Borse troppo care adesso? Petrolio, Oro e Petrolio buy?

Le Borse iniziano il 2024 su prezzi elevati: cosa aspettarsi?

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro sta allungando il passo oltre quota 1,11 La tendenza in atto è destinata a proseguire?

Sembra che il mercato si sia liberato da alcuni vincoli e sono saltati dei supporti su diverse asset class.

Sul cambio euro-dollaro, ad esempio, è stata superata la soglia di 1,10 e in particolare la fascia di prezzo compresa tra 1,10 e 1,107 e ora si sta tentando un allungo verso i precedenti massimi in area 1,125.

L’analisi del petrolio

Il petrolio sta tornando nuovamente indietro dopo i recenti rialzi. Cosa può dirci di questo asset?

Il petrolio è un po’ un mix, perché se l’economia rallenta se ne consuma meno e questa variabile gioca a sfavore del prezzo.

Al rialzo giocano invece le tensioni mediorientali e i tagli alla produzione dei Paesi produttori.

Il petrolio forse può rimanere nel range che ristretto tra 72 e 82 dollari, mentre allargato è tra 64 e 93 dollari al barile.

La view sull’oro

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’oro e quali i possibili scenari nel breve?

L’oro è tornato sopra i massimi storici precedenti, tranne i 2.150 dollari recenti, e si mantiene sopra i 2.080 dollari, un livello di prezzo alquanto rilevante.

Sappiamo che con un euro forte è più facile che salgano le materie prime, non a caso abbiamo visto un rame in recupero, con un target fino a 4 dollari.

Quello che è importante dire è che i rendimenti dei bonds continuano a scendere e questo significa che fanno talmente gola le obbligazioni che ci sono attori che continuano a comprarli, malgrado esempio il decennale statunitense renda ora il 3,8%, contro il 5,5% del tasso di sconto attuale e si tratta di una differenza enorme.

Queste situazioni ci raccontano che c’è fame di obbligazioni e di rendimenti e attualmente siamo ancora in un contesto in cui uno vede un BTP al 3,5%, se lo può prendere per 10 anni e decide di farlo, e ciò indica in qualche modo che l’inflazione è alle spalle.

I rendimenti che scendono sono anche un vantaggio per l’oro, che di fatto sale quando il dollaro è debole, quando i rendimenti scendono e quando il contesto geopolitico fa attivare la clausola porto sicuro di cui è permeato.

In questo momento siamo in presenza di questi tre fattori, visto che sono ancora in atto due guerre importanti.

L’oro ha un target grafico rappresentato dal precedente massimo storico a 2.150 dollari, visto solo per pochi attimi.

Più a 360 gradi possiamo dire che se il gold permane sopra i 1.980 dollari, significa che c’è come una specie di fibrillazione tra gli investitori.

Qualcuno dice che l’oro potrebbe essere l’asset del 2024, anche perché un altro dei fattori per cui viene comprato è quando c’è incertezza non solo geopolitica, ma anche economica.

Nel momento in cui forse può arrivare un rallentamento o addirittura una recessione, le cose possono cambiare.

Come si muoveranno le Borse?

Le Borse si apprestano a chiudere il 2023 sui massimi. Quali i possibili scenari per l’inizio del nuovo anno?

Credo che la chiave di lettura per il 2024 sia rappresentata da due possibili scenari. Uno è quello di un soft landing, per cui il 2024 somiglierà al 2023 e man mano che le Banche Centrali abbasseranno i tassi, a un ritmo non forsennato, il mercato tenderà a posizionarsi sull’oro perché è un porto sicuro.

Se non ci sarà un hard landing, andrà bene comprare anche delle azioni, più quelle growth che value, e anche ad acquistare delle obbligazioni, con dei ritmi che non possono essere comunque quelli attuali.

Se al contrario ci sarà un atterraggio duro, allora le Banche Centrali saranno costrette dal contesto ad aumentare la frequenza del ribasso dei tassi.

In questo caso, l’oro potrebbe aumentare di valore, i bond potrebbero essere ulteriormente acquistati, perché se ci sono più ribassi dei tassi, il tasso di sconto scenderebbe più velocemente e ci sarebbe anche un senso nel comprare rendimenti più contenuti.

Quello che invece sembrerebbe fuori luogo in un contesto hard landing, sembrerebbe un ulteriore rialzo dell’azionario, anzi potrebbe essere proprio un’uscita dall’equity ad alimentare gli acquisti di oro e bond.

Anche i mercati, e non solo le Banche centrali, saranno “data dependent”, quindi se lo scivolone economico fosse moderato, allora andrà bene.

Viceversa qualcuno potrebbe uscire da un azionario che inizia a essere caro e che uno compra ora se si hanno aspettative di un’economia florida, con utili che crescono e che giustifica quindi l’investimento con nuovi multipli.

Al contrario, è difficile essere posizionati su questo mercato ora, specie per cui fa gestioni e si aspetta ritorni per un’ulteriore crescita.

Partiamo nel 2024 con un mercato azionario sui massimi storici e quindi di fatto si parte già da livelli molto alti, motivo per cui è bene essere cauti.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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