di prezzo potrebbe spingere le quotazioni verso i 2.040/2.045 dollari l’oncia e per il momento è questo lo scenario che vedo come più probabile.
In chiave di alternatività ai tassi USA che dovrebbero aver toccato il picco, mi aspetto una situazione di forza relativa dell’oro.
Focus sul petrolio
Il petrolio sta rifiatando un po’ dopo la reazione dai recenti minimi. Quali i possibili scenari ora?
La situazione del petrolio è sulla china ribassista, al netto di forti oscillazioni di prezzo legate a eventi estemporanei.
C’è stato un forte incendio in Canada che ha bloccato la produzione e che ha fatto rimbalzare i prezzi dai minimi in area 65 dollari.
I dati cinesi non fanno ben sperare in maniera tendenziale sull’andamento della dinamica dei prezzi del petrolio.
L’oro nero potrebbe continuare a scendere e arretrare verso i 68 dollari al barile, quindi un’area di debolezza sui minimi toccati già in precedenza e ciò potrebbe caratterizzare la dinamica dei prezzi in questa fase in cui ci potrebbe essere meno richiesta di materia prima, come conseguenza di una contrazione tendenziale dell’economia globale, a partire da quella cinese.
Come si muoveranno le Borse?
Cosa può dirci in merito al recente andamento delle Borse e cosa aspettarsi nel breve?
Per i mercati azionari il peggio sembra essere alle spalle, con le Borse che hanno interiorizzato la dinamica del rialzo dei tassi.
Forse i listini non scontano ancora il futuro indebolimento dell’economia che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi, ma si mantengono abbastanza stabili, lontani dai massimi e dai minimi toccati.
Tutto sommato quindi le Borse sono in un’area di recupero rispetto al tonfo visto lo scorso anno.
Siamo in una fase interlocutoria e senza direzione, con mercati azionari che stanno vedendo una situazione di sostanziale recupero.
Siamo in balia degli eventi perchè le Banche Centrali sembrano aver mollato il colpo e quindi aver raggiunto l’area desiderata per quanto riguarda i tassi di interesse.
C’è da dire però che la situazione economica che ne deriverà sarà ancora da vedere e bisognerà tenere sott’occhio quanto accadrà nelle prossime settimane/mesi.