Ftse Mib non ancora fuori pericolo. ENI, Enel e Saipem buy?

Il Ftse Mib si è avvicinato a un livello fondamentale per riaprire il discorso rialzista, ma i timori di un ribasso restano. La view di Massimiliano De Marco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib continua ad avanzare, spingendosi oltre la soglia dei 25.000 punti. C’è spazio per ulteriori allunghi nel breve?

L’indice Ftse Mib si è avvicinato a quello che credo essere il livello fondamentale per riaprire il discorso rialzista, fino eventualmente a nuovi massimi, ovvero i 25.850 punti.

Fino ad una chiusura daily sopra quel livello, permangono motivi di preoccupazione per una ripresa ribassista: il ritracciamento si è fermato ieri esattamente in prossimità del 61,8% della discesa, il momentum orario è in calo, ma regge ancora una trendline di supporto che al momento passa per i 24.800 punti.

La rottura di uno di questi due livelli ci darà un’indicazione più precisa anche sul medio periodo.

ENI ieri ha chiuso in calo, mentre Saipem si è fermato sopra la parità. Cosa fare con questi due titoli visti i movimenti del petrolio?

ENI è ancora “imprigionata nei due estremi raggiunti dal sell-off e rimbalzo di inizio mese, ovvero 12,3-13,9 euro: saranno questi i livelli che forniranno la direzione al titolo.

Saipem in questo momento dipende dal newsflow sul piano di salvataggio, ma sul piano tecnico il forte ipervenduto dopo il warning è stato in gran parte riassorbito sugli indicatori. La chiusura con backtest di una trendline a 1,14 euro lo rende vulnerabile per un test del primo supporto a 1,09 euro.

Enel e Terna ieri hanno imboccato sentieri opposti, con il primo in rally e il secondo in netto calo. Qual è la sua view su questi due titoli?

Il downtrend di Enel può essere messo in discussione solo da una chiusura a 6,5 euro. La prossima resistenza in area 6,26 euro dovrebbe fornirci qualche indizio in più sulla direzione di breve. Sotto i 5,7 euro invece, l’obiettivo diventerebbe quota 5 euro.

Lo sforzo di Terna per tornare ai massimi ha invece prodotto solo un cosiddetto doppio massimo, che verrebbe confermato da un passaggio sotto 7,07 euro. Probabile che il titolo abbia bisogno di un consolidamento prima di trovare la forza per un breakout di 7,55 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

È una fase complessa perché in molti casi non c’è possibilità di fissare uno stop a basso rischio in caso di ingresso long.

Alcuni titoli hanno raggiunto il target, come Generali che dopo tanta attesa ha toccato quota 20 euro. C’è spazio per Unipol, Italgas e tra i bancari Bper è in un punto potenzialmente interessante.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate