Enel soffre dopo esplosione centrale di Suviana

Enel colpito dalle vendite dopo le cattive notizie dall’Emilia Romagna.

A Piazza Affari prosegue la fase ribassista di Enel che anche oggi ha perso terreno, scendendo per la quarta sessione consecutiva.

Enel tra i peggiori del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver ceduto oltre un punto percentuale ieri, ha accusato una flessione ancora più pesante oggi.

A fine giornata, infatti, Enel si è fermato a 54,699 euro, con un ribasso del 2,16% e volumi di scambio molto elevati, visto che sono transitate sul mercato quasi a 51 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 25 milioni.

Enel: la lettera di cordoglio dei vertici

Il titolo ha accusato una delle peggiori performance nel settore utility e nell’intero paniere delle blue chip.

Proprio a meno di un’ora dalla chiusura delle contrattazioni, è arrivata la lettera di cordoglio dei vertici in cui si legge: “Il Presidente, l’Amministratore Delegato, tutto il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale di Enel Holding esprimono il più profondo cordoglio ai famigliari delle vittime e solidarietà per tutte le persone coinvolte nel tragico evento di Suviana e sono vicini ai colleghi di Enel Green Power.

Ringraziano inoltre il corpo dei Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine, la protezione civile e i soccorritori tutti per l’opera che hanno prestato e continuano a prestare in queste ore”.

Enel: esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi

A condizionare l’andamento odierno del titolo è stata infatti la notizia riportata dai quotidiani, da cui si è appreso che Enel ha registrato ieri una esplosione ad una turbina dell’impianto idroelettrico di Bargi in Emilia Romagna.

I giornali riportano un bilancio pesante, visto che si parla di 3 vittime dall’esplosione, cui si aggiungono cinque feriti gravi, quattro dispersi e tre illesi.

Enel: focus sulla centrale di Bargi

La centrale di Bargi ha una capacità di circa 330 MW ed una producibilità annua di 354 Gwh annui, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera.

La centrale è costituita da 2 gruppi di produzione, di cui apparentemente solo 1 danneggiato (da verificare). Non sono riportati danni alla diga di funzionamento della centrale stessa.

Enel: Equita SIM quantifica i danni

Secondo gli analisti di Equita SIM, è difficile quantificare i possibili danni economici per Enel considerando le coperture assicurative ed il potenziale funzionamento di uno dei 2 gruppi di generazione, nonché i tempi di riparazione della centrale stessa con la sostituzione della turbina.

Assumendo che venga meno il totale della produzione in un anno per circa 354 GWh,

l’impatto potrebbe essere di circa 20 milioni di euro a livello di Ebitda per la parte di mancate produzioni.

Questo valore, tuttavia, non include i rimborsi assicurativi e la continuità operativa di uno dei due gruppi.

Da verificare tuttavia con Enel l’effettiva dimensione e producibilità dell’impianto nonché l’entità attesa di fermo produzione, i costi di sostituzione turbina e i rimborsi assicurativi.

In attesa di novità, gli analisti di Equita SIM mantengono la view bullish su Enel, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 7,3 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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