Ftse Mib: porta aperta a vari scenari. Buy ENI o Saipem?

Per il Ftse Mib sarà importante monitorare ora tanto i minimi quanto i massimi di venerdì scorso.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito prtrading.

Il Ftse Mib ha aggiornato ancora i massimi di periodo nelle scorse sedute. Quali i possibili sviluppi nel breve?

Piazza Affari ha continuato la scalata verticale, toccando lo scorso giovedì nuovi massimi relativi, peraltro non confermati il giorno successivo, cosa che lascia aperta la porta a ogni possibilità.

Nel breve, sotto il minimo dello scorso venerdì a 34.179 punti, per il Ftse Mib potrebbe iniziare quantomeno una correzione, con primo obiettivo la media a 12 periodi giornaliera e il minimo settimanale in zona 33.890-33.858 punti circa.

Sotto questo livello spazio per una ulteriore discesa su precisi supporti statici, fra 33.783-33.514 punti e la media a 24 giornaliera a 33.215 punti.

La tenuta di questa soglia dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi, pena crolli verso i 32.966-32.707 punti e oltre.

Viceversa, solo sopra il massimo dello scorso venerdì a 34.392 punti si avrà un’altra occasione di superare il top relativo a 34.601 punti, con il ritorno degli acquisti verso zona 34.711-34.930 punti ed eventuale estensione a 35.084-35.260 punti circa, livelli mai più raggiunti dal lontano 2006!

Focus su ENI e Saipem

Saipem ha perso terreno prima del week-end, mentre si è difeso decisamente meglio ENI. Quali le attese nel breve?

Saipem dopo il clamoroso crollo del 99% per un’azione cosiddetta “grande” dell’indice Mib 30 e la formazione di un minimo “centesimale” a settembre 2022, ha triplicato le quotazioni e nel presente stava effettuando un abbastanza ampio andamento laterale, col prezzo verso la sua parte superiore, con rottura di una serie di massimi decrescenti, come spesso capita in maniera violenta e con un bel gap up che ha provocato il presente volo rialzista verticale, interrotto dalle ultime due sedute negative.

Nel concreto, dopo la perdita di quota 1 euro, abbiamo assistito ad un bagno di sangue per Saipem sino al minimo di settembre 2022 di 0,57 euro, con recente ampia oscillazione tra 1,65 e 1,25 euro circa e attuale rottura degli indugi, con gap up, rialzo verticale a 2,148 euro e attuale discesa poco sopra i 2 euro.

Un nuovo rialzo verrà espresso da Saipem al superamento di 2,05 euro, con supporti a 1,9780 e 1,9580 euro e resistenze a 2,1180 e 2,1880 euro.

ENI è stata protagonista di un rialzo frutto di massimi e minimi crescenti, sino al recente doppio massimo relativo decrescente, che ha dato il là alla presente fase correttiva, che si trova sulla trendline rialzista che unisce, appunto, i minimi crescenti.

Infatti, dopo il massimo relativo a 15,83 euro dell’autunno 2023, il titolo ha effettuato una piccola correzione, con secondo massimo inferiore a 15,66 euro, da cui è partita la recente discesa verso il supporto dinamico in zona 14,20-14 euro e attuali tentativi di rimbalzo al momento respinti dalle resistenze superiori, in zona 14,62-14,40 euro circa.

Sopra 14,54 euro è possibile un primo rialzo per ENI, con supporti a 13,83-13,56 euro e resistenze a 15,56-16,28 euro.

L’analisi di Snam e Terna

Come valuta l’attuale impostazione di Snam e Terna e quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Snam si trova in un trend incerto, rappresentato chiaramente da una serie di massimi decrescenti e di minimi crescenti, col prezzo nella parte bassa sulla trendine rialzista, in attesa di un nuovo movimento direzionale.

In concreto, dopo il massimo storico a 5,61 euro di maggio 2022, è scattata una forte correzione, con accelerazione dei corsi verso il minimo relativo di ottobre dello stesso anno a 3,956 euro e da quel momento è stato tutto un succedersi di riprese e cadute che, appunto, hanno formato nuovi massimi calanti e minimi crescenti, sino all’attuale situazione di prezzo intorno a 4,40-4,30 euro circa.

Eventuali timidi scenari rialzisti si avranno per Snam sopra la media a 200 giornaliera a 4,595 euro, con supporti a 4,365-4,255 euro e resistenze a 5,06 e 5,31 euro.

Terna dopo il massimo storico del 2022 ha intrapreso la strada del crollo, seguito da una successione di massimi decrescenti e minimi crescenti, col prezzo sulla parte alta, in attesa di una nuova direzionalità.

Infatti, dopo il top di tutti i tempi a 8,37 euro del maggio 2022, il titolo è crollato alla fine dello stesso anno, con falsa rottura ribassista di quota 6 euro, rimbalzi a 8,24 e 7,85 euro circa, nuova fase ribassista verso 6,92-7,19 euro circa, con attuale forte ripresa poco sotto gli 8 euro.

Una rottura rialzista dei corsi si avrà solo sopra 7,99 euro con supporti a 7,64 e 7,37 euro e resistenze a 8,40-8,78 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: CAMPARI, NEXI al rialzo e BANCA GENERALI, HERA, MONCLER, al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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