Erg, bene i risultati 2021 e la guidance 2022

Deciso rialzo martedì per Erg, il piano presentato al 2026 fornisce target 2022-26 molto forti con un dividendo migliorato nell'arco del piano

Equita riassume definisce il piano presentato al 2026 “ben sopra le attese che fornisce target 2022-26 molto forti con un dividendo migliorato nell’arco del piano”.

Deciso rialzo martedì per Erg, +4% il saldo di seduta, chiusura a 29,66 euro con massimo intraday a 29,76 euro.

Erg approva il piano industriale

Il Consiglio di Amministrazione di ERG ha approvato ieri il Piano Industriale e il Piano ESG 2022-2026. Dividendo a 0,90 € per azione negli anni di piano. Ebitda in crescita da 399 milioni di euro (perimetro Wind & Solar) nel 2021 a 560 milioni nel 2026, di cui circa il 50% realizzato all’estero. Investimenti da 2,9 miliardi di euro dedicati alla crescita nelle rinnovabili secondo un modello di sviluppo sostenibile in linea con gli SDGs delle Nazioni Unite. Debito 2026 a 2,1 miliardi. Crescita della capacità alzata da 1,5 GW a 2,2 GW

Erg, ricavi 2021 in crescita del 26,5%

L’anno fiscale 2021 è stato archiviato con ricavi di 1,232 miliardi, in crescita del 26,5% su base annua. L’Ebitda è in crescita del 21% a 580 milioni, con un consensus di 541 milioni. Ebit è salita a 304 milioni, +66%. Il Net Income è risultato di 202 milioni, in aumento del 91% su base annua, consensus 157 milioni. La Net Financial Position (NFP) è negativa per 2051 milioni dai 1439 di fine 2020, consensus 2 miliardi di euro. Dividend per share a 0,9, consensus 0,75 come nel 2020. Il dividendo verrà messo in pagamento a partire dal 25 maggio, previo stacco cedola a partire dal 23 maggio e record date il 24 maggio.

Le vendite totali di energia elettrica nel 2021 sono state di 14,2 TWh dai 14,9 TWh del 2020, a fronte di un valore complessivo della produzione degli impianti del Gruppo per circa 7,7 TWh (uguale nel 2020), di cui circa 1,9 TWh all’ estero e 5,8 TWh in Italia (circa l’1,8% della domanda di energia elettrica in Italia rispetto all’1,9% nel 2020).

Erg, quarto trimestre con utile netto in forte crescita

Nel quarto trimestre del 2021 Erg ha archiviato ricavi adjusted per 443 milioni, in aumento del 75% dallo stesso periodo del 2020. L’EBITDA consolidato adjusted è aumentato del 52% a 180 milioni. L’utile netto di Gruppo adjusted è cresciuto a 72 milioni dai 27 milioni dell’ultimo trimestre del 2020. 

Gli investimenti sono aumentati a 281 milioni da 46 milioni dello stesso periodo del 2020. 

Le vendite totali di energia elettrica sono risultate nel trimestre pari a 3,5 TWh dai 3,9 TWh del quarto trimestre del 2020, a fronte di una produzione complessiva degli impianti del Gruppo per circa 1,9 TWh (2,0 TWh nello stesso periodo del 2020, di cui circa 0,6 TWh all’estero e 1,3 TWh in Italia, circa l’1,7% della domanda di energia elettrica in Italia dall’1,9% del quarto trimestre 2020.

Guidance 2022 prevede Ebitda tra 400 e 430 milioni

La guidance per il 2022 prevede un Ebitda tra 400 e 430 milioni (al netto del risultato del termoelettrico in corso di cessione), debito tra 750-850 milioni dai 2051 milioni a fine 2021.

Gli analisi apprezzano in risultati di Erg

Per Equita Sim il rating sul titolo è “buy” con prezzo obiettivo a 34 euro. Secondo gli analisti gli obiettivi del piano al 2026 e i conti del 2021 sono “sopra le attese”. Da notare anche il dividendo migliorato. 

Anche per Intesa Sanpaolo i risultati 2021 di Erg sono sopra le attese e il consensus. Gli esperti evidenziano che il nuovo piano dovrebbe supportare un solido tasso di crescita insieme ad un business model strutturale che fornisce visibilità a livello di Ebitda. Per quello che riguarda la nuova dividend policy il rendimento di circa il 3% è considerato attraente. Il giudizio sul titolo è “hold” con obiettivo a 30,9 euro. 

Erg, resistenza a 30 euro

Erg da alcune sedute sta premendo contro la resistenza dei 30 euro, 78,6% di ritracciamento del ribasso dal top di fine ottobre 2021. Questo riferimento, ricavato dalla successione di Fibonacci, è un “tappo” che deve saltare perché i prezzi possano riportarsi sul massimo record di ottobre a 31,72 euro. 

Fino a che anche quell’ostacolo non verrà superato il rialzo visto dai minimi di fine febbraio potrebbe sempre dimostrarsi solo la componente intermedia di una correzione complessa, l’onda “B” di una struttura in tre segmenti (nella teoria delle onde di Elliott le correzioni si sviluppano in tre fasi, identificate con le lettere A, B e C). 

Oltre area 31,70 il rialzo potrebbe estendere almeno fino in area 35 euro. Senza il superamento di area 30 e in caso di discese sotto area 28 emergerebbe il rischio di una correzione se non addirittura di una ripresa del ribasso. Primo gradino il top del 2 febbraio a 26,48, successivo a 25 euro.

(Alessandro Magagnoli)

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